Nothing hurts like no you

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"I miss you and nothing hurts like no you.
And no one understands what we went through. It was short. It was sweet. We tried."

POV STASH

Ormai era passata una settimana dalla discussione con Valentina. Inizialmente tentai di parlarle in ogni modo, chiamandola, scrivendole messaggi, ma dopo un paio di giorni di silenzio decisi di lasciar perdere. Dopotutto per lei "non era stato niente di speciale".
Sperai di poterle parlare almeno al locale, ma non si presentò a lavoro per tutta la settimana. Al, il proprietario, mi ha detto che si era data malata.
Mi mancava. Mi mancava soprattutto la consapevolezza di averla con me, per me. Ma più mi chiedevo se ero davvero disposto ad abbandonare i miei progetti per lei e più i dubbi mi assalivano.

"Ok allora, giuro che se ti devo un altra volta immerso nei tuoi pensieri durante le prove ti lancio un microfono in testa."
"Uaglio' lascialo perdere, è per la ragazza..."
Lanciai un'occhiata fulminea ad Alex e Daniele. Per loro era stato tutto fin troppo semplice. Daniele e Serena si erano lasciati, senza troppe storie, la distanza non faceva per loro e poi le cose non andavano bene già da parecchio tempo.
Alex e Martina invece si sarebbero sentiti ogni sera, e quei chilometri non li avrebbero mai separati, bla bla bla. Stronzate. Non era possibile una relazione a distanza, era chiaro.

"Bene" dissi alzandomi dal divanetto sui cui per tutto il pomeriggio non avevo fatto altro che strimpellare la mia chitarra. "Sarà meglio muoversi, non vorremo far tardi proprio l'ultima sera."
Eh già, l'ultima serata alle Scimmie. Poi ci saremmo presi un ultima settimana per preparare il trasloco, tornare a Napoli per qualche saluto, e infine ci saremmo lasciati l'Italia alle spalle.

