Niente esiste
O forse tutto
Chi ha deciso di ingoiare
la pillola rossa
Ma il bianconiglio
è stanco ormairinchiuso in qualche
Allevamento
( Intensivo )E il paese delle meraviglie
È lugubre come
Prypiat.
Il cappellaio matto
ormaiPiange lacrime
d'amiantouccidendo i sogni
in cui
Alice è rinchiusa
in qualchetrip lisergico
d'eroina( O forse molti, pochi
Saltimbanchi
dell'onirismo
Ma senza la
corda
di una canzone
francese )
Ride di vecchie
barzellettecon qualche clown
tristeche parla di rivoluzione.
E il totem
è arrugginito,E uno scozzese
sogna
Che forse il mondo
non è finito
Ma nel bunker
degli incubi
qualcuno ha già
cambiatoLa combinazione.
Forse è tutto
un sogno
di pecore
elettrichePer fuggire dal macello
dell'IA semovente, che nutre
la macchina
di Dio( O di chi per lui
L'ha creata,Impossibilitato
a fermare la macchinaDella burocrazia
- di sangue)
Che non ferma
le guerre( Una predizione
per vincerla, e uno
Per salvarla,
La moneta
non cade mai
a metà, e gli orologi
Non segnano mai
La stessa ora ).
Né gli omicidi, ma nessuno
fermerà l'apocalisse( Della realtà )
Forse qualcuno
aveva ragioneBruciare tutto
senza ricostruirenulla, le porte
della salvezza sono già
chiuseI binari
del trenoArruggini, non porta
da nessuna parteE un vecchio
ciecoNon predice sventura
Nel circo
Dei mostri
dove la pietànon salva
Dalla realtà.
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Cinemania
PuisiIl cinema come modo di rapportarsi alla vita, poesie e flussi di coscienza