Capitolo 26

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Alex.

Percorro a grandi passi la strada sotto i miei piedi,ora è di nuovo tutto sotto sopra. Ora ho capito,la mia vita non andrà mai per il verso giusto. Semplicemente non sono fatta per questo mondo,e probabilmente io e Zack non siamo fatti per stare insieme. Una voragine mi si è aperta nel cuore,il vuoto che ha lasciato Zack sarà difficile da colmare.

Decido di andare a casa di Skyler per parlare,ho bisogno di qualcuno che mi capisca.  Metto le mani in tasca e,cerco di trovare un perché. Perché tutto questo?

Arrivata davanti la porta busso,dopo pochi secondi si apre rivelandomi la visione di Skyler. Le racconto tutto dai primi agli ultimi fatti accaduti.

Finisco con la guancia  bagnata dalle lacrime sulla spalla di Skyler .

« Sei proprio sicura che sia stato lui ad ucciderla? »  calo la testa passandomi una mano tra i capelli.

« Si,le denuncie parlano chiaro purtroppo. Ho dovuto lasciarlo,non posso stare con un assassino Skyler. Mio malgrado ho dovuto farlo. Cos altro potevo fare? »  Skyler mi mette una mano sulla spalla.

« Ehi,solo tu puoi prendere questo tipo di decisioni,e poi Alex,ragioniamo, non potevi stare con un assassino,avresti messo la tua vita in pericolo,magari ti sei salvata.»

Il ragionamento di Skyler non fa una grinza,se non fosse che io sono sempre stata una  persona che prende le decisioni col cuore,stavolta invece ho ascoltato la testa.

« Stai tranquilla,si risolverà tutto. Lo dimenticherai. Ne sono certa. » Sono più che convinta che Skyler abbia ragione,solo che non so quanto tempo ci vorrà.

« Grazie Skyler,ora devo andare. » prendo la giacca e mi alzo dal divano.

« Sicura di non voler restare a cena? » annuisco e tiro su col naso.

« Più che sicura. »

« E va bene,sta attenta mi raccomando.» sorrido.

« Come sempre. »

Infilo la giacca e mi dirigo verso la porta. 

« A presto! » urlo dall'ingresso.

« Torna quando vuoi Evans! » Risponde dell'altra stanza.

Svolto l'angolo e vado verso casa.

Scorrono intorno a me strade e palazzi,fino ad arrivare a casa mia. 

Apro la porta con le chiavi di casa.  Appena entrata sento litigare Trent con qualcuno.  Mi avvicino alla porta per origliare.  Sta litigando con Travis.

« Dobbiamo farla fuori Travis,e alla svelta! »

« Lo so lo so, dammi un altro po' di tempo. »

« No,sbrigati a fare quello che ti viene chiesto,prima che perda la pazienza. »

Spalanco la porta, i due complici spalancano le bocche sbalorditi. 

« Di che state parlando? Chi è che dovete fare fuori? Che sta succedendo Trent? »

Un ghigno spunta sulle loro facce . 

« Alex,siediti tesoro. »  Mi porge la mano,ma la respingo.

« Non mi toccare,non voglio sedermi. È vero Trent? È davvero stato Zack ad uccidere Brooke o ,ci siete di mezzo voi due? »  Trevis scoppia in una risata fragorosa.

« Oh dolcezza,anche se fosse Zack ormai è spacciato,non ha prove per difendersi,ormai quello stronzo andrà dentro. »

Mi porto una mano alla bocca.

« Vuoi ...  vuoi dire che l'hai uccisa tu ? » sorride.

« Bhe non lo direi uccidere,ma farle un favore,le ho levato quel coglione di mio cugino dai piedi.  » La rabbia mi ribolle nelle vene.

« Non osare parlare di Zack in quel modo,l'unico coglione qui sei tu. Io chiamo la polizia! » prendo il telefono ma Trevis me lo strappa di mano e lo scaraventa a terra.

« Non penso proprio che lo farai tesoro. » si avvicina verso di me.  Trent si piazza davanti la porta.

« Spostati! Fammi passare! » fa una scrollata di spalle.

« Oh vorrei tanto tesoro,ma non posso. Presto prendila! » Trevis mi blocca mantenendomi per la vita puntandomi una pistola alla tempia. 

« Ora sta zitta,o ti prometto che ne tu nel quello stronzo del tuo ragazzo la passerete liscia. »

Una lacrima mi riga la guancia. Avrei dovuto dare più fiducia a Zack,sono un idiota.

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