Capitolo 17

1.1K 82 5
                                    

_ _

Le mani di Trilly avvolsero il fiore bianco mancante di un petalo che aveva raccolto per terra, calpestato da qualcuno, sussurandogli come se avesse potuto sentirla, ed era così. Lo richiuse in un pugno facendolo rinascere nuovamente per poi piantarlo vicino agli altri fiori che formavano un incantevole cespuglio.
L'attenzione della fata fu attirata dal luccichio proveniente nel buco del grande nemeton al centro del pericoloso bosco dell'Isola, rimpicciolendosi e entrandovi all' interno, nascondendosi dietro le piccole venature del grande tronco, per non farsi notare dalle fate superiori, fuori dal nemeton raramente, come lucciole. Ed era così che le chiamavano, le lucciole del fuoco, alimentatrici della magia, costrette da Peter Pan a restare in trappola all' interno dell'albero per proteggere la magia dell'Isola che non c'è, e per restare immortale, dato il suo egoismo. Trilly restò stupita al sentire la notizia che una fata aveva appena pronunciato davanti le superiore. Uscì subito dall' albero, sedendosi su una foglia sporgente di un ramo, non riuscendo a credere alle sue orecchie. Doveva dirlo a qualcuno. Il suo essere una fatina permalosa non le permetteva di mantenere i segreti, a meno che non fossero riguardanti lei; ma tutti erano così sull'Isola, persino i più fedeli, la mostruosa magia di quello strano luogo cambiava un po' chiunque, lentamente rivoltava l'esistenza. Non sapeva se era divertita o terrorizzata da ciò che avesse sentito. Sperava che se Peter Pan fosse venuto a conoscenza di quel fatto avrebbe ucciso Wendy. L'odio spudorato che la fata provava verso la ragazza superava qualunque cosa. Da quando l'ombra era andata da Wendy con l'intento di rapirla, ritardando di tre mesi, Trilly la aveva spiata, e non le era di certo piaciuta. Sapeva cose della ragazzina che ness'un altro era a conoscenza. Le ricordava lei stessa da piccola, piena di speranza, quella che lei aveva perso, e non sopportava che quella giovane possedesse quel privilegio. Il privilegio di essere speranzosa, di credere ancora in qualcosa.





Peter Pan osservava Wendy da lontano, seduto sopra un grosso ramo di un albero, poco lontano dal mare. La ragazza, era seduta sulla riva, lasciando che l'acqua fredda le bagnasse le punte delle dita dei piedi, aspettando forse per Ariel, che aveva avvistato in lontananza fare cose da sirene con altre sirene. Peter aveva avuto un passato burrascoso con quella ragazza mezza pesce, che evitava in tutti i modi di incrociare. Dopo quello che le aveva fatto, si era sentito per la prima volta in colpa, ed evitava in tutti i modi che si potesse notare, odiava quel risentimento, non era da lui, e non dove a farne parte. Il giovane quasi sobbalzò sentendo una foglia sfiorargli il viso, strappandola e facendola velocemente invecchiare, l'unica foglia magica ad essere marrone e secca in tutta l'Isola che non c'è. Dischiuse la bocca per aspirare al meglio l'aria, per una mancanza di respiro che gli era da poco cominciata, e che non voleva lasciarlo. Strinse un pugno volando verso la spiaggia, afferrando Wendy per un braccio, sollevvandola in aria e trascinandola fino al di sopra delle nuvole, facendola stringere a sé sentendo la ragazza tremare per paura di cadere dalla prosperosa altezza. Lei lo guardò, esitando nel parlare.
《avevi detto che ti piaccio, e allo stesso tempo che non ti piacevo. Dimmi, che cosa ti piace di me?》le chiese. Peter Pan sapeva che il tempo stava per finire, dopo ciò che aveva fatto scoprire a Trilly. E in quel momento era come se tutto fosse una città fantasma.
《Non lo so》fu solo quello che disse la ragazza, abbassando lo sguardo, per poi riguardare fisso dentro gli occhi di Peter, che non osava spostarli dal viso di Wendy, fondendo i loro occhi, di colori simili, ma di tempeste diverse, in un unico e solo fulmine, che dominava e scateneva le tempeste di entrambi. Wendy avrebbe voluto chiedere a Peter se sapeva ciò che Trilly avrebbe voluto dirle il giorno prima, non in grado però, di interrompere quel legame, che preferiva non vivere, non con lui. Wendy boccheggiò per un po' d'aria, e senza rendersene conto, poggiò di scatto le sue labbra sul quelle dello strano ragazzo, che rimase scioccato dalla mossa di lei, che rimase stupita per ciò che avesse alle fatto. Le loro labbra si premevano all'unisono, aprendosi per fare passare le loro lingue, che dansavano alla mancanza d'aria. Dansavano insieme ai fulmine del cielo, che avrebbero potuto colpirli da un momento all'altro. Si staccarono dal bacio, nato dal nulla del loro stesso essere.
《Perché lo hai fatto? 》le chiese lui, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mentre si muoveva quasi girando intorno insieme a lei, mentre i fulmini e i lampi brillavano nel cielo, quasi ricordando a Wendy le luci delle discoteche in cui andava spesso di nascosto, aiutata da suo fratello Alexander. 《Perché mi andava di farlo》disse lei. Rifflettè pochi secondi su ciò che fosse appena successo, dimenandosi dalla presa di Peter, cadendo nel cielo, forse stando per affondare in mare, ma non aveva importanza. Non riusciva a credere a ciò che avesse appena fatto. Lo aveva baciato, e poi era caduta, senza sapere neanche il motivo. Certe volte era tutto come tremolio di un grido stridulo dentro al petto. Non le importava nemmeno se sarebbe morta in quell'istante, se solo candendo in fondo, avrebbe almeno fatto smettere quel grido che le distruggeva il petto, infuocato, come il cielo di quella notte, infuocato da lampi e distrutto come crepe distruggono tutto il mondo sottostante. Wendy se lo sentiva, era irreale. Si sarebbe svegliata e avrebbe scoperto che era tutto finto, anche se a quel punto, non voleva più andarsene. Era solo stanca.















Scusate tantissimo il ritardo :3 E se il capitolo fa schifo, ma ho fatto il prima possibile, vedrò di aggiornare prima il prossimo capitolo. E poi, fra un po' succederà una cosetta, non tanto bellina :) Beh, spero vi sia comunque piaciuto il capitolo! Se vi va, mentre asptettate che aggiorno, leggete la mia nuova storia "Ungwedihol" e se siete fan di Maze Runner leggete anche "W.I.C.K.E.D" che è su i Newtmas, che io amo con tutta me stessa. Beh, grazie se leggete queste mie nuove storie, e grazie per continuare a seguire questa storia ❤

•The Evil Within•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora