19 Capitolo.

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È ubriaca di nuovo, ha dei pantaloncini di jeans corti una maglietta a fiori, che le lascia scoperta le spalle, il suo reggiseno viola, la sua pelle profuma di agrumi.
Vada non faccia dispiacere la sua fidanzata..-
Tu piccola Lilith- sorrido
Lei riesce a farmi cose che odio, che non ho mai fatto, odio lasciarmi andare, ma vedere che lei balla, che mi accarezza con le sue mani che canta avvicinandosi, mi sta uccidendo.
Sento il suo corpo, strofinare contro il mio,  riesce a essere dannatamente sexy, un angelo tentatore, mi sorride guardandomi con i suoi occhi, con le mani mi spinge verso di lei.
Il mio corpo si avvicina a lei, mordo il suo labbro inferiore, sono ipnotizzato dal suo sguardo , sto perdendo il controllo, ho bisogno di uscire respirare e di una bevuta, i miei battiti sono impazziti.
Te la affido non farla più bere..-
Fuori fa molto caldo, un cielo piene di stelle, sorrido guardandolo, sono felice di poter passare del tempo con lei, mi prendo la pillola per fare abbassare i battiti, faccio lungi respiri.
Chiamo Tiffany per farmi dire come devo comportarmi, la conosce meglio di me, passa un ora, sto per chiamarla, devo portarla a casa, vedo Flor uscire dal locale a braccetto con Alizée .
- Amon credo che Alizée si sente male..- rientro per prendere la giacca, chiamare Artur, corro fuori la vedo che se la sta prendendo con un lampione, la gente si ferma a guardarla.
Continua a ripetere sempre la stessa cosa..-
- Cioè.?-
- Stupido Maô ..-sorrido, chiamo Artur per ritornare in albergo, li vado vicino, appena mi vede mi spinge via.
- Ti odio...- Quelle parole mi fanno male, non voglio che mi odi, ma lascio stare è ubriaca non si rende conto.
- Ora andiamo in albergo..-
- Non voglio..-
- Una bella dormita, domani ti sentirai meglio..-
- Perché  mi tratti sempre male , mi confondi.- mi afferra la camicia, mi guarda con quel suo sguardo da cucciolo smarrito,  gli accarezzo il viso.
- Io sono pazzo di te - sto per baciarla, quando si mette una mano davanti alla bocca, rimette, sposto i suoi capelli per non farli sporcare.
- Scusami non sapevo fosse astemia..-
- Figurati. - ha un viso pallido gli occhi lucidi, non mi lascia il braccio, sento che sta tremando, mi tolgo la giacca coprendole le spalle, appena vedo la nostra macchina saluto Flor, dicendo di dire al padre di scusarmi e di salutarlo.
- Non preoccuparti prenditi cura di lei, non ha idea di quando sia fortunata..-
- Buonasera Flor.-
In macchina la faccio sdraiare, si addormenta, devo  portarla in braccio nella sua camera, rimango seduto a fissarla mentre dorme.
Svegliarmi la mattina, ritrovarla tra le braccia, penso possa essere la cosa più bella al mondo.
La mattina vado a svegliarla portandoli dell'aspirina, avrà sicuramente un tremendo mal di testa, busso, viene ad aprirmi.
I suoi capelli lunghi le coprono le spalle, indosso solo intimo, il suo completino leopardato viola e nero con pizzo.
Wow, ha delle tette spettacolari, una bella 4, fianchi tondi, voglio quel corpo, ora che lo visto  tormenterà i miei sogni.
- Buongiorno, signorina Alizée..-
- Buongiorno..- si stropiccia gli occhi, i miei occhi sono fissi sul suo seno, gli distolgo appena mi guarda male.
- Non credi sia meglio che ti vesti?- abbassa gli occhi, mi guarda, le sue guance sono rosse di vergogna, mi sbatte la porta in faccia.
Inizio a ridere, per poi pentirmi di non avergli scattato una fotografia, ma ho impresso nella mia mente il suo corpo, il suo neo proprio sopra il suo seno sinistro.
Aspetto divertito, sono molto contento che tra noi le cose stiano migliorando, sento che ci stiamo avvicinando, non le dispiacciono le mie attenzioni

Un Maô (diavolo) innamorato -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora