Capitolo 7

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Camminai insieme a Kiko sulla stradina del giardino di una villa enorme. C'era un lungo tappeto rosso e a destra e a sinistra di esso c'erano molte sedie che portavano in un luogo ben arredato, bello, bianco con un altare. Era il luogo dove mio padre e Etsu dichiareranno il loro "amore eterno". Amore col cazzo. Cosi è stato anche con mia mamma ed ecco che ci è passato sopra.
Kiko mise la sua mano intorno al mio braccio. Mi teneva vicino e stretto e sembrava che stesse tremando per colpa della grande emozione. C'erano gia persone sedute, vestite in modo monotono ed elegante, come Kiko. Ero l'unico "diverso" e tutti mi guardarono male.
"Non pensare agli altri. Andrà tutto bene." Kiko cercò di calmarmi.
Ci sedemmo in prima fila. L'orchestra iniziò a suonare e intanto arrivarono Etsu e Kenta: Etsu indossava un vestito da sposa e Kenta costume e cravatta, tutto nero. Avanzarono sul tappeto rosso e diedero un occhiata agli invitati. Quando guardarono dalla mia parte, i loro occhi si fermarono sopra di me, invece di essere felici, cosi come mi aspettavo, ci sono rimasti molto male da quello che vedo. Cercai di alzarmi e andare via da li cazzo, ma Kiko mi fece abbassare e mi disse:
"Aspetta, vedrai che saranno felici."
Mi fermai. La ascoltai. Nel momento in cui hanno iniziato a dire: "Io, Kenta Kwon, dichiaro il mio amore eterno. La amerò finché la morte non ci separerá."
Non disse proprio cosi, ma i miei muscoli iniziarono a restringersi e il sangue scorreva veloce, non riuscii nemmeno ad ascoltare.
Mi alzai dalla sedia e iniziai ad allontanarmi dalla cerimonia. Kiko mi segui e tutti gli sguardi caddero su di noi.
"Ji! Aspetta!" urlo Kiko ma io non mi fermai.
Prese la mia mano e mi costrinse a girarmi e a guardarla.
"Che succede?" sussurrò.
"Loro non mi vogliono qui Kiko. Nessuno mi vuole qui. Guardami: con tutti questi tatuaggi e i capelli e i vestiti...È ovvio che non mi vogliono." urlai.
"Ji Yong smettila. Era meglio se non venivi piuttosto che rovinarmi il matrimonio!" sentii mio padre da dietro facendomi spostare Kiko con un gesto che le fece quasi perdere l'equilibrio, per andare da mio padre.
"Non volevo venire! Non volevo venire veramente! È una merda! Dichiari il tuo amore eterno per un'altra donna! Hai gia dimenticato mia mamma vero?" urlai.
"Sto solo cercando di passarci sopra."
"Stai cercando col cazzo! L'hai sostituita con questa puttana!" indicai Etsu. "Sei patetico."
Mi allontanai e arrivai vicino alla mia macchina con Kiko alle spalle:
"Ji, aspetta. Mi dispiace. Non lo sapevo..." la sentii sospirare.
Mi girai e la guardai. Piangeva. Il trucco era rovinato e aveva gli occhi rossi. La ignorai ed entrai in macchina. Credevo che sarebbe salita anche lei ma non lo vece, quindi me ne andai da quel posto.
*Prospettiva di Kiko*
Avevo rovinato tutto. Era uscito un disastro. Non dovevo obbligarlo a venire al matrimonio. Mi sentivo troppo in colpa e non ho avuto il coraggio di scusarmi.
Ritornai alla cerimonia e il mio aspetto era orribile ma non mi interessava.
Tutto era fermo: l'orchestra non suonava più, il prete era zitto e gli sposi erano seduti. Andai verso di loro togliendomi il trucco in eccesso con un fazzoletto.
"Potevate almeno essere felici che era qui." dissi sedendomi vicino a loro.
"Kiko, non era adatto" mi disse Etsu.
"E conta veramente cosi tanto com'era? Era qui, vicino a voi."
"E doveva fare tutto quel casino?" mi guardò male.
"Li fa male ok? Non gli è ancora passata la morte di sua mamma e..."
"Basta. Vattene Kiko." Etsu mi fermò e andai in camera.
Presi il mio telefono e chiamai Ji, ancora e ancora, ma non rispondeva.
*Fine prospettiva di Kiko*

Heeeey! Come va? Tutto ok? Aspetto i vostri commenti sulla storia cosi potrò dirli alla vera autrice! Aggiorno a un commento su cosa accadrà secondo voi nel prossimo capitolo e un mi piace. Chiedo troppo?

Il gioco dell'amore |F.F. G-Dragon| BigBang (Finita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora