Pow di Valentino
Quel colpo mi arrivò dritto al cuore.
Ero morto..?
Per me, ormai, era finita...Dopotutto, è giusto così...
Nacqui in Spagna. Sono sempre vissuto in una famiglia povera... ero un bambino di strada. Mi piaceva spendere le mie giornate in compagnia degli altri bambini del quartiere. Ero amico di tutti. Giocavamo spesso a catturare gli insettini, o giocavamo con i teatrini delle marionette. Io ero un po'come il "capo" della comitiva. Grazie al mio carisma, avevo subito legato con tutti... In realtà, non mi importava davvero molto di CHI fosse mio amico. A me bastava non essere mai solo... Verso i dieci anni iniziai a fumare, ed ad avere le mie prime ragazze. Mi piaceva sapere che mi amavano. Mi piaceva la sensazione di avere sempre qualcuno pronto a tutto per te...
Poi sono cresciuto... mi sono appassionato al cinema a luci rosse, ad avere amanti di ogni tipo. Ero una persona perversa, ma a me piaceva così. A me piaceva cambiare amante ogni notte, mi piaceva avere tante ragazze contemporaneamente.
Scoprii però, che l'essere carismatici e belli non bastava. Presto, le ragazze iniziarono a stufarsi di me. Dove avevo sbagliato? Ci pensai a lungo, ed alla fine arrivai alla soluzione: loro volevano sentirsi le uniche. E così feci. Una alla volta, infatuai tutte le ragazze del quartiere con le mie parole. E loro mi ascoltavano, e cadevano ai miei piedi. Bastava qualcosa di semplice, qualche ti amo, un po' di "sei la migliore del mondo, voglio solo te", ed il gioco era fatto.
In quel modo, riuscivo ad avere sempre per me quanti amanti volessi. Erano dipendenti da me. Questa, fù un altra grande scoperta... loro avevano bisogno dei miei "ti amo". Forse, perchè li faceva sentire bene, non saprei dirlo con precisione... ma quelle parole erano le droghe più potenti del modo. Bastava una piccola dose per far perdere loro ogni razionalità, ed in buone dosi, diventavano incapaci di ribellarsi a qualunque maltrattamento. Bastava dare loro una dose giornaliera di dolci parole, ed esse sarebbero state a mia disposizione per sempre...
Fino a quando, una ragazza, non mi disse questo: "Loro saranno anche vittime di te, succubi delle tue parole... ma loro ti amano, e quest'amore che loro provano, è una gioia enorme. Sappi, che un mostro come te, non proverà mai l'amore"
Quella ragazza mi fece aprire gli occhi. Avevo passato la vita, dietro piaceri materiali e momentanei... ma nonostante i miei molteplici partner, non avevo mai amato nessuno. Questo mi spaventava. Perchè gli altri possono amare uno come me, così cattivo verso di loro, mentre io non riesco ad amare nessuno? Compresi solo allora, che come loro erano dipendenti dal mio finto amore, io ero dipendente da loro. Avevo bisogno di sentirmi amato, accettato, importante. Perchè? Perchè sapevo di non essere nessuno.
Io sono un narcisista. Non amo nessuno, ma le persone sono attratte da me come le falene dalla luce. E mi piaceva splendere... ma ora, sapevo che io non ero il faro, bensì una falena come loro, che si fingeva una lucciola. Io ero alla ricerca di un accettazione. Alla ricerca di "di più". Cercai l'amore nelle relazioni di ogni genere. Lo cercai nei rapporti fisici. Ma non lo trovai... perchè l'amore non era fatto per me.
