Capitolo 20

409 32 4
                                    

Sentivo la rabbia che invadeva il mio corpo, che iniziava a controllare ogni muscolo e ogni pensiero.
"Me lo hai tenuto nascosto per cosi tanto tempo? Mi hai lasciato soffrire cosi tanto? Sei un padre orribile per cosa?" urlai uccidendolo con lo sguardo.
"Per proteggerti. Per potervi proteggere!" urlò a sua volta. "S-scusatemi...devo...devo andare." disse mettendosi la giacca.
Si alzò in piedi e mi passò davanti andando verso la porta un po' spaventato.
"Aspetta." dissi facendolo fermare attirando la sua attenzione. "Grazie. Per tutto." guardai verso il basso, speravo solo che se ne andasse da quella cazzo di casa il prima possibile.
Era un'atmosfera abbastanza imbarazzante per noi tre e il fatto che ho confessato i miei veri sentimenti ha solo peggiorato le cose.
Alzai lo sguardo e lo guardai dritto negli occhi osservando il suo sorriso e le sue lacrime piene di emozione e felicità. Era per la prima volta dopo un po' di anni che dicevo qualcosa di carino, detto con il cuore. Era un semplice "grazie", ma solo io sapevo quanti sentimenti potevo esprimere con quella parola.
"Ji Yong, non lo devi fare. Ho solo fatto il mio dovere, come padre." disse tremando un po' perché piangeva.
"No, no...Sei stato un ottimo padre. Non uno meraviglioso, credimi, ma ci hai amati tanto. A tutt'e tre. E quello che tu hai fatto non l'avrebbe fatto nessuno. E hai amato e curato anche la mamma. Quindi ti ringrazio. Ti ringrazio perchè ci hai amati e perchè hai cercato di proteggerci."
Mi avvicinai a lui aumentando la tensione dopo ogni passo fatto. Sapevo che lo sguardo di Kiko mi analizzava con attenzione, ma quello di Kenta era rivolto verso il pavimento. Aveva paura di quello che stavo per fare e anche io ero un po' spaventato.
Quando arrivai davanti a lui allungai la mano destra. Mi guardò e mi sorrise, ma invece di darmi la mano, mi abbracciò. Riuscivo a sentire i battiti veloci del suo cuore. Sentivo il suo respiro. Lo abbraccia forte a mia volta. Piangevo. Non c'e bisogno di vergognarsi quando si piange. Non mi vergognavo di esprimere i miei sentimenti. O meglio dire non mi vergognavo più. Tante cose erano cambiate in quel periodo, io ero cambiato. Se ero lo stesso "Ji" di qualche mese fa allora l'ultima cosa che pensavo di fare era abbracciare mio padre e piangere tra le sue braccia. Ma adesso e diverso e sono soddisfatto.
"Ti amo, papà." dissi bagnando la sua giacca con le mie lacrime.
"Anch'io ti amo, figlio. Prenditi cura di te. E di Kiko."
Indietreggiò asciugandosi le lacrime e dopo aver abbracciato anche Kiko se ne andò.
***
"Non risponde al telefono. È la millesima volta che lo chiamo." Kiko mi guardò preoccupata.
"Forse è rimasto bloccato nel traffico e ha il telefono chiuso." dissi analizzando la borsa nera che aveva portato mio padre. Desideravo aprirla e scoprire cosa c'era dentro, ma Kiko mi diceva di rispettare lo spazio di mio padre.
"Dovremmo chiamare Etsu?" Kiko entrò nei miei pensieri.
"Etsu? Non se ne parla. Non ci deve trovare. Ascolta, papà sta bene, non devi essere cosi preoccupata per lui."
"Ji, se è successo qualcosa?"
"E se non è successo niente?"
"Ok hai ragione. Sono paranoica." sbuffò buttandosi sul divano vicino a me.
La abbracciai e la tirai più vicina a me per darle un bacio affettuoso sulla fronte. La guardai per molto tempo negli occhi prima di baciarla.
Il telefono ha iniziato a suonare e lei doveva alzarsi ma per sbaglio è andata contro la borsa di mio padre che è caduta facendo uscire moltissimi documenti.
"Ah, raccoglile tu intanto io rispondo al telefono." disse lasciando la stanza.
Sbuffai leggermente e andai a raccogliere le carte per terra, ma una attirò la mia attenzione. Era un certificato di nascita dove c'era scritto "Kwon Dami". "Kwon Dami". Forse era...mia sorella maggiore?
"Ji, Ji!" sentii la vkce di Kiko che mi chiamava mentre usciva dalla sua stanza.
Corsi il più veloce possibile buttando i fogli da tutte le parti. L'ho trovata con il telefono in mano mentre piangeva. Mi sono preoccupato tantissimo, odiavo vederla cosi. Era per terra con la schiena appoggiata al muro. Andai vicino a lei e la abbracciai. L'unica cosa che era riuscita a dire è stata: " Kenta è morto".

**********
Enjoy
^^^^^^^^^
Questa è una traduzione
Autrice: Batman102Muratura77

Hi! RyukaAdorol-
Continuo a 2 stelline.

Il gioco dell'amore |F.F. G-Dragon| BigBang (Finita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora