ALEX.
Tutto in questa stanza si è fermato. È tutto in pezzi,mi ritro-vo interdetta con davanti una parte di Zack che non cono-scevo. La rabbia si consuma sul suo viso spento. Non l'ho mai visto così. Non so cosa provo in questo momento,è tutto così ingiusto.
Zack si alza e va verso la porta.
« Dove vai? » chiedo quasi spaventata dalla risposta che mi potrà dare.
« Dobbiamo andare di sotto,vieni.» Usciamo dalla stanza e la sua mano poggiata sulla mia schiena mi dà sicurezza.
Mi volto e un mezzo sorriso si abbozza sul suo viso. Non è un vero e proprio sorriso,ma più che altro il suo modo di dirmi che in qualche modo andrà tutto bene.
Scendiamo le scale,e l'ansia cresce scalino dopo scali-no,finche non mi sembra che il mio cuore possa esplodere quando siamo in soggiorno.
Mia madre va avanti e indietro per la stanza. Trent è seduto sulla poltrona di fronte al tavolino.
« Sedetevi pure. » dice indicando con un cenno il divano.
Zack tamburella nervosamente le dita sul ginocchio,lo sguardo perso nel vuoto.
Stanza viene colmata da un silenzio imbarazzante per qual-che istante.
« Mi spiegate che cazzo succede qui? Trent tu sei davvero suo padre?» rompo il ghiaccio guardando Zack,per poi spo-stare di nuovo lo sguardo sul mio patrigno.
« Tutto questo è assurdo!»esclama mia madre,mettendosi le mani sulle tempie. « Trent dì qualcosa per amor del cielo! » continua.
« Sì,lui è mio padre.» interviene finalmente Zack.
« Mi fa piacere che lo ricordi. » dice con aria di sfida suo padre.
Zack alza il mento e rotea gli occhi su Trent.
« Sul serio?» Zack scatta all'in piedi,e io porto istintivamente lo sguardo su di lui.
« Non sono più una tua cazzo di proprietà,ho diciassette anni e tu in questi anni non hai fatto niente per me. Credi davvero che io ti vede
come un padre ? » Urla Zack sfregandosi la nuca. Trent re-sta a bocca aperta.« E voi due? Cosa avete da dire,su quello che stava succe-dendo poco fa? » Interviene mia madre.
« Non sono affari tuoi quello che stava succedendo poco fa mamma! » esclamo.
« Tu sei affar mio Alex ! Che tu lo voglia o no,suo tua ma-dre. »
« Io e Zack stiamo insieme,e questo non ti deve interessare!» Alzo la voce senza rendermene conto.
« Alex ma siete fratelli!»
« Fratellastri!» Replico alzandomi,e Zack fa per toccarmi il braccio.
« Non c'è differenza Alex! Sii ragionevole per una volta ! » risponde a tono mia madre.
« Lo sono fin troppo! »
« E tu sei riuscito a combinare qualcosa Zack? »
« Non sono io quello sotto accusa qui!» percorre a grandi passi la distanza tra il divano e la porta, ed esce sbattendola alle sue spalle.
Gli occhi mi si velano di lacrime. « Io vi odio! » urlo cor-rendo sulle scale. Entro in camera chiudendo a chiave la porta. Mi siedo per terra portando le gambe al pet-to,appoggiando la schiena ai piedi del letto.
Le lacrime calde mi tagliano la faccia, e mi copro il viso con le mani.
Scorro il monitor col dito,per leggere il messaggio che mi è appena arrivato,lo apro. È Zack. Due semplici parole che ba-stano a farmi precipitare il mondo addosso.
*Mi dispiace*
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Fix You
Romance7 Settembre, 2013 Proprio quel giorno. Proprio in quel giorno si conobbero. Soltanto i suoi passi risuonavano nel silenzio. Ad Alex faceva paura l'oscurità della notte eppure, ne era affascinata. Quella precisa notte i fari della moto di Zack Owen...