Capitolo 8

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ZACK.
Vengo svegliato dalle urla di Alex. Ma che cavolo sta succedendo?

Si alza e va verso la sua borsa per prendere i vestiti.

«Mi spieghi che ti prende? Che succede!» si toglie la mia maglia per infilarsi velocemente la sua,non curandosi che ci sia anche io presente.

«Che succede? Ieri sera ci siamo baciati cazzo!» è ufficiale,è impazzita.

«E allora? Dov'è il problema?»

«Il problema è che non va bene,tu non vai bene per me! Sei sbagliato! E prima me ne vado,prima dimenticherò lo sbaglio che ho fatto io ieri.» Mi passo una mano tra i capelli,ripensando a cosa ha appena detto Alex. Lo sapevo che stamattina sarebbe andata così. Non avrei dovuto lasciarmi andare,quando lo faccio non succede mai nulla di buono,e questa ne è l'ennesima prova.

«Ah sì ? perché come fai a dirlo,cosa sai tu di me!» dico,non accorgendomi di aver alzato la voce.

«Quello che mi serve per sapere che sei uno stronzo totale!» Vorrei dirle che si sbaglia,che non mi conosce davvero,e che forse ne varrebbe la pena di farlo. Ma invece dico tutt'altro.

«Bene hai ragione! Ho sbagliato a baciarti ieri. Dovevo immaginarlo che era una perdita di tempo stare con te! Sei solo una bambina che non sa cosa vuole!» gli occhi le si riempiono di lacrime. Forse ho esagerato,ma lo ha fatto anche lei.

«Bene. Tolgo subito il disturbo!»

«Fantastico!» dico alzando la voce.

«Perfetto!» continua lei,chiudendosi in bagno sbattendo la porta.

Ma cosa ha di sbagliato questa ragazza ? Ho combinato un guaio, e ora non so come uscirne. Non lascerò mai più che i miei sentimenti prendano il sopravvento su di me.
Mentre litigo con i miei pensieri, Alex passa nel soggiorno, e non mi guarda nemmeno per un secondo. Prende la borsa e va verso la porta. Proprio quando la sua mano si poggia sulla maniglia la fermo.
«Dove stai andando?»
«A scuola, sono le 7:55, arriverò in ritardo di sicuro.»Vorrei fare qualcosa per trattenerla qui e parlare, ma non so che dire.
«Posso darti un passaggio in moto, arriveremo subito.»
«No, non voglio il tuo aiuto, non avere più niente a che fare con te hai capito? Lasciami in pace! » Assurdo, da quando mi faccio trattare da qualcuno in questo modo?
«Bene, ma la prossima volta quando avrai di nuovo un problema non venire a bussare nel cuore della notte alla mia porta perché non aprirò!» mi da un occhiata e poi risponde.
«Va bene, hai ragione è colpa mia,sono stata io a venire a casa tua. Tolgo subito il disturbo e ti assicuro che non verrò più !» ho esagerato, l'ho ferita, ora non mi rivolgerà più la parola, e probabilmente è meglio così per entrambi.
«Magnifico! Ciao Alex.» abbassa la testa e se ne va senza salutarmi.
Appena se ne è andata mi sento svuotato. Decido di non andare a scuola oggi, perché vorrebbe dire incontrarla, e non voglio.
Devo cancellarla da ogni singola parte di me, ogni momento passato con lei devo completamente eliminarlo.
L ho già fatto tante volte. Le persone spariscono dalla tua vita da un momento all'altro e non c'è niente che tu possa fare per impedirlo.
Sarò anche uno stronzo ma ho imparato che meno ti apri con le persone e meno loro possono entrarti dentro e ferirti.

Mentre sono steso sul divano immerso nei miei pensieri, mi arriva un messaggio. È mio padre. Cancello il messaggio senza neanche aprirlo.

Decido di andare a fare un giro in moto per sbollire.
Arrivo davanti lo Smith'club, parcheggio la moto ed entro.
Alex è a scuola quindi di sicuro qui non la incontrerò. Caccio il pacchetto di sigarette e l'accendino dalla tasca, e accendo una sigaretta.

«Cosa le porto signore ?»mi chiede la cameriera di fronte a me. È carina, ma non è paragonabile ad Alex. Assurdo! Ma perché sono venuto proprio in questo bar.

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