Il cielo notturno era leggermente illuminato dalle poche stelle che riflettevano nella loro luce tenue accompagnate dalla luna piena. Wendy aprì gli occhi ammirando le sfumature violacee e celesti riflesse del cielo, segno che stesse arrivando l'Alba, alzandosi dal prato con un forte giramento di testa per le droghe assunte qualche ora prima, per poi dare un bacio casto sulla fronte della sua nuova amica per salutarla. Passò le mani sulla camicia da notte per fare cadere le foglie e la cenere per terra, cercando di mantenere l'abito pulito. Percorse la strada percorsa prima per arrivare al villaggio prestando più attenzione al bel panorama che si trovava intorno. Gli alberi sembravano muoversi. Ridendo, pensò che la droga stesse facendo ancora il suo effetto. Sembrava essere felice, almeno per quelle ore, sembrava che la vita non avesse alcun peso, sembrava che ciò in cui si trovasse in quel preciso istante, cui era stata già quasi un mese, non importasse più. Nulla funzionava. Nulla aveva senso. Era tutto un gioco silenzioso.
Se solo avesse trovato dell'acqua subito intorno a sé si sarebbe buttata, per fare un altra di quelle pazzie. Quando le sarebbe ricapitato dopotutto di non avere nessun peso addosso? Non era sicura se si sarebbe pentita o meno, se sapesse nuotare oppure se le sirene l'avrebbero uccisa, non era in grado di importarle nulla che non fosse divertirsi.
Dopo pochi metri di cammino accarezzando l'aria come fosse circondata da mura, realizzò il fatto che l'Isola fosse circondata da mare, un mare cui chiamare mare sarebbe stato azzardato. Aveva finalmente la conferma che fosse andata. Corse verso il mare continuando a vedere storto e sorridente il mondo, rabbrividendo al contatto dell'acqua fredda, divenendo subito profonda non permettendole di toccare il fondo nemmeno con le punte delle sue piccole dita dei piedi, smettendo di stare a galla per poter osservare il mare dal suo interno, stupendosi di quanti strani pesci fosse pieno. Quasi tutti erano piccoli e paffutelli con tre occhi, tutto dalle squame di colori diversi, di tutte le quantità di sfumature assurde, dal rosa al giallo, dal giallo al grigio, fino a non finire più. Tutti quei pesciolini all' apparenza innocui, ed era sicurissima che lo fossero veramente, scappavano alla vista di lei, quasi come presa per grande pesce ma senza squame né coda, al contrario delle sirene. Dopo averci riflettuto qualche piccolo secondo si rese conto che le sembrasse alquanto strano di non vedere alcuna sirena, forse per via dei suoi occhi oramai stanchi, stenti a chiudersi. La giovane aprì la bocca per sorridere cercando di respirare disgustandosi per via dell' acqua salata che aveva ingerito, rimanendo a corto di ossigeno disponibile all' interno del suo corpo. Si sentì svenire prima di essere afferrata per il colletto dell' abito in pizzo per poi sentirsi strattonare violentemente lungo un pavimento di legno a contatto con i suoi piedi freddi mentre due persone la tenevano afferrata per le spalle bagnate, continuando a tenere gli occhi chiusi e respirando a fatica. Il contatto freddo con il pavimento di legno contro il suo viso provocò un leggero dolore sulla mascella, probabilmente con le svariate probabilità di avere sopra un lievito per l'impatto pesante con le assi svitate, le fece aprire gli occhi svegliando da quell stato di trance per essere quasi affogata ed essere imbottita di droga sentendo dire a un uomo giovane, appena più grande di un adolescente, delle parole che le restarono impresse nella mente in quei suoi pochi minuti di cognizione di ciò che la riguardasse: 《Sicuramente Peter Pan, sapendo che abbiamo la sua donzella in trappola verrà qui a salvarla se ci tiene veramente, e in cambio quel moccioso ci dirà come fuggire dall' Isola, e se non lo farà, butteremo la bimbetta in pasto agli squali, e quel bastardo imparerà 》dopodiché l'unico suono udibile da Wendy fu quello di una porta chiudersi, lasciandola lì a marcire per quanto tempo sarebbe stato, chiudendo gli occhi non essendo più in grado di reggere nulla. Nulla aveva senso ormai, sarebbe solo dovuta rimanere lì ad aspettare che passasse tutto, che passasse anche un eternità, prima o poi sarebbe tutto finito, anche non avendo un fottuto senso, che non sarebbe dopotutto servito a molto.Eccomi con il nuovo capitolo! :)
Sto cercando di fare qualche pubblicità alla storia, dato che ogni volta che aggiorno le visualizzazioni calano di molto, quindi vedrò come fare. Grazie per leggere ancora :) aggiornerò tra qualche giorno❤❤
STAI LEGGENDO
•The Evil Within•
Fanfic"Spesso ci nutriamo del male altrui perché il male con cui conviviamo si nutre di ciò che resta del bene dentro di noi" ROBBIE KAY™ RATING ROSSO #363 in teen fiction