The Heart Killers (Traduzione Italiana)

Capitolo Quindici

Inizialmente aveva previsto di chiudere il negozio di hamburger solo il venerdì, ma Fadel decise in seguito di tenerlo chiuso fino a lunedì a causa dell'organizzazione del piano per il loro lavoro da sicari. Avrebbero riaperto il ristorante martedì e, poiché la chiusura significava che lui e Bison non avrebbero visto Kant e Style, potevano solo mandare loro un messaggio per dire che avevano un affare importante e che li avrebbero rivisti a fatti conclusi.

Style rispose che aveva capito, concludendo il messaggio con un disinvolto "Ci vediamo dopo". Benché sorpreso dal fatto che il suo compagno avesse accettato così facilmente, cosa che sembrava insolita, Fadel era troppo impegnato per soffermarsi su quello che considerava un problema minore.

Arrivò il giorno dell'azione. La celebrazione del 30° anniversario della Fondazione Surarat si teneva domenica sera e gli inviti erano stati spediti a loro solo il giorno precedente. Come se non bastasse, le loro identità erano state inventate, ed raffiguravano gli eredi di famiglie facoltose.

La sera in cui gli furono assegnati degli autisti, i due signori erano a bordo di un'auto di lusso dal valore milionario, ma invece di stare seduti tranquillamente e mantenere un contegno appropriato, erano tutt'altro che calmi.

Mentre l'auto procedeva senza intoppi, Bison e Fadel controllarono le loro armi mentre Keen spiegava il sistema di sicurezza dell'evento. Ben presto, il veicolo di lusso li portò vicino alla grande celebrazione.

Fadel fu il primo a sedersi in silenzio, raccogliendo la sua concentrazione prima di iniziare il compito. Bison, invece, canticchiava una melodia e guardava Keen, che stava guidando. Bison aggrottò le sopracciglia e chiese: "Ehi Keen, il tuo polso".

"Cosa?"

"Il tuo polso destro era gravemente ferito e ti era quasi impossibile muoverlo. Guidare con la mano destra in quel modo non fa male?".

Qualche anno prima, anche Keen era stato un sicario come loro, un abile cecchino difficile da sostituire. Tuttavia, dopo l'infortunio al polso destro, non poteva più sparare e l'esercizio con la mano sinistra dava risultati insoddisfacenti. Alla fine, da uno degli assassini della madre, Keen passò a un corriere di documenti, occupandosi di qualsiasi compito per cui la madre avesse bisogno di lui.

Quando gli fu ricordato l'infortunio al polso, Keen abbassò semplicemente lo sguardo e non disse nulla. Poi sollevò entrambe le mani dal volante mentre l'auto continuava a percorrere la strada dritta.

"È una strada dritta. Non sto esercitando alcuna forza", rispose, rimettendo le mani sul volante. I suoi occhi, nascosti dietro gli occhiali, rimasero inespressivi. Bison incrociò le braccia e, curioso, chiese: "Hai mai rimpianto di non poter più sparare? Non dire che puoi usare la mano sinistra, perché sai che non è precisa".

Keen non aveva risposto alla domanda. Aveva girato il volante con la mano sinistra, guidando l'auto fino a fermarsi davanti al locale. Non avrebbe risposto se si fosse pentito o meno.

"Siamo arrivati. Potete scendere ora. Vi aspetterò all'uscita concordata", disse. Vedendo che Keen esulava le domande, sia Fadel che Bison non insistettero, pensando non ci fosse nemmeno più il tempo per quelle chiacchiere. I due fratelli assassini si scambiarono un'occhiata, afferrarono le loro maschere decorative per coprire parte dei loro volti e poi scesero dall'auto, scomparendo nella caotica festa dell'evento. Una volta che se ne furono andati, Keen emise un sospiro e si guardò la mano destra. La fletté abilmente, il suo volto non tradì alcun accenno di dolore, e continuò a usare la mano destra per controllare il volante, manovrando abilmente l'auto nella direzione desiderata.

Con gli occhi dietro gli occhiali, Keen scrutò l'area intorno al locale. Aveva fornito a Fadel e Bison informazioni dettagliate sul sistema di sicurezza dell'evento, che riteneva accurate. Tuttavia, non riusciva a togliersi di dosso la sensazione che ci fosse più personale di sicurezza e polizia in incognito di quanto indicato nel sistema.