Wendy sfregò un altra volta le mani sopra le sue braccia fredde in cerca di un po' di calore, nonostante il fuoco da lei precedentemente acceso con un po' di legna e pietre riscaldasse l'ambiente, continuava a sentire freddo. Sospirò al pensiero che probabilmente non sarebbe mai più potuta tornare a casa, e forse avrebbe dovuto accettarlo, avrebbe dovuto abituarsi a quella vita lì e arrendersi, diventare il giocattolino di Peter Pan e fuggire tutte le volte, non ci sarebbe stata un eccezione per lei. Lei non era speciale, lei non era nulla, era come tutti quanti, e come tutti sull'Isola sperduta era condannata a vivere lì per sempre.
Alzò lo sguardo verso il cielo stellato. Non voleva dormire, non voleva continuare a sentire quelle voci durante la notte che le impedivano di sognare, ma non avrebbe comunque potuto farlo. Non si può fare un sogno bello durante un periodo così brutto. La ragazza asciugò le lacrime che le avevano appena rigato il viso addossato e sporco ai pensieri fatti precedentemente; voleva solo andare via, e non avrebbe mai smesso di ripeterselo. Chiuse gli occhi per qualche secondo lasciando che il calore del fuoco la riscaldasse anche di poco, ogni volta che chiudeva gli occhi vedeva Londra, i suoi amici, la sua famiglia, ed era tutto perfetto. Non riusciva più a sognare ad occhi aperti, o almeno in un posto come quello, che se stavi ad occhi aperti vedevi solo la realtà.
Si alzò da terra buttando del sasso nel fuoco, facendolo spegnere, per poi incamminarsi da qualche parte illuminata dalle stelle e dalla luna, magari se sarebbe stata fortunata qualche animale l'avrebbe uccisa, molto meglio che vivere sull' Isola che non c'è o che venire torturata e poi uccisa da Peter, che era solo un mostro senza cuore, si sbagliava su di lui.《Chi sei? 》 Wendy sentì la voce di una ragazza, si guardò intorno cercando di capire dove si trovasse. Fece un passo indietro notando che teneva stretto tra le sue mani un arco.
《Non ti farò del male se mi dici il tuo nome》disse ripetutamente la giovane abbassando l'arma continuando a squadrare Wendy.
《S-sono Wendy 》 rispose velocemente la ragazza chiudendo gli occhi alzando il viso verso l'alto, ormai era diventata una cosa spontanea farlo.
《Cosa ci fai da queste party Wendy? Sai di trovarti nel confine dei pelle rossa? 》le chiese la ragazza dai capelli corvini avvicinandolesi per squadrarla meglio.
《Non pensavo di essere arrivata così lontano. Stavo solo camminando 》rispose la bionda prestando tutta la sua attenzione all' altra fanciulla.
《Io sono Giglio Tigrato. Se proprio se veramente venuta qui per una passeggiata, vieni con me》 Giglio Tigrato le porse una mano, che Wendy afferrò riluttante, camminando poi verso un piccolo villaggio, dove mentre tutti avrebbero dovuto dormire, facevano festa e fumavano droghe, finalmente una cosa che le ricordava Londra.
Wendy riaprì gli occhi restando a fissare le stelle mentre stava coricata su un prato leggermente umido.
《Sai Wendy. Mi piaci. Non sei come le altre ragazze del villaggio, poi, io non posso conoscere persone al di fuori di qui, del resto dell'Isola è come de fossi sola》disse Giglio Tigrato aspirando l'ultimo tiro di quella cosa che teneva tra le labbra, forse un po' troppo forte per delle ragazze della loro età, ancora troppo giovani.《Cosa mi dici di Peter Pan? Lo conosci? 》le chiese Wendy continuando a guardare il cielo stellato mentre i suoi occhi si appesantivano.
《Si, lo conosco, quando ero piccolina giocava con me a nascondino, poi crescendo anche lui è cambiato, anche se è rimasto sempre lo stesso di età e aspetto, è diventato diverso.. una volta alla settimana viene a controllare il villaggio, per vedere se è tutto apposto, ma se ne va subito. Credo che infatti i miei genitori lo abbiano escluso dal villaggio per qualcosa che ha fatto, ma non so cosa.》disse l'indiana per poi sbadigliare.
Wendy non si sentiva così da tempo, era però contenta che finalmente era come sentirsi a casa, l'essere accolta, il divertirsi, essere senza pensieri con gli amici, uscire di nascosto di notte.
E desiderava che quel momento potesse durare per sempre, e il fatto che era così spensierata, il fatto che più si sforzava di riflettere su qualcosa più le veniva sonno, la faceva felice, non temeva nulla per quel momento. Era tutto perfetto.Buonasera :)
Avevo voglia di scrivere e l'ho fatto eh eh. Mi sono accorta che la storia ha poche visualizzazioni.. se non piace vorrei che me lo dite così magari posso aggiustare qualcosa e fare in modo che piaccia di più. Magari mi fate pubblicità nelle vostre ff? O tra le amiche? Grazie mille se lo fate, è che ho paura di dover avere così poche visualizzazioni da dover chiudere la storia, ed è la cosa che vorrei più evitare. Quindi.. Grazie per leggere e votare, alla prossima ♡
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•The Evil Within•
Fanfiction"Spesso ci nutriamo del male altrui perché il male con cui conviviamo si nutre di ciò che resta del bene dentro di noi" ROBBIE KAY™ RATING ROSSO #363 in teen fiction