Capitolo 7

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ALEX.

Cinque minuti dopo che esco di casa inizia a piovere. Che tempismo. È notte fonda. Le luci nelle case sono tutte spente,la strada è illuminata solo dalla luce dei lampioni. Devo percorrere otto isolati per arrivare a casa di Zack.

Sono davanti al portone del suo palazzo,entro e prendo l'ascensore. Sono davanti la sua porta,e ora che sono qui,non ho il coraggio di bussare.

Prendo il coraggio a due mani,e mi decido a bussare. Schiaccio l'indice sul campanello ripetutamente,poi la porta si apre. Zack ha i  capelli tutti in disordine,indossa solo un paio di pantaloncini  della tuta,e mi rendo conto di quanto sia attraente anche così. Si strofina l'occhio con una mano per scacciare via il sonno.

«Alex? Che ci fai per strada alle tre di notte con questo temporale! Sta venendo giù il cielo la fuori!» mi fa entrare e io non ho ancora aperto bocca.

«Si può sapere che è successo?» dice facendosi cadere pesantemente sul divano.

«Non stare lì impalata,siediti. » dice facendomi posto accanto a lui sul divano.

«Mia madre mi ha scoperto, e abbiamo litigato.» dico tralasciando il fatto che mi abbia dato uno schiaffo.

«E perché sei qui?» dice stendendo un braccio sullo schienale del divano.

«Perché ,non volevo vederla,e sono scappata.» Si passa una mano tra i capelli,cercando di aggiustarli.

«No,intendevo,perché sei venuta da me.»

«Perché è l'unico posto in cui non può trovarmi. » ammetto.

«Oh be', okay. » abbassa la testa.

«Prometto che domani me ne vado,solo posso restare,solo stanotte?»

«Si si,certo che puoi. Hai qualcosa da metterti?»

«Be',si c'è l' avevo. Ma con la pioggia si è bagnato tutto.»  emette un verso di divertimento.

«Puoi metterti qualcosa di mio,se vuoi.» Okay,la situazione si sta facendo imbarazzante.

«Si okay.» è l'unica cosa che riesco a dire.

«Vado a prenderti qualcosa da mettere allora. Torno subito.» annuisco. Mi alzo, e sciolgo i capelli per aggiustarli. Inutile dire che sono completamente bagnati. Zack ritorna,con in mano una semplice canotta nera,e dei pantaloncini della tuta grigi.

«Sicuramente non saranno della tua taglia,ma starai più comoda.»mi passa gli abiti, e si mette a ridere.

«Senza dubbio.» inizio a ridere anche io.

«Dov'è il bagno ?» mi guarda un attimo.

«Infondo al corridoio.» dice , indicando col braccio il corridoio.

«Okay,vado a cambiarmi.» annuisce, e si mette a sedere sul divano.

Apro la porta e la chiudo a chiave,credo sia l'abitudine. Devo alzare il pantaloncino così in alto per farlo tenere su, che è passato da vita bassa, a vita alta. La canotta è comoda, anche se mi va quasi come un vestito. Torno in soggiorno,Zack mi sta aspettando seduto sul divano,esattamente come l'ho lasciato.

«Sei adorabile. » Perché  è  così gentile? Strano. Mi metto a sedere accanto a lui a gambe incrociate. Mi passo un mano sulla guancia che mia madre a colpito,ed è ancora indolenzita. Faccio involontariamente una smorfia di dolore,e lui lo nota.

«Che ti è successo alla guancia?» Dice allungando una mano per sfiorarla.

«Mia madre ecco,non era molto contenta che avessi un lavoro,mettila così.» dico abbozzando una risata.

«Oh,aspetta.»  si alza e va verso il frigo. Apre il freezer,prendendo la borsetta del ghiaccio.

«Ecco tieni.»dice porgendomela. È davvero,troppo gentile.

«Grazie.» dico,e il freddo mi da subito sollievo,anche se mi fa rabbrividire.

«Mi dispiace che tua madre ti abbia colpita.» dice,togliendomi i capelli dal viso.

«Già,non importa.» abbasso la testa,e sento salire un nodo alla gola. Non devo piangere.

«Non devi fingere con me,sta tranquilla.» Dice avvicinandosi di più a me. Alzo la testa e ho gli occhi pieni di lacrime.

«Hey,è tutto okay.» Annuisco,e abbasso la testa.

«A volte,vorrei solo che mi capisse. Forse sono io che non so spiegarmi» dico, e mi asciugo gli occhi.

«Se non ti capisce, è lei che ci perde.» alzo la testa.

«Che intendi dire?» mi avvolge un braccio intorno alla schiena,chiudendo lo spazio tra noi. E appena sento il suo tocco dentro di me si accende il fuoco.

«Che se non ti capisce,non si merita una ragazza come te per figlia. » dovrei prenderlo come un complimento?

«Perché come sono?» avvicina il viso al mio collo e sussurra, «bella.» e mi stampa un bacio sul collo facendomi rabbrividire. «Intelligente» mi bacia la guancia. E io sto andando fuoco.

«Responsabile»dice,e mi bacia l'angolo della bocca,passandomi una mano tra i capelli.

« Dolce e acida allo stesso tempo. Ed è questo tuo lato che mi fa diventare matto. » mi sfiora le labbra con l'indice, e poi poggia le sue labbra sulle mie. Socchiudo le labbra,e la sua lingua incontra la mia. Ho lo stomaco sotto sopra. Lo sto davvero facendo? Sto baciando il ragazzo che odio più al mondo?

Le nostre lingue scorrono insieme,e il bacio è lento. Ci stacchiamo,e lui sorride sfiorandomi di nuovo la mascella con la mano. Stampa le labbra sulle mie un ultima volta,e quando sto per dire qualcosa,mi mette l'indice sulle labbra.

«Credo sia ora di dormire.» annuisco. Ci stendiamo,e io mi sistemo tra le sue braccia. Mi addormento subito,col sorriso sulle labbra.

Apro gli occhi, e mi ritrovo tra le braccia di Zack ,sul divano di casa sua. Mi sollevo per sedermi.

«Ma che diavolo sto facendo! » urlo passandomi una mano tra i capelli.

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