Poco prima di salire sul palco tentai di caricarmi al meglio possibile.
'Forza Stash, la prossima volta che salirai su un palco sarà a Londra, e le cose andranno decisamente meglio. Un'ultima volta, metticela tutta, ritrova quell'entusiasmo della prima sera...'
Ma sapevo che quell'entusiasmo, senza di lei, non l'avrei più ritrovato. Neanche a Londra. Neanche con milioni di fans sotto al palco.
"Stash, andiamo"
Seguii Alex sul palco, tentando di scacciare il pensiero di lei dalla mente.
Quando vidi la sua figura da lontano, al bancone, intenta ad osservarmi per poi tornare subito al cocktail che stava preparando quando si rese conto che l'avevo notata, per poco non pensai di essere completamente impazzito.
Era tornata. Pensai con una punta di speranza.
Già, ma non per me, a quanto pare. Mi dissi mentre la osservavo ignorarmi completamente.
Mosso da non so quale follia, decisi di cambiare la scaletta.
"Ok ragazzi, cominciamo da Fear Of Loving" sussurrai ad Alex e Daniele alle mie spalle. Era la sua preferita.
"Cosa? Stash che vuoi fare, non ho la base pronta e.."
"Be' fa' in modo di trovarla" dissi stavolta a voce più alta a Daniele.
Ero nel panico, così afferrai il microfono e tentai di prender tempo.
"Ehm, buonasera a tutti."
Si, a tutti i tre tavoli pieni.
"La canzone con cui inizieremo stasera sarà Fear Of Loving. Per.. Per chi di voi non ne riuscirà a capire il significato, parla della.. Si be', della paura d'amare. C'è un ragazzo che non capisce come possa essersi invaghito di questa ragazza e non sa come uscirne, mentre lei, lei continua ad avere paura d'amarlo. Davanti a lui finge sentimenti buoni, mentre con i suoi amici descrive tutt'altro, ma in fondo lui sa che ha soltanto paura di perderlo."
Bene, almeno avevo attirato la sua attenzione.
Mi stava fissando, ed io fissavo lei. Poi la base partì ed io iniziai a cantare.
Tenni i miei occhi su di lei, pronunciano ogni parola con disperazione, tentando di farle capire un qualcosa che neanch'io avevo fino in fondo appreso.
La vidi abbassare lo sguardo un paio di volte.
Si sentiva in colpa? O forse era solo arrabbiata? Dovevo sapere.
"Scusate..." Mi fermai nel bel mezzo dell'esibizione, scesi dal palco e corsi da lei. La presi per mano e la trascinai fuori, tra le sue rumorose proteste e le urla di Alex e Daniele che mi richiamavano.
La feci sedere sul solito muretto, a quanto pare quel luogo era fondamentale in ogni nostra discussione.
"Allora, cos'è stato per te? Una cosa da una botta e via? Mi scopi e poi te ne vai?" Risultai più duro di quanto avrei voluto. Lei sembrò ferita.
"Adesso quindi sono io quella che se ne va?"
Aveva un tono di voce basso, calmo, nonostante sentii la sua voce spezzarsi per via di un pianto trattenuto.
L'istinto era quello di abbracciarla, ma non mi sembrava il caso. Mi sedetti vicino a lei.
"Potremmo farcela sai..."
"No, non è vero"
"E va bene, forse no. Ma dovremmo tentarci perché io non posso rinunciare a te, non più."
Lentamente spostò il suo corpo più vicino al mio e mi abbracciò dolcemente. Fui colto alla sprovvista da quel gesto, ma dopo pochi secondi le mie braccia la stavano già avvolgendo.
"Anche io ti amo Stash, era una settimana che volevo dirtelo. Ma quando tu sarai a Londra... Ed io qua... Non è questo quello che voglio. Preferisco perderti qui, ora, in questo modo, piuttosto che tra litigi e gelosie, voglio conservare un buon ricordo..."
"Ma è questo il punto" volevo urlare, com'era possibile che l'intero universo fosse contro di me, contro di noi, in quel momento. "Non ti voglio solo come ricordo, ma come costante, e soprattutto come futuro. Ti voglio con me il più a lungo possibile."
"Stash..." Poggiò la sua fronte contro la mia. Ogni tentativo di farle cambiare idea mi faceva apparire come un bambino in preda ai capricci. Era davvero finita.
Mi allontanai di poco da lei per poterla guardare meglio. Era incredibilmente bella con le ombre della sera riflesse sul viso. E i suoi occhi sembravano ancora più profondi del solito. Infine mi soffermai sulle sue labbra. Le avevo desiderate sin dal primo momento, e pensare di averle ottenute e poi perse definitivamente mi gettò in un profondo sconforto. Non sarebbe dovuta andare così...
"Un ultimo bac..."
Sentii le sue labbra sulle mie e fui lieto di constatare che il suo era un bisogno forte almeno quanto il mio. Questa cosa stava facendo male ad entrambi.
Pensai che mai il suo sapore era stato così dolce e le sue labbra così morbide.
Quando si staccò da me dovetti impegnarmi a reprimere un gemito di sconforto.
"Basta così" disse sorridendomi. Ma non sarebbe riuscita ad ingannare nessuno, aveva gli occhi velati di lacrime e persino il suo sorriso era spento.
Non sapevo cosa dire, non volevo dire nulla per finire quel momento.
Così fu lei a parlare.
"Bene allora io.. andrei. Il mio turno è finito perciò..."
"Oddio, li ho lasciati sul palco per tutto questo tempo. Chissà che avranno combinato." Risi immaginando Alex e Daniele su un palco, di fronte a tre persone, tentando di intrattenerle al meglio delle loro capacità.
Lei mi guardò con aria interrogativa e quando incrociai i suoi occhi il sorriso mi morì sulle labbra. Chissà quando li avrei rivisto quegli occhi...
"Hey comunque ci sentiremo giusto? Voglio dire... Ogni tanto, da amici?"
"Certo, se speri di poterti trasferire a Londra senza raccontarmi i dettagli non hai capito nulla Fiordispino"
Nonostante le battute la sentivo così fredda, era come se fossimo già lontani.
"Be' dopodomani partirò per Napoli per salutare i miei comunque, e poi l'aereo lo prenderò direttamente da li'"
Questa non se l'aspettava credo.
"Oh.. Oh bene! Benissimo, sarà bello per te tornare a casa" La nota stridula con cui pronunciò le ultime parole mi fece capire quanto si stava sforzando di fingere.
"Già..."
"Bene Stash allora..." Mi abbracciò, stavolta più innocentemente, come si abbraccia un semplice conoscente. "Stammi bene e mi raccomando, spaccate tutto li' a Londra e portategli un po' di buona musica".
Per un momento mi sembrò che si stesse aggrappando disperatamente alla mia giacca e che stesse per affondare il suo viso nell'incavo del mio collo, ma in una frazione di secondo si allontanò da me e se ne andò.
Nonostante fosse di spalle la vidi stringersi le braccia al petto tentando di chiudersi su stessa il più possibile. Sembrava ferita e indifesa, come avrei potuto lasciarla?
'Se si volta a guardarmi resto. Resto per te amore mio'
Mi ripetei questa frase fino a che la sua figura non scomparve dalla mia vista.
Non si era voltata...

SPAZIO AUTRICE
Saaalve💕 vi prego fatemi sapere cosa ne pensate di questa storia perché più vado avanti e più penso che non stia vendendo un granché, non come mi aspettavo almeno, e mi dispiace 😪
Comunque ringrazio la gente che la sta seguendo e spero di aggiornare presto.
Gio 💕

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