Capitolo 8

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Draco


L'idea di trascorrere il pomeriggio con Hermione mi eccita e mi spaventa al contempo. C'è una parte di me che non riesce a credere che lei possa voler passare del tempo in mia compagnia. Come potrebbe? Per lei, sarò sempre legato ai ricordi più oscuri del nostro passato. Ma mi rendo conto che la prospettiva di restare rinchiusa in questa casa senza nessuno con cui parlare deve sembrarle peggiore.

Quando si avvicina al mio tavolo da lavoro, noto un'ombra di curiosità nei suoi occhi mentre osserva i miei strumenti e gli ingredienti sparsi. La sua attenzione si sofferma sul calderone in ebollizione e sui vasi di erbe e polveri.

"A che pozione stai lavorando?" Mi domanda, cercando di mantenere un tono distaccato, ma intravedo il suo interesse genuino.

"Il Ministero sta cercando una pozione in grado di guarire alcuni giganti ammalatisi in circostanze dubbie." Mi appoggio al bancone e continuo, cercando di non sembrare troppo formale. "Presentano sintomi alquanto strani, e sto cercando di analizzare il loro sangue alla ricerca di un indizio."

"Perché sarebbero strani i sintomi?" Si vede che non può fare a meno di indagare, quella sua vena da ricercatrice è inarrestabile.

Sono colpito dal modo in cui riesce sempre a scavare, a voler comprendere i dettagli. "Sono molto simili ai sintomi che presentarono alcuni giganti quattro anni fa, poco prima di morire."

Hermione si irrigidisce, il suo sguardo si accende alla menzione di quel periodo. Ricordo troppo bene gli eventi a cui mi riferisco. Erano i tempi della guerra, e quei giganti, che si rifiutarono di combattere per Voldemort, furono avvelenati dai Mangiamorte come punizione.

Rabbrividisce. Anche solo l'idea che ci possa essere un legame tra questi nuovi casi e ciò che accadde durante la guerra le pesa come un macigno.

La vedo mordersi il labbro inferiore, come se stesse valutando se continuare a farmi domande. Le mostro un sorriso, un gesto che mi viene naturale. In fondo, la nostra vecchia rivalità accademica alle lezioni di Pozioni mi ha sempre spronato a dare il meglio di me, anche se non lo avrei mai ammesso a Hogwarts. Ma ora, è diverso: oggi so che Hermione è in grado di accendere in me qualcosa di simile a un fuoco, una scintilla che non riesco a ignorare.

"Tu... tu pensi che ci sia effettivamente un collegamento?" La sua domanda è tesa, e non so se me la pone come esperto di pozioni o come ex Mangiamorte. La tentazione di chiederglielo direttamente mi attraversa, ma la reprimo.

Aspirando un respiro profondo, rispondo con onestà. "Ad essere sincero, non ne sono così sicuro." Sento il peso delle mie stesse parole, come se dovessi convincerla, convincermi. "Non vorrei sminuire in alcun modo il rischio che gli eventi siano tra loro collegati, ma giuro, giuro, che in tutti questi mesi di studio non ho trovato un solo indizio che ne fornisse la prova."

Hermione si irrigidisce ulteriormente, la sua espressione si fa dura. "Magari sei tu che non sei disposto a trovarlo il collegamento. O a dimostrarlo." Le sue parole mi colpiscono come un incantesimo lanciato a bruciapelo. C'è un'ombra di amarezza nella sua voce, un'ombra che non posso ignorare.

Capisco che, per lei, io sono ancora quel Draco Malfoy, l’ex Mangiamorte che potrebbe voler nascondere prove scomode. Vorrei urlarle che mai, mai potrei aiutare coloro che continuano a considerarla una Sanguemarcio, che la vorrebbero fuori dal mondo magico o, peggio ancora, morta. Ma le parole mi si fermano in gola. Come potrebbe credermi? Il mio passato parla contro di me, un passato in cui ero io a sputare quell'orribile parola, a volerla fuori dalla mia vista.

Mi stringo nelle spalle, esausto. Non riesco a continuare questa conversazione in cui mi sento costantemente sotto accusa. Se ha qualcosa da chiedermi, potrà farlo questa sera, durante il nostro "incontro". Ma adesso non sono pronto per affrontare questo muro tra noi.

Proseguo con il mio lavoro e lei, forse intuendo il mio desiderio di chiudere la discussione, si limita a osservare in silenzio. Ogni tanto mi getta un'occhiata, come se volesse intervenire, ma riesce a trattenersi. C'è una tensione sottile nell'aria, una corda tesa tra noi che potrebbe spezzarsi da un momento all'altro.

Alla fine si fa l'ora di pranzo, e quando le propongo di farci servire dagli elfi direttamente nello studio, sbuffa infastidita. "Preferisco andare in cucina." Mi risponde con tono secco, e poi se ne va, senza aggiungere altro. La osservo mentre si allontana, sentendo uno strano vuoto lasciarsi dietro. Nonostante i suoi dubbi e la sua diffidenza, stare in sua compagnia mi dà una sensazione di pace, un calore che non mi aspettavo di provare.

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Non torna dopo pranzo, e non la vedo per tutto il resto del pomeriggio. La sua assenza si fa sentire più di quanto vorrei ammettere. Cerco di concentrarmi sulla pozione, ma i miei pensieri continuano a vagare verso di lei. La sua voce, il suo sguardo, il modo in cui si mordeva il labbro quando rifletteva. Non riesco a scacciarla dalla mia mente.

Continuo a mescolare gli ingredienti, cercando di tenere sotto controllo le reazioni nel calderone, ma ogni movimento diventa meccanico. Mi chiedo se sia stata una mia illusione, pensare che ci fosse anche solo un barlume di possibilità tra di noi, che forse, un giorno, lei avrebbe potuto vedermi in modo diverso.

La verità è che non posso fare a meno di desiderare di riempire quella distanza, di trovare un modo per dimostrarle che non sono più il ragazzo arrogante di Hogwarts. Ma ogni volta che ci proviamo, le nostre cicatrici si scontrano, le sue diffidenze e i miei sensi di colpa si intrecciano come spine.

Alla fine del pomeriggio, il mio laboratorio è avvolto da un silenzio pesante, rotto solo dalle bolle che scoppiano nel calderone. Hermione non è tornata, e un senso di frustrazione mi colpisce. Ma sotto quella frustrazione, c'è qualcosa di più profondo, un desiderio che non riesco a ignorare.

Mi lascio cadere su una sedia, affondando il viso tra le mani, e mi chiedo come fare a trovare una strada per uscire da questo labirinto in cui ci siamo intrappolati entrambi.

L'incontro _DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora