Hellen, Purgatory e Heaven sono tre sorelle, cresciute in un quartiere malfamato di New York, i loro genitori sono stati uccisi, anche se vogliono vendetta, decidono di non mettersi nei guai e di non rischiare la pelle.
Hellen è impulsiva, fa casini...
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oggi è il mio compleanno, un giorno uguale agli altri, se non fosse per la torta che mi sta aspettando sul tavolo da pranzo, ma che non mangerò, metto un top nero con un pantaloncino di jeans, molto semplice non voglio mettermi nulla di complicato, anche perché devo uscire con le ragazze, visto che Moon è finalmente tornata dall'italia.
Esco di casa e vado da loro, in un parco non molto lontano da casa mia, viviamo tutte nello stesso quartiere, tranne Addison, lei è ricca, ha letteralmente una villa a tre piani enorme, una piscina e due garage, però esce e viene a scuola con noi, anche se potrebbe anche andare in una scuola privata, ma non voglio farmi dei problemi adesso, anche perché è la mia migliore amica da quando siamo piccole, siamo cresciute insieme, mi ricordo ancora quando al mio compleanno abbiamo festeggiato insieme, la mia famiglia e la sua, ma ormai non si può più fare, non dopo la morte dei miei, erano andati a ritirare la mia torta per il compleanno, infatti è per questo che ora odio festeggiarlo, forse sarebbero ancora qui con noi se non avessi fatto tutti quei capricci.
hellen 7, purgatory 8, heaven 7
«Mamma!» vado da mia madre mentre lavora al computer «dimmi, tesoro» distoglie l'attenzione dal computer «voglio la torta rosa delle lolirock!» dico tutta felice «tesoro, tuo padre non sta molto bene forse è meglio farla a casa» «noo, perfavoree» le chiedo facendole gli occhi dolci «ti ha detto di no» si intromette purgatory tenendo heaven per mano, sono appena tornate dal parco «fatti gli affari tuoi!» «sei tu che chiedi sempre troppo» «ragazze, smettetela, hell visto che la vuoi così tanto, va bene» «sii, grazie mammina!» le salto addosso tutta felice «ma mamma!» «niente ma, ho deciso così» mi giro e faccio la linguaccia a mia sorella che in risposta mi lancia un occhiataccia
hellen 18, purgatory 19, heaven 18
«finalmente siete arrivate!» «ho trovato traffico» mento, non voglio dire di aver pensato un'altra volta a loro «tanti auguri, hellina!» mi corre in contro Maddison, abbracciandomi e io ricambio.
«grazie, didi» «non chiamarmi così» fa una smorfia e io scoppio a ridere, so che non le piace sto soprannome e mi piace troppo prenderla in giro con questo «come state?» chiede Daisy «bene» «ma manca Moon» noto solo adesso della sua assenza «sarà in ritardo» «non lo so, aspettate» prendo fuori il telefono ed entro nell'applicazione per vedere dov'è Moon in questo momento esatto.
«qui dice che è qua» guardo le altre confusa «ma lei non c'è» vedo maddison sorridere «Didi cosa stai nascondendo?» Maddison indica qualcosa dietro di me, mi giro e vedo Moon appesa sopra a un albero con i coriandoli in mano, un secondo dopo me li ritrovo tutti addosso.
«tanti auguri, helli!!» urla prima di perdere l'equilibrio e cadermi addosso, finisco a terra con Moon sopra di me, le altre scoppiano a ridere vedendo la scena.
«Moon, non potevi stare più attenta?» «oppss, stai bene?» dice levandosi da sopra «si o almeno spero» Dopo essere stata fuori tre ore, finalmente sono tornata a casa, non vedo l'ora di mettermi nel letto e di starci per almeno 10 anni, entro in camera e prendo il pigiama, poi vado in bagno e mi cambio, mi lavo il viso e lego i capelli in una coda bassa, esiste una cosa più comoda del pigiama? sicuramente no.
Torno in camera e vedo un mazzo di tulipani rosa sul mio letto, mi sale un po' d'ansia, chi me li ha messi qua? noto un bigliettino in mezzo ai fiori, lo prendo e lo leggo.
"tu non sai chi sono ed è meglio così, perché molto probabilmente se lo sapessi, questi fiori li butteresti, buon compleanno brunette»
qualcuno mi aveva già chiamato così, se non sbaglio... il biondino, le farfalle prendono vita nel mio stomaco, ma devono assolutamente smettere perché lui per me non è niente, se non il mio nemico, però questi fiori me li tengo, perché so belli, ovviamente.