Capitolo 25

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"La paziente si è svegliata. Momentaneamente possiamo far entrare una sola persona. Quando tra un po' di giorni stara meglio, le visite saranno piu aperte." ci avvisò l'assistente.
Guardai Etzu per sapere se voleva entrare lei. Volevo vedere Kiko, ma... non su uno stupido letto di un ospedale... Etsu mi fece segno con la testa e io mi alzai in piedi prendendo le rose bianche che avevo comprato. Erano passati due giorni dall'intervento e mi sentivo male. Kiko adorava le rose... Ho pensato che... la faranno sorridere. Seguì l'assistente fino alla sala dove stava Kiko. Quando aprì la porta vidi Kiko dimagrita e senza forze che respirava pesantemente e non aveva la mascherina. Sembrava che il suo petto poteva rompersi in qualsiasi momento, cosa che mi ha fatto sentire molto male. Mangiava attraverso dei fili che aveva nelle mani. Volevo aiutarla, volevo soffrire io al posto suo. Preferivo morire invece di vederla soffrire. Ma non potevo fare niente. E questo mi distruggeva. Mi distruggeva il fatto che non potevo aiutarla, che potevo solo guardarla mentre soffriva. L'assistente chiuse la porta e se ne andò. C'ero solo io e Kiko in quella sala e facevo di tutto per cercare di non scoppiare a piangere.
"Kiko?" sussurai, sperando che, se dormiva, non la svegliavo.
"Ji..." disse con la sua voce debole, come lei.
Andai a sedermi sulla sedia vicino al suo letto, non sapendo cosa fare. Tenevo in mano le rose perché non mi permettevo di lasciarle per terra. Aprì lentamente gli occhi sforzandosi. Vidi i suoi occhi e lei sorrise:
"Lo sai? Amo le rose bianche." rise.
Anche se era in quello stato lei continuava a ridere continuando a vedere solo le cose buone. Era fottutamente bella mentre rideva. Era meravigliosa. Non sapevo cosa dire cosi iniziai a sorridere. Sorridevo mentre la fissavo.
"Credi che guarirò?"
La sua espressione divenne triste ed aveva un tono serio. Era come se m stava dicendo che stava per morire ma voleva sapere cosa pensavo.
"Certo che starai bene. Si, guarirai. E tutto sarà molto più bello, come prima. Saremo felici e..."
Mi fermò iniziando a ridere.
"Mi sposeresti?"
Mi guardava negli occhi desiderando una risposta sincera. Sapevamo entrambi la risposta ma Kiko voleva risentirla.
"Ti chiederei di sposarmi proprio ora, ma non ho l'anello."
Ci siamo messi a ridere insieme ma io avevo detto la verità.
Pochi mesi fa non volevo neanche sentire la parola matrimonio. Mi sembrava una cazzata, ma ora, che conoscevo Kiko, mi sembrava una cosa fantastica. Unire la propria anima con quella della persona amata. Per sempre.
"Ti amo." dissi e subito dopo la baciai.
"Anch'io ti amo, Ji."

Quel giorno non mi hanno più fatto parlare con lei. Doveva essere operata un'altra volta quando il suo corpo si sarebbe ripreso. Sono stato avvisato che stava meglio ma era troppo debole per poter ricevere delle visite. Ma io ed Etsu siamo rimasti ad aspettare per tutto il tempo. Ji-eun si Chaerin ci portavano da mangiare oppure ci ricordavano che dobbiamo mangiare. Sono arrivati anche gli altri amici per sostenermi. Mi faceva sentire meglio il fatto che anche gli altri sentivano il dolore che sentivo io, ma che preferivo non sentire. Preferivo che Kiko fosse stata bene. Era tutto quello che volevo...

Sono passati altri due giorni nei quali sono rimasto ad aspettare. Etsu, stanca, aveva apoggiato la testa sulla mia spala per poter dormire. Si era addormentata mentre i dottori stavano correndo nella stanza dove c'era Kiko. Etsu si svegliò bruscamente per colpa del rumore intorno a lei e ci siamo alzati bruscamente. Iniziai a correre verso l'assistente mentre Etsu iniziò a urlare con dei dottori che non le davano attenzione.
"Cos'è successo?" chiesi spaventato da morire.
"La paciente ha avuto un arresto cardiaco. Alcuni vasi del cervello si sono rotti ed il cuore si e fermato bruscamente. Dobbiamo operatla. Ora."
Ho iniziato a tremare e a piangere senza controllarmi.
"Ma non si è ripresa! Se il suo corpo non resisterà all'operazione?" urlai con le lacrime agli occhi.
"Dobbiamo provare! Non possiamo farla morire senza provare a salvarla." urlò entrando nella sala.
Sono rimasto lì, nel corridoio, urlando e piangendo, come se il mondo si era distrutto.
Doveva vivere...

*la storia non è mia*
~Autrice~ Batman102Muratura77

Il gioco dell'amore |F.F. G-Dragon| BigBang (Finita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora