Amon
Per la seconda volta mi ha sbattuto il telefono in faccia, questa ragazza non è normale, ma cavolo ha delle labbra meravigliose, mentre parla mi fissò a fissarle, vorrei solo poter sentire il suo sapore.
Aspetto con trepidazione che venga indomani, potrò stare tutto il tempo ad osservarla, per poter scoprire altre cose su si lei.
Arriva sempre con un minuto di ritardo, adoro vedere che mi guarda con i suoi occhi spaventati, la riprendo quasi sempre, non le dico niente, gli faccio segno di entrare nel mio ufficio.
Abbasso la testa entrando, sento vociferare, mi giro fulminando tutti, entro chiudendo la porta, lei è già seduta si lega i capelli, i suoi movimenti veloci sicuri, quasi ipnotici, non riesco a non guardarla, distolgo lo sguardo appena vedo che finisce.
Mi guarda, vado alla mia scrivania, inizio ad aprire i vari documenti, come al suo solito mette tutto in fila sulla sua scrivania, indossa le cuffie, inizia a leggere e si morde il labbro.
Quando è intenta a leggere mordicchia la punta della sua penna, non ha idea di quando quello che stia facendo, mi faccia sentire estremamente eccitato, cerco di non distrarmi ho del lavoro da fare documenti da controllare.
Non stacca mai gli occhi dalla lettura, nemmeno quando entrano dei miei impiegati, rimane impassibile, noto dai loro sguardi confusione, non si spiegano cosa ci faccia una ragazzina nel mio ufficio.
All'una mi arriva una sua email ha finito di leggere un altro libro, mi alzo lei si sta preparando per poter andare via.
- Hai finito un altro libro?-
- Si era corto..-
- Va bene può andare. –
- Volevo dirle che domani non posso venire ho un importante lezione-
- Va benissimo arrivederci – la saluto freddamente, quanto posso essere stupido, così facendo la sto allontanando, mi giro prima che apra la porta.
- Sta facendo davvero un ottimi lavoro.-
- Grazie - mi sorride l' ho sorpresa, mi sento strano quel suo sorriso voglio vederlo ancora, rivolto verso di me, si aspettava solamente una gratifica, questa ragazza mi fa diventare stupido.
I weekend sono molto noiosi senza di lei, in ufficio sono insopportabile, irascibile, le voci iniziano a girare, soprattutto quando l’ interessata dei pettegolezzi non è presente, fermo tutto prima che Alizèe diventi l'argomento per le prossime settimane.
Esco dal mio ufficio quando sento nominare il suo nome, tutti fanno finta di lavorare, Alizèe ha un pass plus, che gli dà modo di poter usare un ascensore privato, non ha idea dei privilegi che gli sto dando.
- Non voglio assolutamente che nessuno crei problemi alla signorina Sierra, se sento un altro pettegolezzo siete licenziati.- Sto permettendo che lei piano, piano invada la mia routine che fino ad allora era sacra per me.Anche mia madre mi domanda cosa stia succedendo l'ultima volta che è venuta a trovarmi al lavoro ha visto Alizèe seduta nel mio ufficio a leggere.
- Amon, non so se hai notato ma c'è una ragazza molto carina seduta sul tuo divano.
- Si mamma è una dipendente
-Deve essere speciale per permettergli di stare nel tuo spazio vitale.-
- Niente affatto, è molto irritabile invece.- mia madre ride.
- Allora perché non la licenzi.- la guardo la sua riposta è lecita.-
- Non posso, mi annoierei, sono pronto possiamo andare a pranzo.-
-Signorina Alizèe io vado a pranzo, se vuole può andare.--Oh cavolo fatto tardi - si alza mettendo in tutta fretta la sua roba nello zaino, non si era resa conto del tempo passato. -
-Io vado arrivederci signor Amon.- s?corre via finendo per inciampare, mi copro la bocca per trattenere una risata.
-Molto interessante figliolo.-
-Prima tu mamma - torno serio immediatamente, la sera esco con dei miei amici dopo mesi che ci eravamo organizzati, dopo cena decidono di andare a ballare.
I miei amici sono euforici, appena siamo dentro sento una musica assordante le luci della pista, odio le discoteche odio anche ballare, andiamo verso i privè, ordino subito una bottiglia di champagne voglio bere niente di più
-Guarda Amon quanta carne giovane e fresca..-
Non sono interessato alle universitarie. - non è vero ovviamente sono interessato, ma solo ad una in particolaree
Sbircio il profilo della sua amica a cui ho chiesto amicizia, ha accettato subito la mia richiesta, nonostante non avessimo amici in comune.
Guardando la sua bacheca noto che sono anche loro in discoteca, leggendo la localizzazione dovrebbero trovarsi nella mia stessa discoteca.
Mi alzo immediatamente per avere una visuale migliore della pista, guardo tutto attentamente, agitato, fino a quando la vedo, che balla.
I suoi morbidi capelli sono mossi, indossa lunghi orecchini un vestitino attillato color blu scuro, stivali.
I suoi movimenti, lenti, sensuali, non riesco a distogliere lo sguardo, canta agitandosi i capelli, non sento nemmeno più la musica suonata ad alto volume.
Sento invece il mio cuore battere all’impazzata, da sembrare che mi stia salendo in gola, io voglio con tutto me stesso quella ragazzina.
Ne sono completamente rapito, mi isolo completamente, sono distratto quasi da sembrare annoiato, ma dentro sono totalmente devastato da quello che mi provoca Alizée.
Le ragazze del gruppo non mi interessano, cosa cavolo mi sta succedendo ? Mi sto davvero innamorando di quella ragazzina?
I miei occhi, fissi sul suo corpo, sulle sue labbra, riesco a sfiorare la sua schiena passandogli vicino, sentire il profumo dei suoi capelli, sentire la loro morbidezza tra le mie dita.
Il giorno dopo gli dico di essere più rilassata, di non dover leggere velocemente, ma prendersi tutto il tempo. -
-Cosa ne ha fatto del vecchio Amon? -
-Non esageri signorina Sierra - -
-Mi scusi - abbassa la testa, rido, vado in riunione per le prossime tre ore, la canzone che ballava alla fine l'ho scaricata ,ascoltandola ripenso a lei.
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Un Maô (diavolo) innamorato -
Storie d'amorePrimo libro di un saga intitolato "The heirs", la famiglia Richardson prestigioso antica famiglia scozzese, che ha radici mobili. Amon è Ceo della più importante casa editrice, con sede principale in Inghilterra, antica e potente. Sede di tutte le...