Capitolo 3

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"Inizio io. Scelgo Kiko." disse Young-bae
"Uhm... scelgo verità." balbetto.
"Ovviamente sceglie verità. È troppo stupida per accettare un obbligo." intervenni iritato.
"Bene. Allora, scelgo obbligo."
"Ti obbligo a... bere un shot."
Sono stato zitto quando le hanno riepito un piccolo bicchiere e lei l'ha bevuto tutto senza sbattere le palpebre. Ha iniziato a muovere le mani e tutti siamo scoppiati a ridere, anche lei.
"Ji, cosa scegli?" mi guardò Seung-hyun
"Obbligo, ovviamente."
" Vedi quella ragazza?" ha detto indicandomi la tipa bionda del bar.
"Ottieni il suo numero di telefono."
Scherzi? Ho fatto questa cosa in meno di 5 minuti. È facile ottenere il numero di telefono di una puttanella.
Chaerin ha dovuto baciare Young-bae.
Seungri ha dovuto fumare una sigaretta in 10 secondi.
Daesung ha fatto striptease.
Seung-hyun è dovuto entrare nel bagno delle femmine ed è stato cacciato fuori dalla donna delle pulizie.
"Kiko, ancora tre shot."
Merda. Ha bevuto. Era ubriaca. Sicuramente era ubriaca. Si vedeva nei suoi occhi e nella sua voce.
"Ji, ancora obbligo?"
"Ovvio."
"Bacia Kiko." ha riso Young-bae.
Giuro che ti uccido.
"No." lei riufito e mi sono sentito libero quando l'ha detto.
"Dai. Sarà divertente!" hanno detto gli altri.
Ho visto il piccolo corpo di Kiko salire sul tavolo per poter arrivare da me. Ho sentito le sue mani delicate perdermi brutalmente la maglietta per tirarmi verso di lei. I nostri visi erano ad un centimetro di distanza. Le nostre labbra si sono unite e si sono aperte, sincronizzandosi perfettamente. Avevano un gusto di alcol, ma era piacevole. Quando ho sentito che si stava ritirando avrei voluto stringerla nelle mie braccia e tenerla vicino a me, ma non potevo farlo.
Tutti hanno iniziato ad applaudire e a ridere, anche Kiko.
Non le avevo mai visto questa faccia fino a quel momento. Forse era per l'alcol. Sicuramente era per l'alcol. Doveva essere cosi. Il gioco ha continuato, ma io non riuscivo più a concentrarmi su quello che succedeva. Sapevo solo che Kiko aveva un bicchiere pieno e che lo svuotava subito per poterlo riempire.
"Credo che hai bevuto abbastanza." dissi ad un certo punto.
"Non sei il mio capo." disse soddisfatta.
***
"Ti ho detto di smetterla di bere! urlai.
Era in bagno e stava vomitando.
Al diavolo, io l'avevo avvertita.
"Andiamo a casa?"
"Mhm." l'ho vista uscire dal bagno.
Era pallida e non riusciva a camminare bene. Dio, in che merda mi sono messo. Sapevo che non dovevo portarla qui. Cosa diro a papà quando la vedrà cosi domani? Se non le passa? Se non va ai corsi e lo scopre papà?
L'ho fatta salire in macchina e l'ho portata a casa, lì ha iniziato a vomitare dinuovo.
"Ti ho detto di non bere più cazzo! urlai.
"Lo so...ma anche tu non mi ascolti " mi disse avvicinandosi lentamente al suo letto.
"Mi cambio e vado a dormire. Sarà meglio se fai la stessa cosa." mi guardò.
Anche in queste condizioni era stressante. Pff. La lasciai lí. Sapevo che se la sarebbe cavata. Scesi al piano sotto e guardai l'orologio.
5:17.
Non ho potuto dormire tutta la notte. Vagavo per la casa come un fantasma e sono entrato nella stanza di Kiko due volte per assicurarmi che dorme. Una volta l'ho sentita gemere qualcosa ma ho capito che le faceva male la pancia. Non mi sono permesso di svegliarla quella mattina perché era evidente che non poteva andare ai corsi.
"Sono pronta." senti un voce che mi fece svegliare dai miei pensieri.
Erano circa le 10AM e Kiko era sveglia, vestita come mia nonna, con un sorriso largo e voglioso. Non sembrava la Kiko che era ubriaca l'altra sera.
"Stai bene?" la guardai confuso.
"Si. Dai. Puoi portarmi ai ultimi due corsi."
mi disse lanciandomi le chiavi della macchina. Ha 19 anni. Potrebbe imparare come si guida e lasciarmi in pace, ma no. Per tutto il percorso non disse una parola. La situazione era abbastanza imbarazzante. Tutto quello che facevamo era guardare la strada.
"A sinistra." ruppe il silenzio facendomi saltare.
"Ma la scuola è dall'altra parte." dissi.
"Lo so. Non voglio andare a scuola. Il matrimonio è dopodomani e non ho un vestito adatto." evitò il mio sguardo.
"Oo. Kiko non vuole andare a scuola." le dissi per infastidirla.
Non credevo che non voleva andare a scuola. Non credevo che potesse ubriacarsi oppure di baciarmi grazie a un stupido obbligo. Dovrei iniziare ad aspettarmi di tutto da lei. Siamo arrivati al Mall più vicino e abbiamo sbirciato in tutti i negozi ma non ha voluto provare i vestiti che mi piacevano. Dopo siamo entrati in un negozio con vestiti da nonne e ha iniziato a provarne alcuni facendomeli vedere e chiedendomi com'erano.
"Non mette in evidenza le tue forme. Non mette in evidenza i tuoi occhi. Non i sta bene. È orribile. È disgustosa." dissi vedendola con un vestito marrone spaventoso.
"Ma piacerà a mamma." mi disse pentendosi di quello che diceva.
"L'idea è che deve piacere a te non a lei."
"Non conta, la prenderò."
Da quando il pensiero di una persona è più importante di quello di se stessi?
Insomma, l'idea è che abbiamo preso quel vestito e siamo tornati a casa.

Il gioco dell'amore |F.F. G-Dragon| BigBang (Finita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora