Capitolo 5

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Mi sono sono svegliato tardi, credo che erano le 12.00. Sono sceso al piano di sotto e ho mangiato dei cereali. Avevo intenzione di andare di nuovo a dormire ma Kiko mi ha rovinato i piani.
"Etsu e Kenta sono partiti."
"Dove?" la guardai curioso.
"Beh sai che il matrimonio si terrà alla Cabana Rosemary, in un locale a due ore da qui?"
Oh fuck. Mi sono dimenticato.
"E tu perché non sei andata con loro?"
"Meh."
Vaffanculo Kiko.
"Non chiedermi di portarti. Il matrimonio è domani. Prendi un autobus o qualcosa del genere ed entro domani arriverai in tempo." evitai il contatto visivo.
"Ma non si ferma li e avrò molto da camminare. Ecco...mi porti solo fino al locale e niente più. Non vieni al matrimonio."
"No. Non ho intenzione di farlo. So che la tua mente malata sta cercando di convincermi ad andare. Non lo farò." sputai.
"Va bene, non venire. Non importa. Tanto Kenta e Etsu non hanno bisogno di te, no? Non è che Kenta ti ama tanto e tu lo distrugerai essendo cosi freddo con lui." alzò il tono facendolo sembrare più un urlo.
"Ci pensi a quello che dici?" urlai anch'io. "Non verrò. Lui non ha bisogno di me. Ha te. Ha Etsu. Voi siete perfette, io no!"
"Ji..." disse quasi sussurando cercando di prendermi la mano con le sue piccole mani.
"Desidero poter farlo felice, ma io sono questo: non è mai abbastanza quello che faccio!"
"Ji, aspetta."
"No. Fin qui. Smettila di cercare di cambiarmi, ok?"
"Non cerco di cambiarti. Cerco di aiutarti."
"Non ti riesce bene. Stai solo peggiorando tutto. Non vedi?"
Aveva gli occhi pieni di lacrime che non lasciava uscire. Stava davanti a me. Mi guardava negli occhi e sembrava che voleva sapere perché mi fa cosi male ogni parola detta, ma non ci riusciva. Non vedeva niente. Non riusciva a vedere. Non la lasciavo vedere. Non ho bisogno di aiuto. Di nessun tipo di aiuto, soprattutto da lei.
"Non hai intenzione di andare? Arriverai tardi." cercai di cambiare argomento.
"Non ci vado." si è alzata dandomi le spalle.
"Perché?"
"Tu non ci vai. Io perché dovrei farlo?"
Merda, Kiko. Perché devi far sembrare tutto cosi difficile anche se non lo è? Perché devi complicare le cose?
Non risposi. Non sapevo cosa dire perché aveva ragione.
"Prendi il tuo vestito. Ti porto io." la avvertii e la feci girare bruscamente.
"Seriamente?"
"Si."
Stavo nell'angolo del letto con i gomiti appoggiati sulle mie ginocchia. Kiko si avvicinò a me e si mise per terra sulle ginocchia mettendo le sue mani sulle mie guardandomi negli occhi.
"Grazie. Non sei un tipo veramente cosi cattivo come sembri."
Sorrisi e lei se ne andò velocemente dalla stanza.
Non potevo non lasciarla andare. Sapevo cosa significava per lei quel matrimonio. Non potevo farle perdere quell'evento solo perché sono cosi stronzo. Questo non cambierà la mia decisione: io non andrò al matrimonio.
Kiko entrò nella mia stanza con in mano un appendiabiti con il suo vestito marrone e nell'altra aveva delle scarpe bianche.
"Dai!" mi guardò sorridendo.
Mi alzai dal letto e camminai lentamente sul pavimento freddo. Presi dei adidas neri e la mia giacca nera in pelle. Il vento di febbraio non è molto bello, soprattutto di sera. Presi le chiavi della macchina e uscii dalla porta insieme a Kiko, che è rimasta indietro perché ha chiuso la porta. Mise il suo vestito in modo di non rovinarlo e le sue scarpe vicino al vestito e venne a sedersi vicino a me. Durante il viaggio non ha detto niente riguardo il fatto che l'ho portata al matrimonio e questa cosa mi è piaciuta particolarmente. Forse aveva veramente rinunciato all'idea di convincermi ad andare al matrimonio. È veramente piacevole viaggiare con lei: parla tanto e non ti permette di annoiarti. La parte più brutta è stata quando mi ha abbassato il volume della musica dicendo "Se urli non fai musica." ma non è colpa mia se ha dei gusti orribili.
"Hai mai sentito Mozard? Oppure Bach? Oppure Beethoven? Quella è musica vera non questa." mi diceva.
"Non è vero. Le band come Bring me the Horizon, Skillet, AC/DC, Gorogoth, Hollywood Undead e Hate, fanno vera musica." la contradicevo.
Mi ha fatto dire milioni di band...troppe. Dopo mi ha detto di farle sentire la mia canzone preferita di ogni band e lei mi diceva il suo parere che era esattamente l'opposto del mio. Era fastidioso, ma mi piaceva vederla fare le smorfie parlando interi minuti, come se io fossi attento. Si, lo ero, ma non capivo tutte le parole che mi diceva. Ascoltavo di più solo per sentire il tono della sua voce. Era piacevole. Credo che è stato il più bel viaggio in macchina della mia vita. E quel paradiso finì in sole due ore.

Allora cucciolotte: Scusate se non vi ho mai scritto un spazio autrice ma siccome la storia non è mia non sapevo se chiedere o no. Allora cosa ne pensate della storia? Mi piacerebbe molto saperlo visto che non ho ancora ricevuto nessun commento. Tutto quello che mi direte riguardo la storia lo dirò alla vera autrice. Chiedo scusa se ci saranno errori ma succede cosi quando si traduce e poi non sono neanche italiana. Lo so che ci sono errori di tempo riguardo i verbi ma io traduco la storia cosi com'è stata scritta.
Grazie mille cucciolotte♡
Alla prossima Bye☆

Il gioco dell'amore |F.F. G-Dragon| BigBang (Finita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora