Capitolo 12

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Draco

Sono passati diversi giorni da quella notte in piscina con Hermione, e il ricordo mi perseguita. Il suo sguardo, il suo corpo che si muoveva nell’acqua come una visione, la sua voce incerta ma desiderosa di sapere. Da allora, però, è come se lei fosse scomparsa. Ho notato un cambiamento: evitava le nostre conversazioni più personali, limitandosi a discutere di temi legati alla sua missione. Poi, la sua partenza per Londra e il Ministero ha interrotto tutto. Mi ritrovo a passeggiare per il Manor, la mente invasa da dubbi e incertezze.

Non so cosa pensi di me, e questo mi uccide. Non so se è riuscita a vedere chi sono oggi, o se ai suoi occhi rimango ancora un ex Mangiamorte, intrappolato nelle ombre di un passato che non riesco a dimenticare. Vorrei avere il coraggio di dirle tutto: cosa provo quando è vicina, il vuoto che riempie con la sua sola presenza, la speranza che mi ha ridato senza nemmeno accorgersene. Ma temo che spaventarla potrebbe spingerla a chiedere un altro incarico, e so che se dovesse andarsene, non tornerebbe mai più. Preferisco accettare questa distanza, anche se mi consuma, piuttosto che rischiare di perderla del tutto.

Nel frattempo, la situazione con i giganti peggiora rapidamente. Gli ammalati aumentano, i sintomi diventano più gravi. Ogni volta che mi sembra di essere vicino a una soluzione, essa scivola via, come un ricordo sbiadito. È frustrante: sento che la risposta è lì, nella mia mente, ma mi sfugge continuamente. La paura cresce dentro di me, perché so che se non riusciremo a fermare questa piaga, inizierà una caccia alle streghe contro chiunque potrebbe essere coinvolto. E non so quanto tempo mi resti per trovare una soluzione prima che il Ministero decida di prendere misure drastiche.

Hermione

Il ritorno al Ministero è stato più difficile del previsto. L'atmosfera è tesa, le voci si abbassano nei corridoi e gli sguardi sono cupi. I rapporti parlano chiaro: i giganti si ammalano a una velocità allarmante, e non c'è più alcun dubbio che ci sia qualcuno dietro tutto questo. L'ombra di un colpevole si allunga su ogni riunione, su ogni discussione, e la pressione cresce di ora in ora.

Il signor Barbins mi riceve nel suo ufficio. La tensione è evidente sul suo volto, solitamente imperturbabile. Mi siedo di fronte a lui, e per un attimo, il silenzio tra di noi è opprimente.

"Facciamo alla svelta, signorina Granger. Ho ascoltato le registrazioni che mi ha inviato. Devo ammettere che sono soddisfatto del suo lavoro, continui così e il signor Malfoy crollerà di certo."

Le sue parole mi colpiscono come un pugno nello stomaco. Ero certa che mi avrebbe rimproverata per aver deviato dagli obiettivi principali della missione, per aver lasciato spazio a discussioni personali con Malfoy. Invece, la sua approvazione mi lascia senza parole.

"Detto ciò, devo comunicarle un risvolto inatteso. È in corso un'indagine del dipartimento sugli Auror che hanno sorvegliato il signor Malfoy. Pare che non abbiano adempiuto correttamente ai loro compiti."

Le sue parole sono taglienti, e il mio cuore accelera. "Cosa intende esattamente, signore?"

Barbins incrocia le mani, lo sguardo fermo sul mio. "Intendo dire che potrebbero aver agevolato il signor Malfoy in attività illecite. Sappiamo bene quanto l'influenza del Signore Oscuro sia ancora potente, nonostante la sua morte."

Sento il gelo della paura attraversarmi. "Ne siete certi?" chiedo, con un filo di voce.

"No, naturalmente. Ma l'indagine è in corso." Fa una pausa, il tono ancora più severo. "Per questo motivo, le chiedo di proseguire nella sua missione. E, in particolare, deve scoprire cosa c’è nella sala chiusa del Manor."

Il cuore mi batte all'impazzata.  "Ma io… penso di sapere già cosa c’è in quella sala, signore."

"Lei immagina cosa ci sia, signorina Granger, ma non può esserne certa. E noi non possiamo permetterci di lasciare nulla al caso."

Annuisco, trattenendo il tumulto di pensieri e emozioni. So che non posso oppormi a un ordine diretto del mio superiore, ma dentro di me si accende il dubbio. Come posso giustificare la mia fiducia in Draco Malfoy? Non ho prove concrete, solo un'intuizione, una sensazione che cresce ogni volta che i nostri sguardi si incontrano. Ma so anche che questi sentimenti potrebbero tradirmi, che potrebbero distorcere il mio giudizio.

Il signor Barbins mi congeda, e le sue ultime parole risuonano nella mia mente mentre lascio il Ministero. La strada verso il Manor mi sembra più lunga, più pesante. So cosa mi aspetta: dovrò affrontare i miei demoni, e soprattutto il passato che ha legato per sempre la mia esistenza a quella di Draco Malfoy.

È arrivato il momento di varcare quella soglia, di entrare nella sala dove tutto è iniziato e dove, forse, troverò le risposte che cerco.

L'incontro _DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora