AMON
Mio fratello minore è innamorato della stessa ragazza che piace anche a me? Questo è un problema, fra tutte le persone lui è quello a cui voglio un bene dell'anima.
Dal modo in cui si comporta Alizée deve piacerle, non fa altro che sorridere, mentre lui racconta avvenimenti del passato, provo gelosia, rabbia, io non so niente di lei solo le poche informazioni che ho cercato sui social.
Tra di noi c'è solo un rapporto tra capone dipendente, nonostante provi ad aprirmi finisco per rovinare tutto, da parte sua non vedo interesse questa cosa mi fa impazzire.
Terence mi parlava di una ragazza del liceo, il suo piccolo angelo, sapevo che ne fosse innamorato, dal modo in cui parlava di lei, sono stato sempre curioso di conoscerla, non posso credere che potesse essere la mia ragazza, la mia tentazione.
- Vi conoscete che coincidenza, non credevo che il tuo tipo fosse lei.. – la fisso smette subito di ridere, si chiude a riccio, gli ritorna quello stupido singhiozzo.
- Smettila, la stai mettendo a disagio, lei non è come le ragazze che sei abituato tu..-
- Questo lo so perfettamente, lei è anomala - la guardo, distoglie subito lo sguardo, su di me, è adorabile.
- Alizée devi venire a pranzo con noi..-
- Non credo, tu e tuo fratello avete un sacco di cui parlare ..-
- Puoi venire nessun disturbo..- voglio che venga, voglio vedere come si comporta, quando è al suo agio con un ragazzo.
- Hai sentito dai andiamo..- gli dà la mano, io stringo i pugni non voglio innervosirmi, uscendo dal mio ufficio, lo sguardo di stupore di tutti.
Guardo in cagnesco, tutti smettono di sussurrare tra di loro, non devono permettersi di giudicarla, lei non ha fatto nulla di sbagliato.
La nuova arrivata, la ragazza part- time, ha fatto breccia anche al cuore del secondogenito della famiglia Richardson, le voci si diffondono immediatamente appena usciamo dall'ascensore si fermano a guardarla lei si blocca.
Prendo la sua mano per trascinarla fuori, si copre il viso rosso con i suoi capelli.
Pranziamo al cinese, suggerimento di Alizée, non avrei mai immaginato di mangiare in un simile ristorante.
Il pranzo va molto tranquillo, divertente, riavere mio fratello mi fa molto piacere, è stato via per un Erasmus in America, doveva tornare fra una settimana, ma ha voluto farmi una sorpresa tipico di mio fratello.
Terence è presso tantissimo non smette di raccontare aneddoti di quando erano al liceo, Alizèe ride timidamente i suoi occhi sono così luminosi tutta questa loro complicità comincia a infastidirmi.
Alizée, non mi ha mai guardato nel modo in cui guarda mio fratello, una domanda continua a tormentarmi, devo avere una risposta, sto impazzendo.
- Mamma sa del tuo arrivo? -
Sì lei è la prima persona che ho incontrato, mi accompagni fuori a fumare? -
- Certo pago il conto -
- Aspetta ho la tessera dei punti -
- Sarebbe? -
- Ogni dieci pranzi posso averne una gratis, pago io la mia - mi infastidisce tutto questo, ogni volta riesce ad ottenere quello che vuole, non riesco a contraddire.
- Fai come vuoi, pago per due - Terence mi sorride, trascinandomi fuori.
- Come stai? -
- Sto bene -
- Il pranzo è stato di tuo gradimento? -
- Ho speso 25 euro in due -
- Alizèe ama il cinese, non è cambiata per niente - ci raggiunge finendo per sbattere sulla mia spalla, la fulmino.
- Mi scusi -
- Non spaventarla, Ali non è cattivo credimi è un tenerone -
- La smetti -
- Oggi è una giornata no -
- Ho sentito di quello che è successo con tuo cliente, come avete risolto? -
- Pagherà una penale, poi potrà andare a quel paese per quanto mi riguarda. - mi giro verso Alizée.
- Ti accompagno a casa -
Ali, dobbiamo uscire di nuovo insieme questo weekend? -
- Vado a casa -
- Facciamo la settimana prossima? -
- Va bene. - in macchina si siede al centro le nostre mani si sfiorano, durante le curve mi finisce addosso, è davvero sbadata o lo fa apposta.?
- Mi scusi - Terence ride.
Il suo braccio è teso mentre cerca di reggersi allo schienale, non parla per tutto il tragitto, quando arriviamo sotto il suo appartamento.
- La ringrazio, ciao Terence -
- Ti chiamo domani ciao - le dà un bacio sulla guancia.
- Cavolo, Amon non mi è passata -
- Non sei di tante pretese -
- Per lei ne vale la pena - mi fa occhiolino.
Con Terence nuovamente in famiglia mia madre è raggiante, li vedo parlare spesso, ridere, entrerà anche lui nell'azienda nel settore marketing.
Questo gli dà possibilità di stare più vicino ad Alizee, ogni giorno la porta a pranzo, escono insieme, aumentando la distanza tra me e lei, devo sapere cosa senta Alizèe per lui, per arrendermi per avere la certezza di non avere nessuna speranza, non ho intenzione di battermi con mio fratello.
Tutto sta diventando estremamente pesante, la notte non riesco a dormire, mi sveglio in una bagno sudore in pieno panico, sono costretto ad andare in ospedale per una visita.
- Stai vivendo con troppo stress, smetti anche di fare palestra - mia madre è preoccupata mi abbraccia, quando va via zio, lei rimane per farmi qualcosa da mangiare.
- Cosa succede Amon ? -
- Il lavoro mamma abbiamo tanto da fare -
- Non mentirmi, c'è qualcos'altro che ti preoccupa di più.- mi guarda ha capito, tipico di mia madre.
- Come hai fatto a superare il tradimento di papà ?-
- Non lo fatto, ho affrontato il mio dolore causando molte ferite a te e tuo fratello -
- Mamma non devi sentirti in colpa tu hai fatto del tuo meglio -
- Io amo ancora tuo padre, ma non come prima, non posso cancellare la nostra vita insieme.- mi guarda.
- Vuoi riprovare?-
No, perché ho perso la fiducia in lui, ma non posso rinnegare quello che sento, non devi avere paura di sentirti ferito.- mi prende le mani mi accarezza la guancia.
- Lei chi è?- rido.
- Non è interessata.- il tavolo vibra giro il cellulare è Arika non è possibile.
- Amon disturbo?-
- Cosa c'è?- mi alzo guardando fuori la finestra mia madre non deve vedere le mie espressioni.
- Terence mi ha detto che non ti sei sentito bene, a causa dello stress, ti ho preso delle tisane rilassanti da prendere in ufficio. -
-Io non bevo tisane -
- Non mangiavi neppure i ravioli cinesi - rido ha perfettamente ragione, mia madre mi prende le mani, si alza per riempirmi un piatto di brodo caldo.
- Va bene grazie -
- A domani - riattacco.
- Non è interessata? - Se ne va dandomi un bacio sulla guancia.
Durante una delle nostre uscite a tre, vedo mio fratello che sta al telefono, pago il conto, - Terence sospira .
- Ti piace Arika ? Sei serio con lei ?-
- Mi ha rifiutato - mi guarda accendendo una sigaretta
- Lei cosa ?-
- Non direttamente, ma ho capito che mi vuole solo amico, vedo che sei felice - stavo ridendo non me ne sono accorto.
- Ma no -
- Lei ti piace ? - mi tocca la spalla.
- Ho visto il modo in cui la guardi, i pettegolezzi in ufficio, il tuo strano comportamento quando stiamo insieme. -
- Non riesco a farne a meno -
Promettimi che non vuoi solo divertirti con lei, Arika è una ragazza dolcissima, gentile, non merita di innamorarsi di uno stronzo. - per tutto il tempo mi ha tenuto il colletto stretto.
- State litigando?-
- No, stavamo parlando, Amon accompagni tu Arika? io ho del lavoro da finire -
Una settimana dopo mi decido di parlare con lei , deciso a sapere cosa pensa realmente di me, con una scusa la porto con me per una commissione, dopo aver parlato con i fornitori, trascino Alizée fuori. Sono passati più di 185 giorni, da quando lei è entrata nel mio ufficio, nei miei pensieri, non ho fatto nessun progresso, con lei sembra che non funzioni niente.
- Ora ti farò una domanda, tu dovrai essere più sincera possibile, siamo intesi..?- Perché cavolo ho usato, quel tono autoritario mi fa perdere il mio autocontrollo.
- Va bene..-
- Hai una cotta per mio fratello ..?.-
- Sta scherzando? Siamo amici, ammetto che al liceo lui mi piaceva, ma col tempo è cambiata in ammirazione-
- Ha qualcuno che le piace ..?-
Aveva detto una domanda ..- Questa ragazza è incredibile, non ha paura di dire quello che pensa.
- Rispondi ..- dannazione, perché mi sento così male.? Il suo sguardo io non gli piaccio, vorrei davvero che mi guardasse come fa con mio fratello.
- Non voglio, con franchezza sono affari miei..- Mi guarda sfidando, storcendo quella bocca, che vorrei baciare, la spingo verso di me, le mie mani, accarezzano i suoi morbidi capelli.
- La odio – me lo dice senza tremare, decisa, sicura delle sue parole, sincera come sempre.
- Lo so - sorrido, per poi baciarla.
Le sue labbra morbide, il suo sapore, il suo profumo, la mia lingua, si muove velocemente nella sua bocca è capisco da quel bacio che lei non ha idea di cosa stia facendo, non ha mai baciato nessuno.
Cerca di liberarsi, non glielo permetto, voglio baciarla, voglio che duri, finché non sarò soddisfatto, un pizzico sul fianco mi fa staccare da lei.
Uno schiaffo dritto in faccia, ha gli occhi umidi, sta per piangere, mi avvicino cercando di rimediare, urla, dicendo di starle lontano.
Per tutto il tragitto in ufficio non mi parla, mi chiede di fermarsi alla fermata della metro.
Il giorno dopo, mi arriva una telefonata per alcuni giorni Alizée, non verrà perché malata, non è possibile ieri stava benissimo.
Prendo del tempo libero, devo vederla, se realmente sta male, forse sono stato troppo rude, che cosa cavolo ho fatto?
Le prendo alcune confezioni di tè pregiato con delle tisane, so che ne va pazza, dico a Sally di cancellare tutti i miei appuntamenti.
- Signore è sicuro.?-
- Certo..-
- La persone che deve andare a trovare, è molto importante per lei..? - Non ho mai saltato nessuna delle riunioni né appuntamenti, per Alizée ancora una volta, sto cambiando la mia routine.
Sally.-
- Mi scusi signore..-
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Un Maô (diavolo) innamorato -
RomancePrimo libro di un saga intitolato "The heirs", la famiglia Richardson prestigioso antica famiglia scozzese, che ha radici mobili. Amon è Ceo della più importante casa editrice, con sede principale in Inghilterra, antica e potente. Sede di tutte le...