*Prospettiva di Kiko*
È stato freddo con me tutto il giorno. Ogni tanto mi deceva qualcosa ma non con cattiveria. Non era stronzo o duro o cattivo, era solo freddo. E questo mi faceva ancora più male. Si, abbiamo sbagliato, ma eravamo ubriachi e ho provato a spiegarglielo cento volte. Non so se mi odia o se sta cercando di proteggermi. Mi fa male vedere che non si apre mai con gli altri e preferisce soffrire tenendosi tutto dentro. Ho sempre voluto aiutarlo ma ho rovinato di più le cose. Aveva ragione. Dovevo stargli lontana dopo quello che è successo al matrimonio. Dovevo semplicemente allontanarmi. Forse sarebbe stato meglio, non ci saremmo fatti del male l'uno all'altro.
I miei sentimenti per lui iniziano a prendere forma. Vorrei sapere bene quello che provo per lui. Tutto quello che riesco a capire è che mi interessa di lui e che voglio che lui stia bene. Non so se lo amo, ma non lo conosco veramente e sono contraria all'idea di innamorarmi dinuovo.
*Fine prospettiva di Kiko*
Non potevo più permettermi di farle del male o di offenderla ancora. Quella tipa, Miyu, credo che aveva ragione. Non sono abbastanza per lei. Devo allontanarmi prima di iniziare a provare qualcosa per lei.
Accettai l'invito di Chaerin di vederci solo per uscire di casa e prendere un pò d'aria.
Abbiamo passeggiato un pò senza sapere dove stavamo andando, parlando di cose inutili. Sapevo che voleva qualcosa e oltrepassava il discorso, ma non mi interessa. Fuori ero più lontano da Kiko e mi andava bene il fatto che cercava di tirare tempo.
"Quindi...ieri sera...tu e Kiko avete veramente fatto qualcosa?" chiese arrossendo.
Non le risposi, abbassai la testa ed evitai il contatto visivo.
"Capisco che sim...quindi...siete ok?" continuò.
A lei veramente piace mettere il sale sulla ferita, no?
"Da quando ti interessa a te?" le dissi cercando di fingere di essere indiferente.
"Ji, siamo amici, e gli amici si aiutano l'un l'altro." disse con un tono caldo.
La verità era che ero arricato al culmine ed avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a non cadere, ma non credevo che quel qualcuno fosse stato lei.
Mi è sempre stata una buona amica , ma mi sentivo strano a parlare di questo. Avevo paura di parlarne anche con lei.
"Chaerin...le sto facendo male. Tutto quello che voglio è farla stare bene e standole lontano le daro una possibilità in più di essere felice. Lei ha provato ad aiutarmi, ma non sono abbastanza per lei." le dissi piano.
"Oh, si. Le fai bene standole lontano? Ma almeno pensi a quello che dici? Lei ci tiene a te!"
"Anch'io ci tengo a lei!" urlai facendomi uscire dalla bocca le parole involontariamente.
"È ok. Ji. Dimostraglielo. Tutto andrà bene. Solo falle vedere quello che provi per lei." disse fissando il terreno.
"N-non posso."
"Si invece. E lo devi fare. Per lei." mi sorrise guardandomi neglio occhi.
È una persona incredibile. Come può restare sempre ottimista? Come si fa che ogni volta ha una risoluzione per tutto e ti è sempre d'aiuto?
La abbracciai sorprendendola. Sono quel tipo di persona che non dimostra mai un segno di affezione e pensai che la sua reazione era normale.
"Grazie." le sussurai.
"Di niente." mi disse stringendomi a lei con forza.
***
*Prospettiva di Kiko*
Ji se n'è andato in uno stato pessimo ed è tornato con il sorriso. Non so come, chi o come abbia fatto, ma sono felice di vederlo cosi.
"Kiko?"
Saltai al sentire il mio nome su un tono cosi allegro.
"Puoi venire in un posto con me?"
"A qualche festa?"
"No. Non si tratta di questo." disse timidamente guardando in basso.
Erano quasi le dieci di sera e lui voleva portarmi in qualche posto.
Calma, Kiko. Non ti violenterà. Mi ricordò la mia coscienza.
"Ok, aspetta solo che mi cambio." gli dissi accettando.
Ero in pigiama, ovviamente non potevo andare cosi.
Ho passato circa 10 minuti in macchina, tempo nel quale non abbiamo detto una parola, dopodiché fermò bruscamente la macchina. Credevo che eravamo arrivati ma tutto quello che ha fatto è stato darmi una sciarpa nera, seguita da queste parole:
"Mettitela agli occhi e non te la togliere finché non saremmo arrivati e io te lo dirò."
Capii che aveva preparato qualcosa di cui ne andava fiero ma non sapevo a cosa aspettarmi da parte sua. Credevo in una festa oppure qualcosa dove c'era musica al massimo, alcolici e giochi stupidi.
Feci come mi disse e seguirono altri 10 minuti di andata in silenzio, tempo che mi è sembrato un'eternità.
Ad un certo punto finalmente la macchina si fermò e lui scese aiutando anche me a farlo. Mi prese la mano nella sua e sentii qualcosa di morbido sotto i miei piedi. Sentii il suono del mare e le onde che colpivano con forza le rocce non molto lontane da noi. Probabilmente eravamo al mare e voleva farmi affogare. La cosa di cui ero sicura era che non si sentiva niente, quindi non avevo indovinato il suo piano.
*Fine prospettiva di Kiko*Heey! Vi ricordo che sto traducendo una bellissima storia su Jimin dei Bts. Alla fine potrà sembrare una storia banale ma vi assicuro che pian piano inizieranno i casini e i problemi...senno non avrei mai iniziato a tradurla! Quindi se volete potete darci un occhiatina. Che ne pensate di questa? Scusate se ci sono errori ma io traduco com'è scritta e non mi accorgo degli errori o espressioni che in italiano non esistono. SORRY...ma si che voi mi amate lo stesso.
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Il gioco dell'amore |F.F. G-Dragon| BigBang (Finita)
FanfictionKwon Ji Young, un semplice adolescente coreano, ricco, viziato e maleducato, ha come sorellastra Kiko Mizuhara, che gli cambia radicalmente la vita. Arrivano ad amarsi grazie ad un semplice gioco. Il loro amore non ha limite e si aiutano a vicenda i...