Parte Prima - Capitolo Quattordicesimo

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Capitolo quattordicesimo.

Wake up, wake up,

the sun cannot wait for long.

§ Josh Groban - Brave

Montecarlo, Principato di Monaco

Maggio 2025

Mentre raggiungeva il circuito in taxi Alba si prese il suo tempo per guardarsi attorno, riscoprendo il profilo di una città che aveva sempre esercitato molto fascino su di lei. Era la prima volta che tornava a seguire Fernando in una tappa del campionato: dall'ultima volta erano trascorsi più di sei mesi, e l'idea di trovarsi di nuovo immersa nel caos del paddock le faceva provare una sensazione simile alla trepidazione del primo giorno di scuola. Per ovvie ragioni non poteva ancora portare Jules al circuito durante un Gran Premio, ma in suo soccorso era arrivata Lorena, che si era detta a disponibile a badare al bambino durante la corsa. Se soltanto una di noi può essere là per sostenerlo è giusto che sia tu, sei sua moglie, aveva detto la cognata. A gara finita vi raggiungerò al circuito con il bimbo.

Giunta sul posto Alba iniziò a percorrere la pit lane a passo lento, guardandosi attorno per riappropriarsi della sensazione di trovarsi immersa nel caos di una corsa, fermandosi di tanto in tanto per salutare qualcuno. Passando davanti al box Sauber si fermò, cercando Nico con lo sguardo. Accorgendosi di lei, il pilota corse fuori per salutarla. «Ehi, mammina!» esclamò abbracciandola con trasporto. «Come stai, tesoro? Ehi, ma dov'è il principino?»

«A casa insieme a zia Lorena, lo porterà qui a gara finita. È ancora troppo piccolo per stare nel box durante la gara, non voglio che gli scoppino i timpani.»

«Giusto, avrà tanto tempo per stare nel paddock quando sarà un giovane pilota in erba» la prese in giro, sapendo bene quanto la infastidisse pensare di poter avere un secondo pilota in famiglia. «Ma guardati, sei uno splendore» aggiunse, allontanandosi di un paio di passi per far correre lo sguardo lungo la sua figura. «Non sembra affatto che tu abbia partorito tre mesi fa.»

«Grazie, i complimenti fanno sempre bene al mio ego. Adesso però credo di dover andare, se voglio vedere mio marito prima che salga in macchina.»

«Gli serve un bacio di incoraggiamento?» Alba ridacchiò. «Come se ne avesse bisogno... sta facendo una stagione eccezionale. E poi ha fatto la pole position, la gara praticamente è già vinta. Un po' lo invidio.»

Alba sorrise, annuendo appena. Nico aveva ragione, quella stagione era partita benissimo per Fernando, che in tutte le gare corse era sempre andato a podio, anche se ancora non era arrivata una vittoria. Per quasi un mese era riuscito a mantenere la leadership del campionato, venendo superato di un paio di punti da Norris soltanto nell'ultima gara, vinta proprio dal pilota britannico. L'arrivo di Newey alla Aston Martin aveva dato un'impennata alle prestazioni della monoposto, e la scuderia da quell'anno si era dimostrata assolutamente in grado di competere con le migliori. Alba sapeva che per la prima volta dopo tanto tempo Nando stava tornando ad accarezzare un sogno di gloria, la prospettiva di tornare sul tetto del mondo. Nessuno dei due ne aveva mai parlato apertamente, ma Alba sapeva che il marito doveva averci pensato su almeno un po'.

Dopo essersi congedata da Nico continuò per la propria strada, arrivando presto al box della Aston Martin. Si era appena affacciata al garage quando i meccanici, notandola, esplosero in un applauso collettivo. «Bentornata, mamacita!» gridarono in coro, sorprendendola non poco. Abbracciò un paio di loro, felice di essere finalmente tornata a far parte di quella splendida famiglia.

Un istante più tardi Nando si fece largo tra la piccola folla a spintoni, raggiungendola per stringerla a sé, baciandola con passione. «Finalmente sei arrivata» sussurrò contro la sua bocca. «Non potevo pensare di salire in macchina senza prima salutarti.»

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