Ero come una falena accecata dalla luce, che non ci vede più, e vaga alla ricerca di quella fonte. Senza mai trovarla... Io sono un narcisista, ma per qualche motivo, anche se non ho mai amato nessuno, ho anche io bisogno di essere amato... Perchè io non mi amo affatto. Io mi odio, mi detesto. Mi schifo... ho bisogno di persone che mi dicano il contrario, che mi facciano credere che non è vero... ma scoprire che esse sono più felici di me... sapere che hanno una gioia che io non proverò mai... mi sprona a cercare quall'amore. Va bene chiunque, solo, voglio amare anche io qualcuno. Voglio solo sapere anche io che sapore ha un "ti amo" vero. Voglio conoscere anche io la bellezza di una rosa con un bigliettino d'amore... ma, forse, io non lo merito...
Avevo bisogno di un amore diverso da quello fisico, da quello che conoscevo. Perchè la mia vita, non aveva un senso... forse, in questo modo, l'avrebbe avuto. Iniziai a cercare l'amore in chiunque, gettando tutti via subito dopo una notte. Perchè, al risveglio, quando li vedevo dormire vicino a me, non provavo altro che odio per un altro fallimento. Non mi resi conto, che era quel comportamento, ad impedirmi di amarli per davvero. Se solo avessi aspettato, li avessi conosciuti, mi fossi aperto a loro... forse, qualcosa, sarebbe cambiato.
Non mi importava se in questo modo li facevo soffrire, avevo solo bisogno di un amore vero. Quando mi resi conto che, per uno come me, era tutto inutile, mi suicidai.
Una volta all'inferno, notai che erano molte le persone fragili, manipolabili... in cerca di amore. Io diedi loro il mio amore. Era finto, certo, ma era una bugia dolcissima! E loro iniziarono ad innamorarsi di me, uno dopo l'altro. Forse, era questa la mia condanna. Dover essere amato senza mai poter ricambiare. Scelsi di professare come lavoro l'amore fisico, sperando, sempre segretamente, in un amore sentimentale...
Io avrei dato a tutte le anime bisognose i miei ti amo, e la possibilità di provare quell'enorme sentimento. Ed avrei continuato a sognare di poterlo provare, un giorno, anche io...
Fino a quando non incontrai Vox. Era una persona insicura, aveva da poco perso il suo miglior amico... ed era relativamente potente. Scelsi di puntare a lui come mia prossimo amante... ma con lui... qualcosa cambiò. Una volta arrivato all'inferno, la mia saliva aveva il potere di controllare i cuori delle persone, come una pozione d'amore. Provai ad usarla su di lui, ma mi fermò. Lui l'aveva capito. E rifiutò la mia bugia... mi disse che anche lui poteva controllare le menti di chi lo circondava. Così, facemmo un patto. Lui non avrebbe mai controllato me, ed io non avrei mai controllato lui. All'inizio, mi sembrava stano. Sapeva che lo volevo drogare facendolo innamorare di me, eppure mi aveva preso come socio in affari. Era semplicemente... strano. Non ci mettemmo insieme, ma iniziammo a parlare. E con lui riuscii ad aprirmi!
Senza mai interrompere le molteplici relazioni che già avevo contemporaneamente, iniziai ad avvicinarmi a Vox. Non saprei ancora dire se quello che provavo per lui era amore, ma se non lo era, era indubbiamente una bellissima emozione...
Cadendo al suolo, vidi Angel piangere... povero piccolo. Lo avevo davvero distrutto. Ma io non ti ho mai amato, Angelcake.
Il mio ultimo pensiero fù rivolto a Vox... era la fine. Non lo avrei mai più rivisto. Non piangere per me, Voxy... e grazie, per avermi fatto scoprire, che cos'è l'am....
Il mio cuore smise di battere. La mia anima, sparì per sempre, senza mai completare quall'ultimo pensiero...
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Casino Huskerdust
FanfictionNel gioco d'azzardo tutto è fortuna. Certo, in alcuni giochi l'esperienza aiuta, ma la fortuna è l'unica sovrana in un casino. Husk era un overlord, un tempo. Questo è certo. Ma immaginiamo soltanto che un dado, invece di fermarsi sul numero 3, si f...