Capitolo 25

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Draco

Sono passate ventiquattro ore da quando siamo arrivati al San Mungo, e ancora non riesco a togliermi dalla mente le immagini di Hermione che crolla a terra, avvolta dall’ombra maligna di quell’incantesimo lanciato da Pansy. Il suo corpo è disteso nel letto, immobile, e i medici continuano a ripetere le stesse parole che mi rimbombano nelle orecchie: coma irreversibile. Nessuno sa come spezzare questa maledizione oscura, nessuno ha mai visto nulla di simile. Hermione, la strega più brillante della nostra generazione, è intrappolata in un sonno profondo dal quale nessuno sa come risvegliarla.

Seduto accanto a lei, la mia mente corre veloce. Non c’è dubbio che Pansy sia riuscita a mettere le mani sul libro del Principe Mezzosangue. Solo qualcosa di così oscuro può aver generato un incantesimo simile. Probabilmente, quel maledetto libro contiene ancora segreti che neppure noi immaginavamo. E ora, con l’aiuto di Theodore, Pansy sembra disposta a usarli tutti pur di ottenere quello che vuole.

I medici dicono che Hermione sia parzialmente cosciente, intrappolata in una sorta di limbo mentale, come se la sua mente fosse ancora in grado di elaborare pensieri, ma il suo corpo fosse completamente paralizzato. Questa informazione è un coltello nel cuore: sapere che Hermione potrebbe essere consapevole, ma non in grado di comunicare, mi fa impazzire.

Mi alzo dalla sedia e inizio a camminare avanti e indietro nella stanza. Harry è rimasto con me per la maggior parte del tempo, ma ora sta parlando con Ron e Ginny fuori dal reparto. So che stanno cercando di trovare una soluzione, ma tutto sembra inutile. Solo io posso tentare qualcosa, un’idea che mi tormenta da ore.

Ricordo i giorni prima della guerra, quando mio padre mi costrinse a imparare la Legilimanzia. All'epoca, pensavo fosse solo un altro modo per farmi diventare un degno servitore del Signore Oscuro, per farmi fare la spia. Ma oggi quella conoscenza potrebbe essere la chiave per salvare Hermione.

Mi siedo di nuovo accanto al letto, prendendo la sua mano tra le mie. La sua pelle è fredda, ma il suo viso sembra sereno, come se stesse solo dormendo. Le accarezzo la guancia e poi prendo un respiro profondo. Se userò la Legilimanzia su di lei, potrei riuscire a entrare nella sua mente e capire cosa sta accadendo là dentro. Potrei aiutarla a trovare la strada per tornare da me.

"Non ti lascerò qui, Hermione," sussurro, la voce rotta dall'emozione. "Troverò un modo per riportarti indietro, anche se dovessi attraversare l'inferno per farlo."

Chiudo gli occhi, concentrandomi, cercando di richiamare alla mente le lezioni di mio padre. Ricordo la sua voce fredda e distante mentre mi spiegava come focalizzarmi sulla mente della vittima, come penetrare nei suoi pensieri. Ma ora, tutto questo lo faccio per amore, non per potere.  Sento un nodo nello stomaco, una paura irrazionale di perdere il controllo. Ma poi guardo il volto di Hermione, così fragile e bello, e trovo la forza.

"Legilimens," mormoro con voce decisa.

Per un istante, tutto rimane immobile. Poi, una sensazione di vertigine mi travolge e mi sento risucchiato in una spirale di oscurità. Lascio che la magia mi guidi, sperando di trovare uno spiraglio, una traccia della coscienza di Hermione.

Mi ritrovo in un luogo che sembra sospeso tra la luce e le tenebre, un limbo indistinto fatto di ombre. Cammino tra le ombre, cercando di percepire la sua presenza. E poi, la sento. È come un’eco lontana, un sussurro nella mia mente.

"Draco?" La sua voce è debole, ma è lei. Mi volto e vedo una figura sfocata, quasi eterea, che sembra cercare di avvicinarsi a me.

"Hermione!" urlo, correndo verso di lei. Ma più mi avvicino, più lei sembra allontanarsi, come se ci fosse una barriera invisibile tra noi. "Sono qui, sono venuto a cercarti. Ti tirerò fuori di qui, te lo prometto."

Lei scuote la testa, la sua espressione è disperata. "Non posso uscire, Draco. C'è qualcosa... qualcosa che mi tiene prigioniera. Una forza oscura. Ho provato a combatterla, ma è troppo potente."

Sento una rabbia bruciante crescere dentro di me. Non posso permettere che Pansy vinca, che quella maledetta le abbia fatto questo. "Non arrenderti, Hermione. Io ti troverò. Troverò un modo per spezzare questa maledizione, ti giuro che lo farò."

Le sue lacrime luccicano nel buio, ma il suo sorriso è dolce. "Lo so, Draco. So che farai di tutto per me. Ma stai attento... c’è qualcosa di molto pericoloso qui. Pansy non agisce da sola... c'è una mente ancora più oscura dietro di lei."

La sua figura inizia a svanire, risucchiata dalle tenebre. Sento un dolore lancinante al petto, come se la stessero strappando via da me. "No! Non andartene!" urlo, ma è troppo tardi. Vengo risucchiato di nuovo nel mondo reale, lasciato con più domande che risposte.

Apro gli occhi, il cuore mi batte all'impazzata. Le parole di Hermione riecheggiano nella mia mente. C’è una forza oscura dietro tutto questo, qualcuno che sta manipolando Pansy e forse anche Theodore.

Non c’è più tempo da perdere. Mi alzo, deciso a scoprire chi si cela dietro questa minaccia.

Esco dalla sua stanza come una furia e in un attimo raggiungo Potter. Ovviamente è restio all'idea che io possa usare la legimanzia su Hermione. Lui stesso ne ha provato gli effetti su di sé e sa quanto può essere terrificante. Ma dobbiamo tentare, dobbiamo trovare un indizio nella mente di Hermione che ci aiuti a comprendere chi ci sia dietro Pansy.
Dobbiamo scoprire chi c'è dietro tutto questo.

L'incontro _DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora