Capitolo 5

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Draco

La prima e unica volta in cui io ed Hermione Granger ci siamo trovati sotto lo stesso tetto del Manor, lei veniva brutalmente torturata dalla donna che avevo la sfortuna di chiamare zia. Adesso quella donna orribile è morta, ma le sue urla compiaciute mentre infliggeva sofferenze indicibili alla ragazza che oggi posso dire di amare infestano ancora questo luogo.

Quando Hermione lascia la biblioteca, decido anch'io di dirigermi in camera mia, attraversando il corridoio e superando la porta ormai sigillata da quattro anni. Dietro quella porta si trova la stanza dove quelle torture si sono consumate, e per un istante la mia mano esita sulla maniglia chiusa, come se volessi aprirla e confrontare i fantasmi che custodisce. Ma alla fine, scuoto la testa e proseguo. Non ho il coraggio di affrontare quei ricordi stasera.

L'interrogatorio con Hermione—o meglio, l'incontro, come lo ha definito lei—mi ha lasciato svuotato di ogni energia. Ho cercato con tutto me stesso di mantenere la calma, ma il tono della sua voce trasudava la sua mancanza di fiducia. E come potrebbe mai credermi? I sei anni che abbiamo trascorso insieme ad Hogwarts sono stati una sequenza interminabile di insulti, derisioni e rancori. Come potrei sperare di meritare anche solo un briciolo della sua fiducia?

Raggiungo la mia camera e mi stendo sul letto, fissando il soffitto. Una volta, questa stanza rappresentava un rifugio. Oggi non c’è più nulla di questa casa che io apprezzi, nemmeno la camera dove ho trascorso la mia infanzia. Gli affreschi che decorano le pareti sembrano opprimenti e soffocanti, come se raccontassero una storia che non mi appartiene più.

Mi trovo a chiedermi cosa stia facendo Hermione in questo momento, appena qualche stanza più in là, alla fine del corridoio. Ho chiesto agli elfi domestici di prepararle una camera nella mia ala del castello, così da sentirla più vicina, come se la sua presenza potesse alleggerire il peso di questi ricordi. Ma lei non ne è consapevole, e forse non si è neppure chiesta dove dormo io.

Il pensiero che per lei questo soggiorno sia un incubo mi infastidisce, mi rode dentro. Desidero che questo tempo insieme sia la mia occasione per mostrarle che sono un uomo diverso da quel ragazzo immaturo e arrogante che ha conosciuto ad Hogwarts. Ma come posso superare il nostro passato così ingombrante? Come posso dimostrarle che quello che sento è reale, e non solo il frutto della mia solitudine o della mia sete di redenzione?

Mi rigiro sul fianco, e attraverso la finestra vedo la luna piena che illumina la stanza con un tenue bagliore argenteo. La luce sfiora il legno intarsiato del mobilio, disegnando ombre leggere. Mi consola sapere che, nonostante tutto, io e Hermione siamo sotto lo stesso cielo, anche se i mondi che abitiamo sono ancora distanti anni luce.

L'incontro _DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora