AMON
Arrivo al suo appartamento, il proprietario è mio zio, ha molti condomini usati da studenti.
Ascensore non c'è, salgo 4 rampe di scale, i miei battiti iniziano a farsi sentire.
William mi ha insegnato a respirare, ha una laurea come dottore sportivo.
Non ho mai accusato nulla fino a quel momento, quando mio padre decise di voler divorziare da nostra madre, ulteriore batosta è stato quando aspettava un bambino da una mia compagna di università.
Lui era stato il mio esempio, il mio eroe, vedere come stava distruggendo le persone che aveva promesso di proteggere, ha fatto svanire del tutto autostima che avevo.
Il mio piccolo problema cardiaco è sfociato, facendo crescere la rabbia in me, da quando Alizée è apparsa nella mia vita, non mi era più successo di svegliarmi in piena notte, ero felice di andare a lavorare.
La mia routine, le mie regole mi aiutavano ad affrontare le sfide, con Alizèe è sempre una sfida continua non riesco mai a capire cosa le passa per la testa, questa cosa mi fa uscire fuori di testa soffrendo di doc, Alizèe è come. benzina che aumenta il mio fuoco.
Ora sono davanti al suo appartamento, so che dovrò accettare ogni sua decisione, perché solamente così potrò darmi una ragione di lasciarla andare via.
Il suo appartamento ha un vistosa ghirlanda di halloween, con i nomi di lei e della sua amica.
Busso, mi viene aprire la porta Tiffany, indossa un maglione xxl, più alta di Alizèe, occhi azzurri, capelli castani, quelle gambe lunghe, non mi fanno effetto perché?
- Buonasera sono Amon..- Mi guarda da capo a piedi sorridendo, conosco quello sguardo.
- Sono pronta a convertirmi per te ..- È molto più sfacciata di Alizée.
- Scusami..?-
- Non sei di scientology ..?-
- No, sono il capo di Alizée..- spalanca gli occhi, cerca di aggiustarsi i capelli facendomi cenno di entrare.
- Si sieda vado a chiamarla..-
Un appartamento davvero piccolo, come fanno a viverci?
La cucina ha l’essenziale, il salotto è composto da un tavolo rotondo, un divano a due posti, un mobile con la televisione, il balcone è occupato dallo stendino.
- Avete una borsa di studio? -
- Sì - Ora capisco perché ha voluto cercarsi un lavoretto, mi appunto che dovrei aumentare chiedere a mio zio di ridurre affitto, anche se non dovessi avere nessuna possibilità con lei, non voglio che la sua vita sia difficile.
Le fotografie sul frigo, sono tantissime, tra calamite, cartoline.
Inzio a metterle in ordine, smetto quando mi rendo conto che non dovrei farlo, tfa le tante foto ne prendo una di Alizée, adoro il modo in cui sorride.
- Vedrò mai quel sorriso solo per me? - me la metto nella tasca dei pantaloni.
Mentre aspetto ripenso che sono stato uno stupido, cosa pretendevo non mi sono mai dichiarato, lei non poteva immaginare che io fossi perdutamente innamorato di lei, me ne sono reso conto dopo il nostro bacio.
Mi ero ripromesso che avrei smesso di rincorrere, di cercare di farmi vedere, ma non ci riesco, non voglio separarmi da lei, avere la possibilità di vederla ancora.ALIZÉE
L’odore dell'ammorbidente mi piace tantissimo, ogni tanto fa piacere stare sotto le coperte a pensare, rimuginare a quando la vita sia complicata, dovrei studiare ma non mi va.
- Ali..- guardo Tiffany entra tutta agitata, viene vicino scuotendo le mie spalle, cosa cavolo succede? Tolgo le cuffie mi stavo deprimendo ascoltando la mia playlist rabiosa.
- Che succede..?-
- Perché, cavolo non mi hai detto che il tuo capo fosse un figo pazzesco? No uno strafigo sembra un modello di Armani non è vero dimmi che sto sognando? Ti ha baciata, tu che fai invece di chiamarlo? Niente.-
- Tiffany lui è un diavolo, fidati se ti tocca vuole la tua anima..-
- Uno così può prendersela, non so che farmene..- Sbuffo è sempre la solita, adoro il suo modo di fare, spontanea e genuina.
- È il fratello maggiore di Terence.?-
- Che cosa..? bene allora io mi prendo il fratello minore..- gli lancio il cuscino sa perfettamente che non mi deve toccare Terence.
- Ti aspetta in salotto..-
- Chi ..?-
- Maô ..- Mi alzo apro la porta, lo vedo, guarda l'orologio li sto facendo perdere minuti preziosi, mi tolgo la coda aggiustando la maglia dalle briciole di patatine alla paprika.
Corro in bagno a lavarmi i denti, ho i pantaloncini, una maglietta corta grigia, le pantofole con il pellicciotto grigie, orecchie da gatto, di certo non si aspetta di vedermi truccata con tacchi e abito da sera.
Tiffany con una scusa ci lascia soli, ho paura devo ammetterlo, perché è venuto? Vorrà parlare di quello che è successo?
- Signor Richardson..-
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Un Maô (diavolo) innamorato -
RomancePrimo libro di un saga intitolato "The heirs", la famiglia Richardson prestigioso antica famiglia scozzese, che ha radici mobili. Amon è Ceo della più importante casa editrice, con sede principale in Inghilterra, antica e potente. Sede di tutte le...