18 Capitolo

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Balla come se non ci fosse nessuna che la sta guardando, Cosa gli prende? Alcool le fa davvero questo effetto.?
Si avvicina verso di me, mi afferra la maglietta costringendomi ad alzarmi, Artur cerca di fermarla.
Non preoccuparti..- Mi alzo, lei inizia a girarmi intorno cantando, la sua mano mi accarezza il petto poi la spalla, i capelli, con il sorriso più bello del mondo.
E' bellissima mentre balla, alza la gonna come una ballerina di flamenco, mi prende la mano, me la fa mettere intorno alla sua vita, la stringo forte poi la faccio girare, tengo forte la sua mano, per tirarla verso di me, per baciarla, ma lei sfugge ogni volta che provo a tenerla tra le mie braccia.
Il suo corpo così vicino al mio,  i suoi fianchi si strusciano su di me, cerco di non perdere il controllo, non mi importerebbe di nessuno, ci stanno guardando, ma nessuno osa dire niente.
Gli faccio fare una giravolta, per poi tirarla con forza verso di me è così vicino al mio viso, riesco quasi a toccargli il naso con il mento, quando mi sorprende alzandosi sulle punte mettendomi le mani dietro al collo, mi bacia, per poi scappare di nuovo, facendo giravolte, cantando, saltando, come dice la canzone è mentirosa.
Io gli piaccio non vuole solo ammetterlo a se stessa, come dice la canzone “A lei non interessa anche se sa che io sono pazzo di lei, una bellissima bambolina capricciosa.”
Il sapore delle sue labbra sta diventando una droga per me, vado verso di lei la blocco per poi baciarla, le mie mani la stringono, sento la curva della sua schiena, gli blocco la testa in modo che non possa scappare ancora da me.
La bacio, con passione, avidità, come se non ne avessi mai abbastanza, per poi vedere che il suo corpo si rilassa, mi avvicino a lei ma vedo che respira.
- Signore credo si sia addormentata.-
- Me ne sono accorto.- questa piccola tentazione mi sta uccidendo.
Non so per quanto la fisso addormentata, ma mi rendo conto di aver perso completamente la testa per lei, ho ingannato mio fratello, ho ingannato le.
Si sveglia dicendo che ha fame, gli faccio portare un piatto, uno dei suoi piatti preferiti, riso nero salmone e gamberetti, suggeriti dalla sua migliore amica.
- Assaggia è buonissimo..-
Non ho fame..- mi guarda imbruttita, insiste perché assaggi, lo faccio mi avvicino a lei per essere imboccato, sento Artur che trattiene una risata, non è il mio solito comportamento, ma non riesco a non assecondarla.
Anche in ufficio, hanno capito che lei è un'ottima alletta, compiacere questo mi interessa, vedere che mi sorride, che mi ringrazia e che pensi che non sia solo un bastardo ricco.

ALIZÈE

Staccarsi dal lavoro fa veramente miracoli, Amon è più rilassato, per tutto il viaggio abbiamo parlato senza litigare, mi racconta anche qualche sua vecchia gaffe, è  così diverso, forse nasconde il suo vero essere, indossando una maschera da Maô.
Ogni volta che ride, che si sposta il ciuffo davanti al viso, sento che ho delle palpitazioni, piccole ma ci sono, la prima volta è stato in ospedale, quando mi ha detto che io ero più importante di uno stupido vaso.
Dico a me stessa, di stare attenta che potrei farmi del male sul serio.
Non mi fido di lui, conosco benissimo la sua reputazione, tutto ad un tratto smetto di essere rilassata, inizio a diventare ansiosa perché non dovrei neppure pensare di potermi innamorare di lui.
Abbiamo una cena con il suo socio, il signor Antonio, un uomo dal viso molto simpatico, ha due grossi baffi, è basso, cicciottello in compagnia di  sua moglie, molto più giovane di lui.
Mi presento, mi fa i complimenti per la pronuncia, infine c'è sua figlia Flor bellissima ragazza, capelli biondo cenere, occhi azzurri, pelle abbronzata, mi accorgo che non distoglie gli occhi da Amon, se lo sta mangiando letteralmente.
Mentre mangio, sono intenta ad aprire il gamberetto, mi cade il tovagliolo, mi abbassò sotto il tavolo, noto che Flor sta facendo piedino sulla gamba di Amon, mi alzo facendo finta di niente.
Allungo una mano verso la gamba di Amon, lui me la prende ed inizia ad accarezzarmi, mi sporgo verso il suo orecchio.
- Flor le sta facendo piedino..- sorride, si avvicina a me e ne approfitta per accarezzami la spalla, darmi un bacio sulla guancia.
- Lo so..- sembra compiaciuto di questa cosa.
- Non le dà fastidio?- sorride, si avvicina a me, la sua mano mi accarezza la spalla.
- Preferirei, che fosse il tuo di piede..-
- Stupido Maô ..-
Dopo cena ci portano ad un locale, offrendo della sangria,  il locale suona musica latino americana.

Flor mi riempie il bicchiere,  un altro bicchiere lo bevo  volentieri, il suo sapore dolce lo fa scendere così facilmente.
Guardo la gente che balla, Flor si è attaccata al braccio di Amon che beve, lui non sembra avere problemi con alcool, si toglie la giacca, noto  anche un tatuaggio, all’ interno del suo braccio Flor glielo fa notare toccandolo.
- Che cosa significa..?-
- Un simbolo di forza celtico un Aegishjalmur-
- Wow ti dona molto.- Flor, ne approfitta per accarezzargli il braccio.
Ma che cavolo è una calamita per le donne .? Gli vogliono saltare tutti addosso.? Non sono gelosa,  mi gira la testa.
Mi sento trascinare il  braccio, finisco in mezzo alla pista, con intorno tutta gente che balla.
Sono disorientata, respiro, sento la canzone, questa canzone la conosco ”

Non resisto inizio a ballare senza pensare a nulla, mi giro, vedo che Amon non c'è, corro a prenderlo.
- Nena! Non le piace ballare ci ho provato già io.- lo tiro più forte, sto perdendo equilibrio, lui si alza per non farmi cadere mi cince  la vita.
I nostri nasi si toccano, vedo i suoi occhi sulle mie labbra, sorrido.
- Sei sempre la solita imbranata. -
- Balla con me -

Un Maô (diavolo) innamorato -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora