I'd rather look at you

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POV VALETINA

La suoneria del telefono mi svegliò. Tutta la gente che mi conosce, o almeno quella che vorrebbe chiamarmi, sa del divieto di chiamata fino alle 11 il sabato e la domenica. Se è qualche compagnia telefonica giuro che...
"Buon giorno piccola, spero tu sia già pronta, ed in questo caso ignorerò il fatto che non hai risposto ai miei cinque messaggi e alle altre due chiamate... Comunque ho..."
"Stash, frena. Sono rimasta ancora a 'buongiorno'".
"Quindi non sei arrivata al punto in cui ti ho chiamata piccola? Speravo dicessi qualcosa ad effetto, del tipo 'oh come mi hai chiamata' oppure 'aspetta ripeti' e io avrei ripetuto la parola buongiorno facendo finta di non capire."
Scoppiai a ridere.
"Come sei riuscito a farmi ridere appena sveglia eh?"
"Cosaaa? Quindi non sei ancora pronta?"
"Stash, piccolo, ci sono molte cose che devi ancora sapere su di me.."
"Ok vuoi che ti chieda 'come mi hai chiamato' o che ti faccia ripetere parola per parola fino a quando non..."
"Smettilaaa" Scoppiai a ridere di nuovo e lui fece lo stesso. Ancora una volta me la presi con quella distanza che mi separava dalla sua risata. Appena l'avrei rivisto gli avrei chiesto di ridere, si, l'avrei fatto, decisamente.
"Hai una risata stupenda sai?"
"Cos'è? Ora leggi anche nel pensiero le cose che vorrei dirti?"
"Veramente mi riferivo alla tua di risata"
Mi presi qualche secondo per godermi il momento, ogni sua parola, ogni sua affermazione.
"Allora, cosa vuoi fare oggi? Se non sbaglio le università il sabato sono chiuse..."
"Mmh facciamo qualcosa di normale"
"Perché fin'ora abbiamo passato il nostro tempo buttandoci da un aereo senza paracadute?"
"No ma.. Il "nostro tempo" fin'ora equivale ad una sola notte e subito dopo ci siamo.. be' si sai.. ritrovati così insomma, perciò non abbiamo mai avuto un vero e proprio appuntamento e si dà il caso che io sia una tipa all'antica."
"Ah ma davvero? Bene allora, che ne dice miss tipa all'antica se stasera la porto al cinema? È una cosa abbastanza normale per lei?"
"Mmmh, si, miss all'antica approva"
Rise di nuovo. Maledetta distanza.
"Bene allora, ti passo a prendere verso le 8 va bene?"
"Benissimo, non vedo l'ora"
"A dopo piccola"

POV STASH

"Ok Alex aiutami"
"Sono qui per te cugino, dimmi tutto"
"No anzi, meglio Daniele, tu non capisci nulla sul vestirsi. Daniele!" Lo chiamai mentre usciva dalla cucina.
Avevamo passato il pomeriggio a provare e dopo, come al solito, siamo rimasti a casa mia per la partita del Napoli, ma ora avevo cose più serie a cui pensare..
"Giacca blu o giaccia nera?"
"Nera, decisamente."
"Hey la blu non era male"
"Lo vedi Alex, ha ragione Stash, tu non capisci niente sul vestirsi"
"Ok ok, rimaniamo concentrati. Cravatta si o cravatta no?"
"Stash, la stai portando al cinema, non ad una cena alla casa bianca. E poi dubito che a lei interessi più di tanto il tuo modo di vestirsi.. Sarà più concentrata su altro no?"
Daniele si scambiò un occhiata con Alex e subito iniziarono a ridere.
"Sembrate dei ragazzini, lo sapete vero" ma non potei fare a meno di unirmi alle loro risate.
"E dai che stavolta il nostro Stash si sta innamorando" Daniele mi strinse un braccio attorno al collo e con l'altra mano mi scompigliò i capelli.
Odiavo quando faceva così, ma senza quei due non so come avrei fatto.

Alle 8 precise mi trovai sotto casa sua e, da bravo ragazzo all'antica, le citofonai per farla scendere.
"Ehm.. Stash ti dispiace salire, cinque minuti e sono pronta però, giuro"
Sorrisi. Molto probabilmente saremmo arrivati per lo spettacolo delle 10, ma che importava, sarei stato con lei.

Non appena mi aprì la porta di casa non feci caso neppure alla miriade di vestiti sparsi sul pavimento, non mi chiesi neanche perché ci fossero due paia di scarpe sull'appendiabiti... La mia attenzione fu catturata solo da lei.
"Ok lezione numero uno sulla sottoscritta. Adoro il ritardo, si sai, svegliarsi tardi, prepararsi in ritardo, essere pronta in ritardo. Ma non mi piace quando gli altri lo sono, e tu.." Si fermò per guardare l'orologio che aveva al polso. "Tu sei in perfetto orario" Disse infine per poi baciarmi. In tutto ciò io ero ancora completamente, interamente, follemente preso dalla sua bellezza.
Aveva i capelli legati, ma qualche ciuffo ribelle le ricadeva sul viso esaltando ancora di più l'azzurro dei suoi occhi. Indossava un vestito non troppo corto, il che mi fece piacere, ma allo stesso tempo mi lasciò una certa curiosità...
"Sei.. Splendida" Mi staccai dalle sue labbra solo per guardarla ancora una volta.
"Questo è stato un vero clichè". Sorrise, lasciando le nostre bocche ancora vicine. Non so se lo faceva apposta, se lo aveva capito, ma adoravo sentire le sue labbra che si aprivano in un sorriso contro le mie.
Improvvisamente si staccò da me per correre in non so quale stanza.
"Fa' come se fossi a casa tua, 5 minuti e sono pronta"
Entrai nel suo salone. Non sembrava una casa particolarmente grande, ma era graziosa, si sentiva il suo tocco in ogni quadro, in ogni mobile. Poi mi fermai ad osservare una parete coperta di foto. Una bambina di pochi mesi stretta dai suoi genitori. Avrei riconosciuto quegli occhi azzurri dovunque..
Tre bambine di un paio d'anni che giocavano sulla spiaggia. Poi tre ragazze, una ovviamente era lei, con un cappello da diploma inglese. E ancora molte altre. Poi ne vidi una.. Vale teneva tra le braccia un bambino di pochi anni. Avevano entrambi gli occhi azzurri e un sorriso pieno di dolcezza.
"Quello è mio cugino, Manuele" Mi disse guardandomi felice.
"Siete bellissimi" Lei è bellissima, la ragazza più bella che io abbia mai visto.
"Oh lui lo è" si avvicinò e mi prese per mano.
"Un giorno te lo farò conoscere, quando incontra gente che gli piace inizia a ridere come un matto e a fare strani versi con la bocca, ma non è inquietante te lo assicuro"
Aveva pronunciato quelle parole con così tanta tranquillità.. "un giorno te lo farò conoscere".
"E chi ti dice che un giorno saremo ancora insieme?" La guardai seriamente, volevo sapere cosa pensava, ma mi pentii subito di quella domanda, forse troppo meschina, quando vidi una nota di delusione passare nei suoi occhi.
"Voglio dire, è un modo per dirmi che stasera sto andando bene e saresti disposta a passare un futuro con me?" Mi sorrise, ma aveva ancora quello sguardo deluso..
La strinsi a me e la baciai
"Perché sai, per me questa serata sta diventando davvero perfetta, ed è iniziata da soli 10 minuti credo."
"Stash, io sarò una tipa ritardataria... Ma tu sai decisamente come accelerare le cose eh"
La baciai di nuovo. Si, era davvero fantastica.

"Comunque ormai siamo in ritardo per il cinema, hai qualche piano alternativo?"
"Se per te va bene potremmo vedere un film a casa mia... Ho anche i popcorn" Mi disse con aria soddisfatta.
"Non so tu volevi un vero appuntamento e io avrei voluto portarti fuori e, be' fare quello che volevi insomma"
"Piccolo" Mi guardò negli occhi. "Dio non posso credere che ti sto realmente chiamando così, voglio dire.. sarai quasi il doppio di me"
"Forse anche il triplo direi" la presi in giro.
Fece finta di offendersi e mi tirò un pugno sulla spalla. Poi mi buttò le braccia al collo e continuò
"Stavo dicendo... Che per ora ciò che voglio è solo stare con te"
Pronunciò quest'ultima frase con una dolcezza tale che sentii il mio cuore esplodere. La cosa diventava seria, il sentimento che provavo per lei, ogni singola emozione che mi suscitava.. Tutto era così perfetto.
"Bene allora, accomodiamoci"
La presi in braccio e mi incamminai verso il divano ignorando le sue grida di protesta e i leggeri pugni sulla schiena.

Scegliemmo un film con DiCaprio, per niente male, e anche lei sembrò alquanto presa quando durante una breve pausa, durante la quale mi misi a fare i pop corn, iniziò ad espormi le sue congetture sul finale.
"Non credo morirà" La sentii dire tra lo scoppiettare dei pop corn ormai pronti. Li misi in una ciotola, la seconda che riempimmo quella sera, e la raggiunsi sul divano.
Lei era avvolta in una coperta, con ancora indosso il vestito che ormai si era sollevato e aveva per poco placato la mia "curiosità". Aveva delle gambe meravigliose, non magre, certo neanche grasse, ma belle. Fine della storia.
"Voglio dire.. È il protagonista, non può morire giusto?" Mi chiese mentre si sistemava meglio sul mio petto.
Fece ripartire il film e nella scena finale, in cui il protagonista veniva accoltellato, si voltò verso di me lamentandosi.
"Non è possibile, non hanno il diritto di ucciderlo, lui... Hey ma, hai guardato almeno una scena di questo film?"
Deve aver capito che non ho fatto altro che osservare lei...
"Non ne ho avuto bisogno, l'ho visto già due volte"
Alzò la testa dal mio petto e non potei far a meno di pensare che era davvero la persona più dolce di questo mondo. Avvolta in quella coperta, con il trucco leggermente colato e gli occhi coperti da un velo di lacrime per via della scena...
"Be' perché non me l'hai detto?"
"Perché mi piace questo film. E soprattutto preferisco di gran lunga osservare te... Suonava troppo inquietante?"
"Un po'" Ammise lei sorridendomi. "Ma anche romantico".
"A proposito.. Ma tu stai per piangere non è così?" La presi per i fianchi e la misi sulle mie gambe. Al diavolo il film.
"Cosa? No no no, deve essere un po' di mascara che mi è finito negli occhi. Ecco" Disse passandosi le mani sopra le sue guance. "Visto? Tutto passato, solo un po' di mascara"
In quell'attimo di silenzio si sentì il protagonista sussurrare un discorso alla donna amata nell'istante prima di morire. A quel punto Vale scoppiò a piangere.
"Hey" Avvicinai il suo volto al mio. "Hey hey hey". Le asciugai le lacrime con qualche bacio. "È per qualcosa che ti è successo? Vuoi parlarne?" Le chiesi preoccupato.
"Lezione numero tre sulla sottoscritta" Disse tra le lacrime e qualche sorriso. "Sono parecchio emotiva per film e libri. E con parecchio intendo dire davvero davvero tanto."
Scoppiai a ridere e la strinsi a me. Il suo petto contro il mio e il suo corpo scosso ancora da qualche singhiozzo.
"Sei incredibile lo sai vero?" Le chiesi lasciandole un bacio sui capelli.

Solo in quel momento mi resi conto della vicinanza tra i nostri corpi...

SPAZIO AUTRICE
Buonaseraa💕 oggi ho capito che si possono mettere le emoji qui, e ne sono stracontenta perché avevo paura di sembrare acida e senza cuore ugh. Comunque con quell'ultima frase ho voluto lasciarvi un po' di suspense, ma posso già anticiparvelo.. Nel prossimo capitolo succederanno cose... Si quel genere di cose...
Allora, spero la storia vi stia piacendo e ditemi se pensate che i capitoli sono troppo noiosi o se ci sono troppi dialoghi.
Detto ciò vi lascio e ringrazio quelle personcine dolci e carine che stanno leggendo, ciaoo💕
Gio.

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