Parte Seconda - Capitolo Quarto

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Capitolo quarto.

C'è un quaderno che nascondo,

ma non ho mai scritto cosa sei per me

perché è facile,

tu mi leggi dentro, io no.

§ Samuele Bersani – Il pescatore di asterischi

Miami, Stati Uniti

Maggio 2027

Colta di sorpresa, Alba non riuscì a reagire subito – nonostante questo però comprese subito quanto fosse profondamente sbagliato: Nico la stava baciando perché era ubriaco e triste, solo per questo. Cercò di divincolarsi dal suo abbraccio, ma la stava tenendo così stretta da toglierle il fiato. Finalmente riuscì a puntargli le mani contro il petto e a spingerlo via con forza, e quasi senza pensarci fece scattare la mano in avanti, colpendolo in pieno viso con un sonoro schiaffo. «Non permetterti mai più!» gridò, pentendosi subito di averlo schiaffeggiato. In fondo, lo sapeva, in quel momento Nico non era in sé – in condizioni normali non si sarebbe mai concesso una simile libertà.

«Scusami, io... io non so cosa mi sia preso» mormorò l'uomo, evidentemente resosi conto dell'errore appena commesso. «Scusami, ti prego...»

«Ti accompagno in camera tua, forse è meglio. Hai bisogno di riposare.» Sorreggendolo con un po' di fatica lo riaccompagnò dentro la struttura, portandolo in camera e quasi spingendolo sul letto, guardandolo chiudere gli occhi quasi subito. Gli sfilò le scarpe e avvicinò il cestino dei rifiuti al letto in caso ne avesse avuto bisogno.

Tornando in corridoio sospirò profondamente, appoggiando la schiena alla porta nel tentativo di calmarsi. Si sfiorò le labbra, ripensando al bacio ricevuto poco prima: quel gesto non le aveva dato alcuna emozione, ma le parole di Nico l'avevano sconvolta. Ciò che era accaduto quattordici anni prima tra lei e Nico era morto e sepolto per lei: ricordava la loro prima notte insieme come un piacevole diversivo che aveva alleviato la sofferenza per la rottura con Fernando, e la seconda volta... oh, quella era stata una perfetta maratona di sesso – ma non era mai stato più di questo, per lei. C'era stato un momento in cui aveva provato per lui una profonda attrazione, ma amore... no, quello da parte sua non c'era mai stato. Non si era mai concessa di conoscerlo abbastanza per dirsi innamorata di lui. Il pensiero che invece lui l'avesse amata, almeno per un periodo... quello era davvero sconvolgente. Era sconvolgente che lui ci pensasse ancora dopo tutto quel tempo, dopo che entrambi si erano costruiti una vita lontana dalle ceneri di quel rapporto. Ripensò a quando Fernando le aveva chiesto di sposarlo: in quell'occasione Nico aveva rivelato di possedere l'anello che Nando le aveva regalato dieci anni prima – per dieci anni Nico lo aveva conservato, nell'attesa che entrambi comprendessero di essere fatti l'uno per l'altra. Non avrebbe potuto farlo, se fosse ancora stato innamorato di me, pensò.

Iniziò a camminare lentamente verso la propria stanza: come già successo durante i Gran Premi precedenti Fernando aveva prenotato una seconda camera soltanto per loro, ma quella sera non si sentiva particolarmente in vena di stare in intimità con suo marito. Sapeva che trascorrere la notte da sola con suo marito non avrebbe significato per forza dover fare sesso con lui, ma lo conosceva abbastanza da sapere che se fossero rimasti soli non avrebbe tardato a cogliere la sua irrequietezza, il caos che il gesto di Nico aveva saputo generare nel suo cuore. Meglio passare la notte in camera con i bambini, si disse. Saranno una buona distrazione.

Fernando rientrò in camera poco dopo mezzanotte: era sicura dell'orario perché aveva controllato il telefono pochi minuti prima, incapace di prendere sonno. Nonostante i mille tentativi fatti per calmarsi, non riusciva a togliersi dalla mente le parole di Nico – non riusciva a dimenticare le sue parole, figurarsi il suo bacio. Tra lei e Fernando c'era un accordo, la promessa di dirsi sempre tutto senza nascondersi nulla: se lo erano giurato quando si erano ritrovati, consapevoli che a dividerli, anni prima, erano state proprio le parole non dette. Ma quella notte, avvolta tra le coperte con la mente affollata di pensieri, Alba capì di dover venir meno a quell'accordo: conosceva bene suo marito, sapeva quanto potesse essere sanguigno – così amava definirlo sua nonna –, e se gli avesse raccontato che Nico l'aveva baciata probabilmente sarebbe partito in quarta per andare a spaccargli la faccia. In questo momento Nico ha già abbastanza problemi, pensò. Non voglio che debba preoccuparsi anche di difendersi dalle botte.

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