POV STASH
Non appena uscii dalla sala incisione mi sentii il cuore in gola.
'Valentina, devo trovare Valentina', mi dissi cercando di contenere l'entusiasmo e di trattenere l'urlo di gioia che da troppo tempo volevo liberare.
La sala d'attesa era riempita da parecchie persone. Le scrutai una ad una ma subito mi accorsi della figura che si alzò di scatto dalla sedia per raggiungermi. Vale.
- Se ti azzardi a fare come nei film per creare suspense giuro che ti faccio fare una brutta fine-
Disse sorridendomi, ma l'agitazione nella sua voce era evidente. L'abbracciai all'istante.
- Hanno detto che siamo fantastici, che l'album è una bomba e che lo pubblicheranno il mese prossimo -
Sputai fuori quelle parole come per timore che se le avessi tenute ancora dentro si sarebbero rivelate solo un sogno.
Sentii le sue braccia stringermi di più a sè e una sua mano posarsi dietro la mia nuca.
- DIO MIO STASH TI RENDI CONTO? -
La sentii fremere mentre ancora la tenevo stretta nel mio abbraccio.
-Ti amo- le dissi.
-Anche io, oh eccome se non ti amo- mi rispose mentre la sentivo sospirare ed iniziare a ridere per la gioia.
Si staccò da me ma solo per qualche secondo, solo per lasciare il tempo alle sue labbra di trovare le mie. Stavamo di sicuro dando spettacolo a tutta la gente nella stanza, ma in quel momento era l'ultimo dei miei pensieri. Finalmente ce l'avevo fatta, finalmente qualcosa di buono era capitato anche a me. Ero in uno studio discografico, con la ragazza che amo e l'imminente pubblicazione del mio cd.
Sentivo alle mie spalle Alex e Daniele scambiarsi qualche pacca e pronunciare frasi del tipo "marunn ro carmine" "ancora non ci credo" "tutte queste buone notizie mi hanno messo fame"
Daniele...
Valentina si allontanò da me per andare a congratularsi anche con i due scemi dietro di me e nel frattempo io mi sentii il ragazzo più realizzato al mondo, con un nuovo senso di spensieratezza, decisamente apprezzato.
Dopo aver finito tutte quelle cerimonie ci decidemmo a lasciar in pace la gente nella stanza e ad andarcene via da lì.
Vale mi mise un braccio attorno ai fianchi e io le poggiai il mio sopra le spalle.
-Allora- iniziò a chiedermi con un sorriso a trentadue denti -spiegami tutto quello che vi hanno detto-
-Per cominciare il cd verrà pubblicato il 18 maggio, ma solo in Italia, almeno per ora... E poi è stato pazzesco, ci hanno riempito di complimenti, hanno deciso di non cambiare assolutamente nulla. Hanno detto che la grafica andava bene e anche il titolo. Non hanno messo mano neanche nell'ordine delle canzoni! Dio sto parlando troppo non è vero?-
Le chiesi ridendo. Ero incontenibilmente felice.
-Mi stai dicendo anche troppo poco Fiordispino. Voglio sapere tutto, anche le espressioni che vi hanno rivolto-
Mi disse lei con aria inquisitoria puntandomi un dito contro.
Risi nuovamente e ci ritrovammo fuori dallo studio, ma prima che potessi riprendere il mio racconto Alex e Daniele ci si pararono davanti.
-Sapete che ora si festeggia vero?-
Chiese Alex iniziando a muovere il bacino. Credo che per lui quello fosse ballare... Cosa in cui era decisamente pessimo.
-Dove si va?- chiese Valentina ancora tutta sorridente -o forse io non sono ammessa ai festeggiamenti ed è una cosa solo tra ragazzi?-
Disse rivolgendomi un'occhiata.
-Se speri che ti lascerò per andarmene in giro solo con questi due idioti ti sbagli di grosso-
Le dissi sfiorandole il naso con la guancia. Sapevo che adorava questo genere di coccole.
-Festeggiamenti per tutti stavolta- proseguì Daniele. -Andiamo a casa di Luca, un nostro vecchio amico italiano che abita qui a Londra da un po'. Ci ha organizzato questa festa come premio di consolazione o come congratulazioni... Fortunatamente ora sappiamo che si tratta della seconda.-
I due iniziarono a salire in macchina mentre io esitai ancora qualche secondo trattenendo Valentina.
-Veramente io avrei voluto festeggiare con te...-
Le dissi abbassando lo sguardo e ignorando il suono di clacson che ci invitava a salire subito in auto.
Lei si liberò dalla presa del mio braccio per posizionarsi di fronte a me e prendermi le mani.
-Abbiamo ancora del tempo per stare da soli-
Mi disse in maniera fin troppo provocante. Ora davvero non mi andava di andare a casa di Luca.
-Si ma...- Tentai di protestare.
-Niente ma. Voglio vederti prendere tutta la tua gloria a quella festa-
Mi azzittì rivolgendomi uno di quei suoi sorrisi...
In realtà non vedevo l'ora di presentarla a tutti, come la mia ragazza ovviamente, ero così orgoglioso di "averla", ma d'altra parte l'idea di festeggiamenti privati mi allettava eccome...
E va bene, sarei riuscito ad accontentare entrambi.
Ci fermammo davanti un negozio di abiti femminili per comprare qualcosa di più elegante a Vale. Alex e Daniele ci aspettarono in macchina, mentre io l'accompagnai dentro per aiutarla nella scelta.
Decise di provare un vestito corto blu che le risaltava gli occhi e anche il bel corpo che si ritrovava.
-Hey- le dissi scostando la tenda del suo camerino per sbirciare.
-STAASH!- mi urlò lei in bikini. -speravo che almeno a 23 anni non mi sarei dovuta preoccupare di mia madre che mi controlla in camerino!-
-Oh fidati, io non sono tua madre- le dissi osservandola nel riflesso dello specchio con fare malizioso.
-Pervertito-
Indossò il vestito e le scarpe che avevamo scelto e, se possibile, era anche più bella così che in bikini.
-Wow- riuscii a dire solamente ammirando il suo riflesso.
-Dici che va bene?- Mi chiese con voce dubbiosa.
-Dico che non potrebbe andare meglio di così- Le risposi ancora fissandola a bocca aperta.
-Solo che...- proseguii -mi sembra un po' troppo corto non credi?-
Mi diede un leggero spintone sulla spalla per poi prendere la sua roba ed uscire.
-Non fraintendermi- continuai a dirle mentre si avviava verso la cassa. -per me è perfetto così, ma non voglio che il resto della popolazione mondiale maschile lo veda-
Lei si voltò indietro verso di me alzando gli occhi al cielo.
-Amore- dissi prendendola per i fianchi. -Inutile che vai verso la cassa, ho già fatto tutto io-
-Cosa? No non dovevi Stash. Dico davvero, dimmi quanto è venuto-
Mi chiese voltandosi verso di me e prendendo il portafoglio dalla borsa.
-Sono il tuo ragazzo e ho voluto farti una sorpresa, non contestarmi-
Le dissi poggiandole nuovamente le mani sui fianchi, che tra l'altro il vestito lasciava per metà scoperti, lasciandomi sentire il calore della sua pelle e facendomi rabbrividire.
-E così sei il mio ragazzo?- Mi chiese avvicinando pericolosamente la sua bocca alla mia.
-Tu non sei la mia ragazza?- Le dissi cercando di baciarla, ma lei si voltò e uscì dal negozio.
-Questo per non avermi fatto pagare. Puoi essere tranquillamente il mio ragazzo senza dovermi fare regali- sbuffò salendo in macchina.
Quando fummo tutti in auto Alex e Daniele non si trattennero dal farle i complimenti per il vestito.
-Si lo so che è bellissima- Dissi io scocciato dopo aver notato gli occhi dei due soffermarsi fin troppo sulle gambe di Valentina.
Erano pur sempre maschi...
Mi avvicinai a lei e poggiai la mia testa sulle sue gambe, anche per bloccare gli sguardi indiscreti di quei due deficienti seduti davanti. E poi non era così male come posizione...
-Mi perdoni- chiesi a Vale guardandola dal basso.
Lei mi sorrise e in tutta risposta iniziò a giocherellare con i miei capelli e a lasciarmi carezze sul viso per tutto il tragitto. Sperai di non arrivare mai a casa di Luca.
Ma ovviamente arrivammo. Aveva un appartamento spazioso nel centro di Soho e sin da fuori potemmo intuire che non ci era andato piano con l'organizzazione della festa. Si sentiva musica sparata a palla e luci colorate uscivano da ogni vetro della casa, del resto eravamo a Soho.
Non appena entrammo tutti i presenti iniziarono a stappare bottiglie di vino e a congratularsi con noi. E non appena presentai a tutti Valentina, le congratulazioni raddoppiarono. Feci un giro per tutta la casa, tenendo Valentina per mano e facendola conoscere meglio a tutti. Poi lei rimase a parlare con un gruppo di ragazze che studiavano medicina qui a Londra, mentre io fui avvicinato da Luca.
-Gran bel bocconcino amico!- mi disse lasciandomi una pacca sulla schiena.
Mi voltai verso di lui sorridendo, eravamo amici da sempre per quanto mi ricordo io.
-Si vede che sei orgoglioso di farla conoscere a tutti. E chi l'avrebbe mai detto che nella vita del nostro Stash una ragazza avrebbe potuto superare il suo primo vero amore, la musica.-
-Prima o poi sarebbe dovuto succedere no?- gli risposi ora abbastanza in imbarazzo.
-Mia sorella non l'hai mai guardata come guardi lei- disse facendo un cenno con la testa per indicare Valentina, ancora intenta a parlare con quelle ragazze.
-Luca lo sai che sono...- Mi interruppe facendo segno con le mani di lasciar perdere.
-Ormai è acqua passata- mi disse sporgendosi verso un tavolino e passandomi un bicchiere di vino.
-Propongo un brindisi- disse stavolta a voce più alta, in modo da farsi sentire da tutti i presenti.
-Ai the kolors e al loro nuovo successo. E anche al nostro vecchio Stash e al suo primo vero amore- disse lanciando uno sguardo in direzione di Vale.A metà serata presi Valentina per mano e la trascinai con me.
-Dove stiamo andando?- Mi chiese urlando per sovrastare la musica.
-A cercare Alex e Daniele-
-Perché?-
-Perché ce andiamo-
Mi aspettai qualche protesta da parte sua, ma quando mi voltai verso di lei vidi che mi stava seguendo con un sorriso.
Dopo aver avvertito Alex e Daniele scappammo dalla festa e prendemmo la macchina, tanto loro si sarebbero fatti accompagnare a casa da qualcun'altro. Io mi posizionai alla guida e Vale vicino a me.
-Quindi? Ora che si fa?- Mi chiese.
-Ora ti porterò in un posto, e tu molto probabilmente mi prenderai per pazzo- le risposi ridendo. -Ma tu ricordati che ti amo okay?-
-Ma almeno dimmi dov'è- mi chiese con voce supplichevole.
-Non se ne parla, sappi solo che ci metteremo quasi un'ora ad arrivare-
Tentò varie volte di corrompermi usando gli occhi dolci e le labbra da cucciolo ma rimasi impassibile.
-E va bene, tanto mi piacciono le sorprese- mi disse alla fine arrendendosi.
-Hey, credi che abbia fatto qualcosa per offendere Luca?- Mi chiese all'improvviso.
-Perché mi è sembrato che mi guardasse davvero male-
-Non è colpa tua, solo mia, tranquilla- le dissi sospirando. Sentii il suo sguardo interrogativo su di me, così continuai.
-Una volta uscivo con sua sorella e sembrava una cosa abbastanza seria, o almeno la relazione più seria che io abbia mai avuto. Durò solo un paio di mesi però, poi la lasciai. Feci di tutto per non sembrare uno stronzo, ma lei non la prese per niente bene, e Luca inizialmente era dalla sua parte. Poi gli spiegai semplicemente che in quel momento preferivo dare la precedenza alla musica piuttosto che a lei e così mi disse che rimanevo uno stronzo, ma quantomeno uno stronzo onesto. Quindi non credo ce l'abbia con te, semplicemente penso che quando ha visto come ti guardo abbia sperato che tu fossi sua sorella, si vogliono molto bene. Tutto qui, come vedi sono sempre risultato un gran stronzo per colpa della musica.-
-Non per me- disse lei poggiando la sua mano sopra la mia che si trovava sulle marce.
-Lo dici perché tu sei la prima persona che io abbia mai realmente messo prima di tutto, persino della musica- le risposi sorridendo lievemente e intrecciando le mie dita con le sue.
-Persino quando litigammo la prima volta, all'inizio, perché tu non volevi distrazioni dalla tua musica, ho sempre pensato che fosse comunque bello il fatto che tu tenessi così tanto a qualcosa. E nonostante ci sia stata male, ti ho sempre ammirato per questo. E forse anche gli altri nel profondo lo facevano, solo che i sentimenti prendevano la meglio.-
Passammo il resto del tragitto in silenzio o a parlare di piccole cose, tenendo sempre le nostre mani intrecciate e soprattutto, per quanto riguarda me, mantenendo quel senso di gratitudine per le parole che mi aveva detto. Finalmente, dopo quaranta minuti di viaggio, arrivammo.
-Stash, dimmi che mi sto sbagliando, ma quello è...-SPAZIO AUTRICE
Buongiornooo! Allora devo premettere che questo capitolo mi è venuto più lungo del previsto perciò ho dovuto dividerlo in due parti, ups🙈 comunque come al solito spero vi sia piaciuto e per qualsiasi cosa potete sempre commentare. Grazie alle gentili personcine che stanno leggendo e buona giornata, spero di postare la seconda parte già in serata.
-Gio
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Romansa"Il punto è.. Stavo tranquillamente vivendo il mio periodo, un periodo negativo ovviamente per via del fallimento più totale della band. Poi sei arrivata tu, e questo è successo solo ieri sera, praticamente ventiquattro ore fa, e hai stravolto tutto...