Il gioco dell'amore |F.F. G-Dragon| BigBang (Finita)

Capitolo 10

Abbiamo trascorso questa giornata insieme esplorando tutti i negozi e comprandole tutti i tipi di vestiti geniali. Era felice e la sua felicità era contaggiabile. Mi piaceva vederla ridere essendo se stessa. Non ho capito perché non è se stessa quando c'è Etsu o Kenta, ma non mi interessa. Avevo intenzione di scoprire chi era lei veramente e amarla esattamente com'è.
***
La prima settimana è andata bene: la portavo a scuola e la riportavo, stavo con lei quando svolgeva i suoi progetti e i suoi compiti noiosi e la sentivo parlare di tutto. Mi piaceva la sua voce. Era diventata il mio suono preferito.
Ho scoperto tante cose nuove su di lei, ad esempio la sua visione religiosa: ha detto che è atea, ma non è contro la credenza. Gli uomini non sono abbastanza intelligenti per spiegare certi fenomeni, per questo hanno creato un "Dio". Solo questo. A loro è impossibile accettare l'idea della morte e il fatto che non esiste un potere divino. Queste cose gli danno speranza e li fanno piu buoni perché non sono abbastanza intelligenti per esserlo anche senza la credenza. Anch'io ero ateo, ma senza un motivo preciso. Semplicemente la credenza mi sembra una stupidità.
***
La suoneria del telefono mi fece fermare dal mangiare per rispondere.
"Si?" dissi con un tono annoiato.
"Domani. Ore 20. A casa mia. Il mio compleanno. Porta anche Kiko." disse Chaerin.
"Cosa? Da quando?"
"Da ora. Non devi portarmi un regalo, stai tranquillo."
"Tanto non lo portavo lo stesso." dissi sarcastico e chiusi la chiamata.
Siccome Kiko insistò, decisi di andare. Feci ritardo perché Kiko non sapeva che vestito scegliere, ma alla fine scelse uno rosso, aderente, con una borsa nera come i le sue scarpe con il tacco.
Chaerin ci accolse all'entrata e io e Kiko ci siamo seduti a tavola dove c'erano Young-bae, Seungri, Seung-hyun e Dae-sung.
Abbiamo iniziato a raccontarci tutti i tipi di merde che ci passavano per la testa e a bere bicchiere dopo bicchiere, senza accorgercene. In poco tempo eravamo tutti ubriachi e ridevamo come stupidi senza avere un motivo specifico. So che ad un certo punto Kiko si è alzata ed è andata a ballare da sola siccome io non ho voluto. Si è trovata un tipo biondo e iniziò a strusciarsi su di lui e questo mi ha fatto inervosire cosi tanto che l'ho costretta a smettere. La presi dalla mano e la trascinai dietro di me. La portai al piano di sopra della casa di Chaerin -era veramente grande- e ci siamo buttati l'acqua fredda in faccia con la speranza che ci saremmo svegliati, ma senza speranze. Quando siamo tornati, il "gruppo felice" giocava obbligo o verità e noi ci siamo uniti.
Tutte queste cose le ricordo annebbiate perché ero troppo ubriaco per sapere cosa mi stava succedendo.
Prima di me, hanno dato un obbligo a Seungri ma era cosi ubriaco che non potevi fare niente con lui. Credo che è svenuto o si è addormentato perché ad un certo punto è caduto dalla sedia.
"15 minuti di paradiso con Chaerin." si sentì la voce di Seung-hyun.
Cosa cazzo ha appena detto? Kiko capì di cosa stava parlando e si alzò di scatto urlando:
"Cosa? No. Non lo lascio."
"Guarda. Si offre volontaria. Perfetto." rise Dae-sung.
"Non ho detto questo." lei cercò di difendersi.
"Ma ti piacerà. Dai." disse Young-bae provocandola.
"Ragazzi non credo che è una buona idea." Chaerin cercò di difenderci.
"Sarà divertente. Lasciali solo pochi minuti per sfogarsi, non è chissà cosa." disse Seung-hyun.
Tutti rimasimo zitti ma lui continuò.
"Vabeh se Ji non lo vuole fare allora qualunque maschio di questa casa puo farlo con Kiko."
Guardai Kiko e vidi che era tutta rossa. Era una brutta situazione e per questo accettai e ci fecero salire al piano di sopra chiudendoci in una stanza.
Si avvicinò a me pericolosamente. I nostri vici erani talmente vicini che potevo sentire il suo caldo respiro sulla mia guancia. Avvicinò le sue labbra al mio orecchio e mi sussurrò:
"Vuoi farlo?"
Era cosi sporca. Cosi sporca e pervertita che non mi sarei mai immaginato di vederla cosi.
Forse era per l'atmosfera o per il fatto che eravamo ubriachi, oppure sapevo che potevo averla per una notte, non lo so. Tutto quello che so è che la mia risposta è stata "si"