16 Capitolo

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ALIZÈE

Dopo il solito pranzo insieme a suo fratello, dove mi ritrovo sempre anche io, dove Amon mi gela con lo sguardo ogni volta che faccio la civetta con suo fratello è possessivo, io non sono sua, ma mi piace vederlo geloso.
- Amon, devo tornare in ufficio.-.
- Perché?-
- Dimenticato una cosa importantissima - Sbuffa
Torniamo in ufficio, so cosa pensano tutti, che io sia la favorita, che in realtà sono la fidanzata segreta del Maô , Amon entra con me nel suo ufficio quando gli squilla telefono.
- Datti una mossa.-
Il carica batteria sta sotto la mia scrivania devo mettermi a carponi per poterlo prendere, Amon mi sta dando fretta lo odio.
Lo metto in borsa sto per alzarmi ma sbatto la testa, mi sono fatta male, sento anche un rumore sordo, cosa cavolo è successo? cosa cavolo ho fatto cadere..? Mi tocco la testa fa veramente male, vedo Amon, ha uno sguardo assassino.
Guardo la sua posizione, noto un vaso rotto, non un semplice vaso, un vaso cinese di un valore inestimabile.
- Amon mi dispiace.- il tonfo ha attirato anche le sue segretarie, sono entrate in tutta fretta nel suo ufficio, mi guardano sorridendo, sanno che quel vaso era prezioso, il preferito del Maô io l' ho rotto, colpa della mia stupida goffaggine.
E' normale che mi faccia cosi male la testa ? faccio un unico passo, sento che mi gira tutto, cerco di stare calma.
Scusami, Amon non volevo davvero ..-
- Alizée..- Amon mi afferra per il braccio, mi strattona, non potrò andare a Barcellona, mi sento male, sento qualcosa che mi scende lungo la guancia, lo tocco con la mano è sangue oh mio dio..
Guardo verso Amon la mia vista si appanna, sento le gambe molli.....

AMON

Il viso di Alizée, diventa bianco, appena si accorge di avere del sangue, che esce dalla ferita che si è procurata
Fate spazio subito ...- la prendo in tempo tra le mie braccia, devo portarla in ospedale è svenuta.
Mi sono accorto subito del sangue, perché questa ragazza riesce sempre a sconvolgermi la vita?
Urlo tutto il tempo di farmi passare, tra la folla di persone curiose.
Artur apre subito la portiera della macchina, io tengo premuto con forza, un fazzoletto sulla ferita.
- Fai più in fretta possibile-
- Certo signore-
Arriviamo al pronto soccorso con Alizée in braccio, vedendomi corrono subito verso di me con una barella, spiego che ha battuto la testa, la mia camicia è piena del suo sangue, cosa cavolo ha colpito sotto il tavolo?
- Non si preoccupi ci pensiamo noi..- chiamo mio cugino che lavora nel reparto cardiologia,  scende immediatamente, si precipita sono in condizioni pessime.
- Le vado a prendere una camicia pulita ..-
- Grazie Artur.-
- Che è successo ..?- Mio cugino Will, mi viene incontro, respiro affannosamente, mi allento la cravatta, William mi fa alzare, per visitarmi, mi vede troppo agitato.
- Hai i battiti accelerati, Amon cosa cavolo è successo.?-
Una mia dipendente ha avuto un incidente, ha battuto la testa questo è il suo sangue, la stanno visitando..-
- Dimmi il nome, vado a dare un'occhiata..-
- Alizée Sierra..-
- ora fatti fare  un elettrocardiogramma -
Torna dopo un ora, mi sfila l’ago dal braccio, lo seguo verso la stanza dove è stata ricoverata Alizée, vedo che sorride.
- Sta bene non ha niente, anche la tac risulta negativa, lei è la famosa Alizée, la ragazza che ha saputo cambiare la tua  routine.. -  mi da una pacca sulla spalla, chi è stato a parlarne? mio fratello? mia madre? Ora non ha importanza.
Apro la porta, la vedo seduta sul letto appena mi vede scoppia a piangere..
- Adorabile, vi porto le carte per farla dimettere, tu stai bene? -
- Sì -
Vederla nuovamente in piedi, mi fa sentire nuovamente calmo, ero spaventato, questa ragazza mi sta facendo impazzire.
- Scusami per il vaso, davvero non volevo..-
- Stai bene ..?- Crede davvero che mi interessi di uno stupido vaso, si valeva molto, ma lei, lei è più importante.
- Si scusami, troverò i soldi per pagarlo ..-
- Smettila, ne ho abbastanza di sentire le tue scuse ..- perdo il controllo, guardo il mio riflesso, ho uno sguardo troppo serio.
Lei, ne sembra spaventata continua a piangere in silenzio guardandomi è impossibile che anche in lacrime, riesca a farmi sentire a disagio. ?
- Smettila di piangere va tutto bene, l’importante che tu non sia fatto niente, posso ricomprarmelo quello stupido vaso..- Gli accarezzo il viso, lei sorride leggermente, ha la testa facciata, hanno dovuto mettergli dei punti.
- La tua camicia ..?-
Non importa, vedere che stai bene è l'unica cosa che conta, ti accompagno a casa..-
Arrivati a casa l'accompagno fino alla porta, dicendogli di chiamarmi se si dovesse sentire male, gli do un bacio sulla fronte.
- Grazie signor Amon..-
- Chiamami Maô , lo preferisco..- mi sorride
- Devi stare bene, mi servi per quel viaggio..-
- Mi riprendo in fretta..- Prima di andare via le do un bacio, veloce, ma abbastanza da poter ricordare il suo sapore.
Artur mi avvisa che mia madre mi stava cercando, la richiamo per farmi riempire di domande, Williams ha spifferato tutto, lei è felicissima perché ho trovato una ragazza davvero speciale per me.

Un Maô (diavolo) innamorato -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora