"Allora ci vediamo mamma." Salutò Izuku alla porta d'ingresso con in mano un borsone e sulle spalle il suo zaino giallo.
"Ascolta Izuku c'è una cosa che devo dirti." Disse Inko balbettando.
"Dimmi tutto mamma." Disse Izuku sorridendo a sua madre.
"Non ho mai voluto sapere ne dove ne perché eri scappato di casa e ho sempre voluto evitarne di parlarne perché fossi io il motivo per cui te ne eri scappato. Non sono stata una buona madre Izuku, se lo fossi stato avrei fatto qualcosa per quello che ti succedeva a scuola e di sicuro ti avrei incoraggiato nel tuo sogno di essere un pro hero nonostante fossi Quirkless." Disse Inko tremando e versando qualche lacrima.
Izuku rimase senza parole sentendo sua madre, non si era mai preoccupato di come la sua assenza avesse influenzato sua mamma. (Sono davvero imperdonabile...) Penso Izuku tra sé.
Il ragazzo lascia la presa al borsone e corre ad abbracciare sua madre. "Non è vero. Tu non hai nessuna colpa per la mia fuga, sono stato io a decidere di andarmene solo perché la mia vita quel giorno ha avuto dei enormi sviluppi e mi serviva del tempo per metabolizzarli." Disse Izuku singhiozzando.
"Tu sei la mamma migliore che potessi mai avere e io sono fiero di essere tuo figlio." Disse Izuku tirando su con il naso.
"Oh Izuku ti ringrazio molto per questo." Disse Inko mentre teneva le mani sulle guance di Izuku. "Sono fiera della persona che stai diventando." Disse Inko prima di dare un bacio sulla guancia destra di Izuku. "Ora vai o farai tardi."
"vado vado, ci vediamo tra una settimana." Salutò Izuku tenendo aperta la porta d'ingresso.
"Mi raccomando, divertiti un mondo con Kyoka e i tuoi amici." Salutò Inko sorridendo.
"Lo farò, contaci." Disse Izuku sorridendo.
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La classe 1A era attualmente sull'autobus per il campo estivo, Aizawa sta provando a spiegare invano il programma della giornata ma gran parte degli studenti stava facendo casino.
(Godetevi il momento di pace finché dura mocciosi... Perché appena arrivato al campo per voi sarà un vero Inferno.) Pensò Aizawa facendo un piccolo sorrisetto.
Izuku era seduto a fianco di Kyoka e la coppietta stava ascoltando la musica con la ragazza che appoggiava la testa sulla spalla di Izuku.
"Vorrei che questo momento durasse per sempre." Mormorò Kyoka con espressione beata.
"Lo stesso vale per me~" Disse Izuku facendo arrossire Kyoka per l'imbarazzo cosa che diverti Izuku.
Dopo un'ora di viaggio l'autobus di ferma e così tutti i ragazzi scendono per prendere una boccata di aria fresca aspettandosi di trovarsi un autogrill e invece si trovano davanti a un parcheggio su una rupe affacciato alla foresta.
"Professor Aizawa, questo non sembra proprio un'area di sosta..." Disse Izuku.
"Esattamente, vedo che sei un acuto osservatore boy~" Disse una voce femminile.
"Con gli occhi brillanti noi possiamo vedere! Felini, affettuosi e pericolosi!! Noi siamo le selvagge e bellissime micette!! Noi siamo... le Pussycats! Miao~" Si presentarono Mandalay e Pixiebob mettendosi in possa e affianco a loro c'era un bambino con l cappello rosso e due spuntoni.
"Ma chi sono queste due?" Chiese Kyoka sconvolta. "Izu, tu le conosci?" Chiese Kyoka guardando il suo ragazzo sorridere sbavando leggermente vedendo le due pro hero cosa che la fece ingelosire parecchio.
Izuku nota che stava sbavando e si pulisce la bocca con la manica della felpa. "Loro sono Mandalay e Pixiebob, due dei quattro membri del gruppo Pussycats. Si tratta di un gruppo di eroi specializzati nelle operazioni di salvataggio in montagne. Se non mi sbaglio hanno debuttato quando ero bambino..." Stava spiegando Izuku prima di venir zittito da una zampa imbottita di Pixie-bob.
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All for me
FanfictionIzuku Midoriya era un fragile bambino senza stranezze che ha sempre sognato di essere un eroe, ma nessuno ha mai creduto in lui, neppure sua madre ne il suo migliore amico. Ma il destino a volte possiede davvero il senso dell'umorismo, quindi dopo a...