Capitolo 4

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Quando papà e Etsu -la sua ragazza- sono arrivati, io e Kiko stavamo guardando un film d'amore dove il ragazzo era morto e lei piangeva tantissimo. Si sono meravigliati vedendoci seduti sul divano, succedono anche miracoli. Kiko li salutò ma io non li guardai neanche. Sinceramente non ho mai visto una forma di affetto tra Kiko e Etsu. Non sembrano mamma e figlia. Ovviamente ho mentito riguardo quello che era successo la sera prima e anche che Kiko non fosse andata a scuola, ma seriamente adesso, che li potevo dire?
"Tutto è pronto: il locale, gli invitati, la torta, il mio vestito, i vestiti di Kenta. Dio spero che andrà tutto bene!" ripeté Etsu milioni di volte facendomi impazzire.
"Tutto sarà perfetto." Kiko cercò di calmare la situazione.
"Comunque tu e Ji Yong...dovete venire vestiti decentemente. Soprattutto tu Ji Yong. Costume e cravatta." mi guardò male.
"Non ci penso neache di venire al matrimonio." la informai alzandomi dal divano.
Tirò fuori un urlo che quasi quasi ho vomitato i polmoni quando l'ho sentita.
"Devi venire." mi disse papà.
"No, non devo. È il tuo matrimonio, non il mio."
"Sei mio figlio. Sarei molto contento se mi sarai accanto." provò a convincermi.
"Triste, no?" salii le scale e andai in camera mia.
Rimasi lì per due ore senza fare niente. Evidentemente non avevo intenzione di andare al matrimonio. È un ipocrito, non gli è mai interessato il mio parere. Non può venire adesso e dirmi che ha bisogno del mio sostegno. Al diavolo, è una merda e non voglio fargli vedere che la penso così. Mi dispiace veramente per Kiko che deve fingere per soddisfare sua madre che è una Barbie, ma solo un pò più falsa.
Sentii un battito nella porta e avevo voglia di urlare a quella persona che aveva bussato di non disturbarmi, ma mi sono calmato quando ho sentito la voce di Kiko. Non dovevo urlare contro di lei, lei se ne va lo stesso.
"Hey Ji. Posso entrare?"
"No." risposi secco. "Lasciami. Voglio stare solo"
"Ma voglio veramente che parliamo."
"Non mi interessa. Vattene."
Kiko apri lentamente la porta e io la fissai mentre si avvicinava a me.
"Cosa non capisci di《vattene》?"
"Ecco...se vieni al matrimonio li farai felici. Devi essere li. Solo questo e nient'altro. Ti prego." disse quasi sussurando.
"Non ci penso neanche di venire."
"Perché? Solo perché odi Etsu? Oppure Kenta? Sii serio."
Etsu? Perché cazzo non la chiama "mamma"?
Risi pensando che lei ha a chi dirlo e non lo fa, diversamente da me, che desidero tanto dire a qualcuno mamma e non ho nessuno a cui poterlo dire. Com'è ingiusta la vita no?
Raccolsi le mie idee e la guardai negli occhi.
"Non vengo e basta. Puoi andartene adesso."
"Non me ne vado fino a quando non mi dirai il motivo."
Si intromette troppo, che posso dire.
"Non c'è nessun motivo specifico. Semplicemente non voglio venire e quindi non verrò."
*Prospettiva di Kiko*
Lo guardai sentendo le sue parole aspre. Non odiava Etsu e non odiava suo padre, semplicemente odiava l'idea di essere d'accordo con loro. Loro non sono mai d'accordo con lui e questo è il suo modo di vendicarsi, questi sono i suoi atti ribelli con i quali si esprime. Anche se vuole sembrare duro non è cosi. Mi ha dimostrato questo ieri sera quando aveva paura di dire qualcosa per proteggermi e me l'ho dimostra anche adesso. Ho deciso di smetterla di pregarlo ma doveva veramente venire a quel matrimonio. Etsu e Kenta avevano bisogno di lui.
"Li odi cosi tanto?" continuai.
Sapevo che non li odiava ma volevo vedere la sua reazione.
"Ma vattene cazzo."
Mi alzai dal letto sbuffando e lasciai la stanza.
*Fine prospettiva di Kiko*

Il gioco dell'amore |F.F. G-Dragon| BigBang (Finita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora