POV STASH
La mattina seguente mi alzai come al solito, preparai il mio caffè come al solito, ma mi resi conto che qualcosa era cambiato... Lei.
Ripensai con più lucidità alla notte precedente. Alla prima volta in cui ho incontrato i suoi occhi, azzurri, ma non di quell'azzurro oceano, no, quel colore non poteva essere paragonato a nulla, quegli occhi potevano essere solo.. I suoi occhi. E poi le sue labbra che ogni tanto mordeva per scaricare la tensione. Si, avevo notato tutto di lei. E adoravo ogni suo più piccolo dettaglio.
"Hai intenzione di versarlo quel caffè o vuoi rimanere con la macchinetta in mano per ancora altro tempo?"
Grazie Alex, tu si che sai come rovinare un momento.
Alex. E Daniele. Avrei dovuto parlargli di Londra, ma qualcosa mi bloccava. Si, avrei aspettato ancora un po' di tempo, magari questa settimana alle Scimmie sarebbe andata bene. Per forza, c'era lei...POV VALENTINA
Dopo il pomeriggio passato insieme, Eleonora decise di accompagnarmi a casa a cambiarmi e poi a lavoro.
"Come mai tanta dedizione nel prepararti stasera? Stai andando a lavoro o mi nascondi qualcosa?" Mi guardò con aria inquisitoria.
"Oh si sai, stasera vado in discoteca a sballarmi, come ogni sera dopo tutto, il mio affitto tanto si paga da solo"
Odiavo la mia ironia. Oscar Wilde, una specie di guru per me, diceva che una donna non dovrebbe mai essere ironica, perché quel compito spettava all'uomo. Ed io ero pienamente d'accordo. Ma ciò che odiavo ancora più della mia ironia era il mio carattere "normale" di base.
Lele mi accompagnò al locale in macchina e prima di salutarci mi lanciò un ultimo sguardo e mi sorrise.
"Lo conquisterai vedrai"
"Ma chi?" Le chiesi esasperata.
"Non lo so tesoro, questo dovresti dirmelo tu. E con "dovresti" intendo "devi", perché ci conosciamo da sempre e non intendo venire a conoscenza delle tue conquiste solo attraverso l'invito del matrimonio!"
"Sei unica" le scoccai un bacio sulla guancia e uscii dalla macchina. Poi bussai al finestrino e lei aprì.
"Per il matrimonio non credo ci sia posto per te, magari t'infilo da qualche parte al battesimo però.." Feci finta di pensarci su e lei alzò il medio. Aah l'amicizia.Non appena entrai nel locale sperai di trovare qualche tavolo pieno in più, ma purtroppo non fu così. Stash ci rimarrà davvero male stavolta. E improvvisamente mi arrivò una stretta al cuore, avrei davvero voluto far qualcosa per lui.
Finalmente alle 10 in punto i the kolors salirono sul palco e tra quei volti sorridenti riuscii perfettamente a decifrare lo sguardo deluso di Stash.
La cosa però durò una frazione di secondo. Non appena infatti i suoi occhi incontrarono i miei sembrò riprendersi.
Lo salutai sorridendo, mi veniva così spontaneo sorridere alla sua vista, e imitai una fan impazzita di fronte al suo idolo.
Lui rise e maledissi la distanza di quel momento che mi impediva di sentire il suono di quella risata.
A quel punto mi mandò un bacio ed iniziò a suonare. Ancora una volta mi persi nella sua voce e in quelle parole."One day something's gonna weaken your joy
I can't move without the pace of your heart
just to give you more I'm all alone
To give you more I'm all alone..."Non appena finirono di cantare l'ultima canzone, ringraziarono il loro "pubblico" e scesero dietro al palco. Abbandonai subito il mio grembiule da cameriera dietro al bancone, il mio turno ormai era già finito da un po', e li raggiunsi. Alex e Daniele stavano parlando tra di loro, non sembravano particolarmente entusiasti della serata...
"Ragazzi siete stati pazzeschi, ve lo assicuro"
"Davvero? Chi te l'ha detto l'uomo ubriaco del tavolo all'angolo?"
"Alex..."
"Lascia stare, Stash è uscito comunque." Se ne andò anche lui, lasciandomi sola con Daniele."Scusalo, è solo una brutta serata per lui" Daniele mi sorrise.
Ricambiai.
"Voi avete davvero del talento..."
"Lo so, lo so, solo che ci manca un pubblico". Sorrise di nuovo, stavolta amaramente e mi fece un cenno di saluto.
"Comunque Stash era davvero contento di suonare per te stasera, non ha fatto che parlarne per tutto il giorno". Daniele mi fece l'occhiolino e stavolta se ne andò davvero."Suonare per me"
Con questa frase riuscii a scrollarmi di dosso quell'atmosfera di tensione che si era creata e mi diressi fuori dal locale per parlare con Stash.POV STASH
"Pensavo di avere una certa esclusiva su quel muretto ormai.."
Una voce mi destò dai miei pensieri. La sua voce.
Alzai la testa cercando di rivolgerle uno dei miei sorrisi migliori, ma dalla sua reazione direi di aver fallito nel mio intento.
"Hey hey hey" si avvicinò e si sedette al mio fianco. Sentii improvvisamente dei brividi scorrermi lungo le spalle, dove aveva appena poggiato il suo braccio.
Dio, così rendeva tutto ancora più difficile.
"Lo stai facendo di nuovo" Le dissi disperato.
"Facendo cosa?" Mi guardò allarmata e allontanò da me il braccio. Quel vuoto improvviso mi fece venire voglia di stringerla.
"Destabilizzarmi" Continuò a fissarmi, stavolta il suo sguardo sembrava ferito.
"Oh no non è colpa tua, voglio dire si lo è, ma è una cosa positiva, per te intendo, ma anche per.." Lei era sempre più confusa, presi un respiro profondo e cercai di trovare le parole per esprimere tutta quella miriade di emozioni che mi stavano invadendo.
"Il punto è.. Stavo tranquillamente vivendo il mio periodo, un periodo negativo ovviamente per via del fallimento più totale della band. Poi sei arrivata tu, e questo è successo solo ieri sera, praticamente ventiquattro ore fa, e hai stravolto tutto. Così oggi sul palco mi sono ritrovato deluso, come al solito, perché sto sbagliando tutto con la musica, col gruppo, con Alex e Daniele, ma quando ti ho vista, tu e quel tuo modo folle e adorabile di comportarti, ero solo felice. Avevo dimenticato tutto il resto, ma non posso permettermelo capisci? Per Alex e Daniele, glielo devo, loro mi hanno seguito in questo progetto e ora che sta andando tutto male devo pensare ad un modo per aggiustare le cose, per non deluderli. Non posso permettermi te, il tuo pensiero fisso ogni secondo della mia giornata, nonostante sia bellissimo e..."
"Non vuoi mettere me prima della tua musica non è vero?" Non riesco a leggere il suo sguardo, quello che ho detto è stato terribile credo, ma le ho anche rivelato più di quanto avrei dovuto.
"Esatto era quello che.. No aspetta però.."
"Stash, non dovrai farlo. Come hai detto tu è stata solo una notte, e non nel senso che tutti intenderebbero. Ti ho solo fatto compagnia per un po', ci siamo trovati bene, forse perché abbiamo dei caratteri molto simili, ma questo è tutto. Possiamo anche finirla qui."
Il suo sguardo ferito arriva prima delle sue parole. Ha davvero detto questo? Lo pensa veramente? Del resto, cosa potevo aspettarmi? Le avevo appena detto che nella mia vita si sarebbe sempre ritrovata al secondo posto dopo la musica, e lei meritava molto più di questo.
Per un momento mi sembrò di vederle gli occhi lucidi, ma forse era solo un riflesso. Un riflesso in quei suoi occhi che forse stavo perdendo per sempre.
Si alzò, e ora il braccio che poco prima teneva attorno alle mie spalle mi sembrò più distante che mai. Se ne andò senza neanche dirmi una parola, senza neanche rivolgermi uno sguardo. Era la cosa giusta da fare. Ma poteva quel vuoto nel mio petto essere davvero giusto?Per un secondo pensai di fermarla, ma cosa avrei potuto dirle? Vale ti amo, ti conosco da ventiquattro ore ma ti amo? Probabilmente non era neanche la realtà.
La lasciai andare e mi incamminai a piedi verso casa, nonostante fosse abbastanza distante. Quella sera avrei lasciato gli strumenti ad Alex e Daniele.SPAZIO AUTRICE
Saaalve a tutti. Oggi ho imparato a mettere il corsivo ed il grassetto, sono progressi eh. Comunque non ho molto da dirvi, solo che spero la storia vi stia piacendo anche se forse è ancora troppo noiosa eh? Ringrazio comunque la gente che perde un po' del suo tempo a leggerla, vvb.
(Ah scusate anche eventuali errori ma non ho avuto il tempo di rileggere, pardon )
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Since the beginning
Romance"Il punto è.. Stavo tranquillamente vivendo il mio periodo, un periodo negativo ovviamente per via del fallimento più totale della band. Poi sei arrivata tu, e questo è successo solo ieri sera, praticamente ventiquattro ore fa, e hai stravolto tutto...