Parte Terza - Capitolo Primo

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*Nota dell'autrice*

Chi mi segue da un po' di tempo sa che non sono solita dedicare ogni capitolo a qualcuno, ma che lo faccio soltanto in occasioni davvero speciali.

Vorrei ringraziare tutti coloro che stanno seguendo e che a ogni pubblicazione mi fanno sentire il loro supporto attraverso i voti e i commenti, o anche semplicemente inviandomi un messaggio tramite i social network.

Sto affrontando un periodo molto particolare della mia vita – come molte altre persone, immagino. Questo non mi rende particolarmente speciale, vero? J

Ma sì, "conosco" due persone che stanno affrontando una prova davvero dura, una sfida che io sinceramente non credo sarei in grado di superare – e non lo so, mi piace pensare che la mia storia sia in grado di unirli un po' di più. Mi piacerebbe tanto che, come per le storie che scrivo, ci fosse un lieto fine, un sorriso al termine del viaggio, un abbraccio al termine di tanta fatica.

Non so prevedere il futuro, quindi non posso dire che ci sarà – la mia sola speranza è che, almeno per il tempo di un capitolo, quelle due persone possano avere un po' di sollievo.


Capitolo primo.

E saliremo insieme sopra il cielo,

a piedi nudi mano nella mano,

andiamo dritti fino al paradiso

e un po' più su.

§ Chiara Galiazzo - Straordinario

Manama, Bahrain

Marzo 2027

In vista dell'inizio della nuova stagione, Fernando e Alba avevano assunto un'importante decisione riguardo la loro famiglia, e cioè quella di viaggiare insieme il più possibile. I bambini erano ancora piccoli, ma in fondo entrambi sapevano che da piccoli era molto più facile adattarsi. Ne avevano discusso molto dall'inizio dell'anno nuovo: Alba sapeva che quella stagione avrebbe potuto portare importanti risultati alla Aston Martin ma soprattutto a suo marito, e il minimo che potesse fare era fornirgli tutto l'appoggio possibile. Naturalmente la donna sapeva che sarebbe stato complicato gestire tre bambini senza un aiuto: Jules era per natura molto tranquillo e ubbidiente, ma i gemelli avevano raggiunto un'età particolare – soprattutto Micaela, che aveva già iniziato a gattonare in maniera piuttosto spedita e sembrava aver sviluppato un particolare talento per mettersi in situazioni potenzialmente pericolose. Michelle sarebbe tornata al suo posto in Ferrari, Lorena non poteva trascurare il suo lavoro di medico, Jana e Lucia erano impegnate con i rispettivi percorsi di studio, quindi trovare un supporto all'interno delle loro conoscenze ristrette era stato da escludere. Sicuramente José e Ana Maria sarebbero stati più che disponibili a seguirli in giro per il mondo per dar loro una mano, ma entrambi avevano preferito tenerli come ultima spiaggia – adoravano i nipotini ed erano nonni meravigliosi, tuttavia temevano che si sarebbero stancati troppo. Dopo qualche riflessione a Fernando era venuto in mente di chiedere un consiglio al collega Perez, la cui situazione familiare in fondo somigliava molto alla loro. Checo aveva indicato loro una soluzione ideale, passandogli il contatto di un'agenzia internazionale di servizi che, tra le altre cose, offriva anche un vasto catalogo di tate qualificate. L'idea di far entrare un'altra persona a far parte della loro famiglia non era stata subito accolta positivamente da Alba, soprattutto perché quando avevano controllato insieme il sito internet dell'agenzia si era accorta che molte delle tate disponibili erano delle sventole da paura, così le aveva definite – certo ben diverse dal tipo di persona che avrebbe voluto attorno a suo marito. Sapeva che Fernando provava per lei qualcosa che andava ben oltre la mera attrazione fisica, tuttavia non le andava molto a genio l'idea di far girare per casa una stanga bionda di un metro e ottanta. A quel punto Nando aveva suggerito di optare per una ragazza alla pari, ma la prospettiva di mettere i suoi bambini in mani troppo inesperte non le sorrideva. Quando il marito le aveva fatto notare che spesso lasciavano i piccoli con le sue nipoti gli aveva risposto che sì, Jana e Lucia erano giovani, ma almeno avevano ricevuto una buona educazione e soprattutto avevano la testa sulle spalle.

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