Capitolo 44 - La profezia compie il suo corso

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Angie, immersa nel bagliore della reliquia, sentì una nuova energia fluire in lei. Era più luminosa e più intensa di quanto avesse mai sperimentato. La reliquia sembrava rispondere alla sua presenza, pulsando come un cuore vivo. Di colpo apparve una figura avvolta in una luce pura. Era Jace. La sua espressione era serena, finalmente libero dalle ombre.

‹‹Angie››

La sua voce era serena, gentile. Era come una brezza che leggera si posava al suo orecchio.

«Hai scelto la luce! Questo è solo il primo passo verso la salvezza per tutti noi»

Lei lo ascoltava rapita, sentendo la sua determinazione rafforzarsi. Ma poi, come un'ombra, un'inquietudine attraversò gli occhi di Jace.

«Devi essere prudente. L'oscurità colpirà dove meno te lo aspetti»

La visione di Jace svanì. Angie rimase ferma, cercando di dare un senso alle sue parole. Al suo fianco, Blaze le posò una mano sulla spalla.

«Qualsiasi cosa accada, la affronteremo insieme, costruttrice di pace»

Lei si voltò e gli sorrise.

‹‹Mi hai riconosciuta? Pensavo mi temessi!››

La sua voce era un dolce sussurro.

‹‹Io non ho mai avuto paura di te. Temevo me stesso. Credevo di non farcela! Ma poi, grazie a te, ho capito. Ma tu... no, non lo sei mai stata!››

La ragazza sorrise ancora.

‹‹Sei guarito, Blaze››

Lui ricambiò a quel sorriso. Poi, le prese una mano.

‹‹Sì, sono guarito!››

L'attirò a sé. La strinse e un fremito percorse le sue labbra. La tentazione di baciarla era tanta, considerando tutte le conseguenze. La guardò intensamente negli occhi e una scintilla si accese. Non poteva farlo! Le loro bocche erano vicine, troppo vicine! Le loro labbra si unirono e un bagliore illuminò i loro visi. Quel bacio provocò una tempesta di emozioni e di brividi sottopelle. Arrivavano nelle vene, fluivano nel sangue, come piccole onde.

‹‹Scusami... io... io non ho resistito!››

Si scostò da lei. Angie sentì le guance infuocate. Timida, abbassò lo sguardo.

‹‹Non so cosa pensi, adesso, di me... che impressione ti ho fatto!››

Gli tappò la bocca con la mano.

‹‹Io non penso male di te!››

Blaze si portò una mano nei capelli. C'era una rivoluzione dentro di lui. Sospirò.

‹‹Tu sei un angelo, hai scelto di seguire la luce, io non... non posso farti del male!››

Seguì una pausa di silenzio. A quelle parole lei si commosse. Le sue lacrime bagnarono le guance. Ma Blaze le asciugò con la punta delle dita.

‹‹Io ti amo, Angie››

Erano solo tre semplici parole? No, perché ebbero il loro effetto nel cuore della ragazza. Anche se la spiazzarono.

‹‹È meglio che andiamo, ora››

Poco dopo, Angie e Blaze, con Lila, Talia e gli altri compagni, iniziarono a tenere sotto controllo chiunque potesse essere vulnerabile alle ombre. Specialmente coloro che avevano mostrato debolezze. Ma proprio quando pensavano di sapere a chi fare attenzione, fu Lila a rivelare un segreto inaspettato. Frugando nella tasca, estrasse un monile antico. Era un piccolo amuleto, coperto di simboli, che Angie riconobbe immediatamente: faceva parte della reliquia.

«Non sapevo... pensavo fosse solo un ricordo antico...»

Lila fu imbarazzata. Angie avvertì una strana energia oscura emanare dall'amuleto. Capì subito che la cosa non era affatto innocua. Guardò l'amuleto e poi Lila, rendendosi conto della difficile decisione che aveva davanti: distruggere l'oggetto, rischiando di compromettere il legame con la reliquia. Oppure tentare di purificarlo e mettere così a rischio i compagni.

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