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Il campanello di casa Hernández suona diverse volte. Laia, l'unica presente all'interno dell'abitazione, mette via il cellulare e accorre alla porta.
Non appena la silhouette di Ramona si insinua nella sua visuale, il suo volto si apre in un ampio sorriso.
«Sopresa!» esclama la più grande, stringendola in un affettuoso abbraccio.
«Che bello vederti,» la minore ricambia la stretta. «mi sei mancata tanto!»
«Anche tu sei mancata a me!» ammette Ramona, scostandosi di poco.
«Seguimi!» la castana la conduce verso il giardino sul retro.
Le due amiche si accomodano sulle sdraio a bordo piscina e si godono il tepore del sole estivo.
«Allora,» Laia incrocia le gambe. «come sono andate le vacanze?» chiede, curiosa.
«Mi sono divertita parecchio,» rivela la corvina, annuendo brevemente. «ho trascorso la maggior parte del mio tempo con Gabrielle, é una bambinaia dolcissima!» continua, con sguardo amorevole. «Mio fratello e sua moglie ci hanno fatto da guida in città, abbiamo visitato molti palazzi e musei, poi abbiamo assaggiato del cibo tipico nei ristoranti locali.»
«Che bell'esperienza!» esordisce l'altra, con un sorrisetto.
«Bella ma stancante,» Ramona si abbandona ad una risatina. «abbiamo camminato decisamente troppo!» confessa, immergendosi nei ricordi. «Tu, invece,» borbotta poi, inclinando la testa. «come hai trascorso queste ultime settimane?»
«Beh,» farfuglia la più piccola, emettendo un lungo sospiro. «sono successe un paio cose...» afferma, mordendosi il labbro inferiore.
«Ad esempio?» le domanda la maggiore, a braccia conserte.
«Tanto per cominciare, mi sono fidanzata.» ammette Laia, al che sul viso di Ramona appare un'espressione a dir poco sconcertata. «Pau mi ha chiesto di stare con lui e io ho detto di sì.»
«Hai detto di sì?» ripete la più grande, portandosi una mano davanti la bocca.
La castana annuisce, a mo' di conferma.
«E questo cosa vuol dire?» continua l'amica, inarcando un sopracciglio.
Laia scuote lievemente il capo. «Io non lo so...» biascica, inumidendosi le labbra.
Ramona le lancia un'occhiata criptica. «Non ti starà mica sfuggendo la situazione di mano, vero?»
La minore abbassa la testa per un momento. «Forse sì, ma sono stanca di starci a pensare.» rivela, in un sussurro. «Lascerò che le cose vadano come devono andare e, semmai dovesse venirmi in mente un'idea, vorrà dire che escogiterò un altro piano per uscirne.»
