Capitolo 2

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Ho guardato l'orologio: 0.52. Il rock prendeva il controllo della mia mente attraverso le cuffie, mentre mangiavi dei cereali con il latte. Non avevo voglia di niente e mi annoiavo a morte, per fortuna che è squillato il telefono.
"Ji!" ha urlato una voce nel telefono per poter coprire la musica di sottofondo, dopo ho risposto.
"Young Bae!" ho soffiato sentendomi sollevato e stranamente felice.
"Si. Ti sono mancato, vero? Dove cazzo sei? La festa è iniziata un ora fa! Dai vieni!"
"Meh..."
"Porta anche Kiko con te."
Kiko? A quest'ora? In quel club? Con loro? Mai.
"Non credo che è una buona idea." ho spiegato.
"Dai, Ji! Muoviti e stai zitto cazzo!" queste sono state le ultime parole che ho sentito prima che la chiamata finisse.
Al diavolo, Young Bae.
Mi sono alzato e ho salito le scale, verso il piano dove si trovava Kiko. Sono entrato senza bussare pensando che Kiko stesse dormendo.
"Porco! Esci!" ha urlato buttandomi in faccia un cuscino prima che potessi capire qualcosa.
L'ho vista avvolta in un asciugamano, con i capelli bagnati, stando davanti alla porta del bagno della nostra stanza. Devo ametterlo che non era per niente male.
"Non capisco. Quanto devi essere scema a coprire questo corpo bestiale con quelle merde di bestiti da vecchia?" le ho detto facendola arrossire.
"Vestiti velocemente. Andiamo ad una festa." l'ho informata vedendola diventare muta.
"N-no. Non vengo. Domani ho i corsi e devo andare."
"E solo una notte, ok? E in più, se non vai alla prima ora puoi dire che hai vomitato, i prof ti crederanno. Non hai mai mentito."
"Non posso, Ji Yong. Ho un programma e lo rispetteró." mi ha detto restando immobile.
È più difficile di quello che credevo.
"Sei sveglia ed è l'una di notte."
"Non importa. Non vengo. Puoi andare da solo."
"Va bene allora. Non staro qui a chiedertelo." ho detto e me ne sono andato sbattendo la porta.
Nessuna ragazza mi aveva mai rifiutato. Mai. Ma non credo che lei fa parte della categoria delle ragazze. E troppo sfigata e insopportabile.
"Aspetta. Vengo con te! Ma aspetta!" l'ho sentita urlare aprendo la porta della stanza per assicurarsi che ero ancora nel corridoio.
"Cosi pensavo anch'io." ho detto vittorioso.
Ovviamente non mi avrebbe lasciato andare da solo. Non si fidava di me, vedendo che non mi puo fermare, perché non seguirmi? Ma non lo farà. Sara li solo per darmi comandi e per darmi stupide prediche, ma non voglio che lo scopra mio padre. Lui non sopporta i club, i tatuaggi, i piercing, la musica rock, le sigarette e la droga e per questo non andiamo d'accordo: odia tutto quello che io adoro.
Mezz'ora dopo io e Kiko ci troviamo nella mia macchina nera andando verso il club.
Era vestita con dei collant stretti, neri, che le mettevano in evidenza il culo, una maglietta larga, grigia, con la scritta in rosa: "102", e ai piedi aveva delle scarpe da ginnastica che stavano bene con il suo abbigliamento. I capelli erano sciolti, anche se non poteva metterseli in qualche modo visto che erano corti.
"Sembri...diversa." le ho detto mordendomi il labbro inferiore.
Al diavolo, è bella da far diventare matti.
Sa quanto ci mettono alcune per diventare come lei e quanti sognano di farsela?
"È bene o male?" mi ha fissato confusa.
"Bene. Molto bene."
"Pensavo che non vado a scuola e che non mi debo vestire come un sacco di patate." mi ha confessato.
Aspetta. Cosa? Se non le piacevano quei vestiti assolutamente disgustosi, perché cazzo li metteva?
Ho cercato di stare attendo alla strada.
- - -
Ci siamo seduti a tavola dove ci aspettavano i miei cinque amici: Young-Bae, Dae-sung, Seung-Hyun, Seungri- insomma, ha lo stesso nome di Top ma noi lo chiamiamo cosi per poterli diferenziare- e Chaerin.
"Hei!" Chaerin ha sorriso vedendoci. "Lei chi è?"
Oh, merda. Chaerin non conosceva Kiko. È anche ovvio che non la conosceva. Solo Young-Bae l'aveva vista qualche volta quando era venuto a casa mia pochi giorni fa.
"Lei è...Uhm..." ho provato a spiegare ma non sapevo come.
Le parole non mi uscivano dalla bocca.
"Sarò sua sorella." ha girato gli occhi.
"Sorellastra." ho aggiunto per far capire che non volevo in nessun modo essere simpatico con lei.
Chaerin ha fatto conoscere a Kiko gli altri. Perché non poteva non farlo? Perché?
Kiko si e seduta vicino a me e io vicino a Dae-sung.
"Qualcosa da bere?" ci ha chiesto Seung-Hyun.
"Lei non beve." ho risposto al suo posto e ho comandato una bevando che non so come cavolo si chiama, molto forte e buona.
"Iniziamo a giocare a qualcosa dai!" ha proposto Chaerin sorridendo.
"M..ok. Obbligo o verità? Giocate tutti?" Seungri ha guardato Kiko.
"Si. Gioco anch'io." ho risposto innocente.
Oh, no. No, no, no. Lei non può giocare obbligo o verità. Non con noi. Non qui.
"Non credo che è una buona idea." ho detto
"Ma lei vuole. È solo un gioco." ha aggiunto Young-Bae.
Huh. Ok. Aveva ragione. Era solo un gioco.

Ricordo che la storia non è mia. È una traduzione.

Allora ragazze/i scrivetemi nei commenti cosa ne pensate.
Un bacio.
La vostra pandina .

Il gioco dell'amore |F.F. G-Dragon| BigBang (Finita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora