Capitolo 10

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ZACK.

Continuiamo a baciarci e, quando la sollevo, mi cinge i fianchi con le gambe. Cammino all'indietro cercando il divano, fino a quando non ci vado a sbattere. Continuiamo a camminare fino a cadere sul divano. La sua mano si infila sotto la mia maglia e quasi me la strappa di dosso, facendomi ridacchiare. Mi studia con lo sguardo per un attimo, fa scendere il suo indice sul mio petto, tracciando con il dito l'inchiostro del tatuaggio, facendomi salire una montata di brividi sulla schiena. Fa scorrere la mano piano fino allo stomaco per poi farla risalire fino alle mie labbra. Ne disegna il contorno col dito, e poi mi bacia.
Le tolgo la maglia, mostrando il suo corpo perfetto. Sono così fortunato. Affonda le mani nei miei capelli, tirandoli leggermente, facendole guadagnare un gemito da parte mia. Faccio scorrere la mia mano sulla sua schiena, facendola rabbrividire. Quando geme urlando il mio nome, farei qualsiasi cosa pur di risentire quel suono adorabile della sua voce chiamarmi. Mi passa entrambe le mani su e giù sulla schiena, affondando le dita nella pelle. Il suo respiro si fonde al mio,come se fossimo un'unica cosa. Spingo il bacino contro i suoi fianchi, facendola gemere il mio nome ancora più forte. Un attimo dopo sono dentro di lei, e la sensazione che sento è impagabile. La amo, ma non posso dirglielo. La guardo mentre inarca la schiena, sollevandola dal divano per un attimo. Continuiamo a baciarci con insistenza, fino ad arrivare al culmine.
I nostri corpi sotto le lenzuola si completano perfettamente. La guardo dormire beata, con la guancia sul mio petto, e mentre gioco con una ciocca dei suoi capelli sparsi in disordine sul cuscino, mi si spezza il cuore pensando al fatto che non posso restare con lei. Non posso restare, non sarebbe giusto per nessuno dei due. Lei merita di meglio, e io non voglio innamorarmi. Mi sfilo delicatamente da sotto di lei, in modo che non si svegli. Quando si sveglierà e non mi troverà mi odierà, ma è meglio così, è questo il mio obbiettivo.

Lascio il doppione delle chiavi di casa poggiate sul tavolo, così avrà un posto in cui andare, semmai volesse andarsene di nuovo da casa. Mi vesto e, prima di andare, vado verso Alex un ultima volta. Le do un bacio sulla fronte, la guardo attentamente in tutta la sua bellezza un ultima volta, e poi vado via. Mentre scendo le scale, mi sento male, ho un peso sullo stomaco che non va via. Devo dimenticarla al più presto, prima che diventi ancora più difficile. Salgo sulla moto, e guido verso l' autostrada.

Imbocco la novantacinquesima per dirigermi a Coral Gables da mia zia. Spero solo che Alex stia bene. È passata mezz'ora, il viaggio è lungo e non c'è stato un attimo in cui non abbia pensato ad Alex.

ALEX.

Mi sveglio sul divano di Zack,ma lui non c'è. Mi alzo e,vado a cercarlo in bagno,ma non è ne anche lì. Non è in casa. Mi avvicino al tavolo della cucina,e sopra ci sono poggiate le chiavi di casa. Le chiavi della moto non ci sono. Se ne è andato! Quello stronzo dopo la notte più bella della mia vita,mi ha lasciata sola! Non riesco ad immaginare come si possa commettere una cattiveria simile! Stavolta ha rovinato tutto lui,e niente si potrà aggiustare questa volta. E io,che avevo finalmente capito che volevo stare con lui,sono un illusa.

Cosa crede ? Che solo perché si è preoccupato di lasciarmi le chiavi di casa,dovrei essere felice,e magari ringraziarlo? Ma neanche per idea! Ormai è tutto in pezzi,niente si può riparare,stavolta ha esagerato. Senza neanche accorgermene,sto iniziando a singhiozzare,e le lacrime mi hanno già rigato le guance. Prendo il telefono e provo a chiamarlo,ma non risponde. Chiamo Skyler.

« Pronto?»

«Alex ci sei? Tutto okay?» vorrei parlare ma non riesco a formare una frase.

«Alex!»

«Skyler,puoi venire qua?»

«Alex cosa è successo?» chiede preoccupata.

« Ti prego non fare domande,vieni e basta. »

«A casa di Zack? Sei sicura?»

«Si tanto ... » inizio a piangere di nuovo

«Lui non c'è. » continuo.

«Oh Alex,va bene arrivo,qual è l'indirizzo?»

«A cinque isolati da casa mia,terzo piano.»

«Va bene,arrivo. Hey,stai tranquilla.»

«Si si,ciao.» chiudo la comunicazione,e vado in bagno a darmi una sciacquata.

Una volta che mi sono vestita,mi siedo sul divano in soggiorno,e aspetto che Skyler arrivi.

Dopo cinque minuti sento bussare al campanello. Apro la porta e vedo Skyler,con in mano una confezione da un chilo di gelato. Mi sale spontanea una risata.

« Ti ho portato un amico» dice agitando il vasetto.

«Vieni entra.» chiudo la porta, andiamo verso il divano.

Ci sediamo l'una di fronte all'altra a gambe incrociate sul divano. Le racconto tutto,delle stupenda serata di ieri, e di stamattina,quando Zack non era accanto a me. Si mette a pensare per un attimo,picchiettandosi l'indice sul mento.

«Sicura che se ne è proprio andato via? Non potrebbe essere che è uscito?»

«Si Skyler sono sicura,altrimenti non avrebbe lasciato le chiavi.»

«Va bene,e ora che pensi di fare? Vieni da me?»

«No Skyler,non voglio metterti nei guai . Resterò qui ancora per un po',e poi tornerò a casa. » annuisce,e poi spalanca le braccia.

«Vieni qui piccolina!» la abbraccio forte, le mie lacrime le hanno bagnato la maglia.

«Mi dispiace davvero tanto,ma non restare qui a piangerti addosso, vuoi venire a mangiare qualcosa con me e i ragazzi?» abbozzo un sorriso.

«Ti ringrazio Skyler,ma davvero non mi va. Andrò un po' a casa,e poi vado a lavorare.»

Usciamo insieme,dopo un po'. Lei raggiunge i nostri amici al bar,e io vado a casa.

Apro la porta,e vado in cucina.

«Oh,ciao Alex.» dice mio padre,mentre beve una tazza di caffè.

«Ciao papà.» vado verso il frigo,e cerco qualcosa da mangiare.

«Come stai? È un po' che non ci vediamo.»

«Forse dovresti chiederlo alla mamma come mai non sto più vivendo qui.»

« Alex,fidati tua madre non è come pensi , lei ...» non è proprio la forza di affrontare questo discorso adesso.

«Papà.» lo interrompo.

«Non ne voglio parlare ora.» chiudo il frigo e vado di sopra.

«Prima o poi dovrai parlarne Alex,è inutile continuare a scappare.» lo sento dire mentre vado in camera mia.

Mi siedo sul davanzale della finestra,e accendo una sigaretta. Provo a richiamare Zack,ma non mi risponde. Non riesco ad accettare il fatto che se ne sia andato. Di solito sono una persona forte,ma in questo momento non mi sento forte. Ho sbagliato a credere che ci fosse qualcosa di buono in lui,che ne valesse la pena di andare oltre, e conoscerlo per quello che è. Sono stata presa in giro,e fa male accorgersene solo ora. Mi sono innamorata di uno stronzo,ormai ci sono troppo dentro e non so come uscirne.Andrò avanti,col passare dei giorni mi abituerò che lui non verrà a scuola,non mi riaccompagnerà a casa,mi abituerò a non averlo accanto a me,mi abituerò al fatto che non c'è.

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