Capitolo 11

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ZACK.
Giro il polso sinistro , e controllo l'ora sul quadrante dell'orologio, sono due ore che guido verso Coral Gables, e non c'è stato un secondo in cui non abbia pensato a come sta Alex. Ormai sono arrivato. Indietreggio e cerco un posto. Parcheggiata la moto , mi dirigo verso il palazzo di fronte a me. 75 Wall Street ,una strada che non scorderò mai. Sono sempre venuto a casa di mia zia da piccolo,per scappare da mio padre, è strano venirci dopo tanto tempo. Cammino verso il palazzo di fronte a me, e una volta nell'atrio vado verso l'ascensore.
Salgo al quinto piano, e dopo secondi le porte si aprono . Leggo i vari cognomi sui campanelli, finché non arrivo a leggere "Owens".
Busso e dopo poco la porta si apre. Appena la donna mi vede, un espressione entusiasta le sovrasta il viso.
《Zack!Che bellissima sorpresa!》 Dice stringendomi forte .
《Anche per me è bello vederti Zia Megan》dico strofinandole una mano sulla schiena.
《Vieni entra!》
Entro e poggio atterra la borsa con i pochi ricambi che mi sono portato , e poso la giacca sull'appendiabiti alla mia destra.
Andiamo in soggiorno e io mi lascio cadere sul divano. 《Dimmi Zack, cosa ti porta da Miami fin qui a Coral Gables?》chiede sedendosi sulla poltrona di fronte a me.
《Ho pensato di venirti a trovare tutto qui.》dico grattandomi la nuca, un'abitudine di quando sono nervoso suppongo.
《Zack, tesoro sono tua zia ti conosco bene. Tu non me la racconti giusta! Ce una ragazza di mezzo vero?》
Emetto un verso di frustrazione.
《Oh ma che scemenze vai a pensare ! Certo che no ! Io non sono tipo che fa cose serie ricordi?》
Scrolla le spalle.
《Va bene come vuoi scusami.》 Dice alzando le mani in segno di innocenza.
《Non so per quanto resterò, scusa se non ti ho avvisato del mio arrivo, spero non sia un problema.》
《Non dirle neanche certe cose,tu non disturbi mai! Vado a preparati qualcosa , sistemati pure nella camera degli ospiti. Io torno tra poco. 》dice pizzicandomi la guancia prima di andarsene, detesto quando lo fa.
《E smettila !Ormai sono grande per certe cose!》
Prendo la borsa e la porto in camera.
Sono troppo stanco , così decido di riposarmi e disfare dopo la valigia.
Mi lascio cadere sull'letto, e lotto con la tasca dei jeans per tirare fuori il telefono. Un espressione di dolore mi smorza il viso quando sul display compaiono dieci chiamate perse da Alex.
Poggio il telefono sul comodino di fianco al letto e prima che ne ne renda conto i miei pensieri scompaiono e cado in un sonno profondo .
Mi sveglio di soprassalto e mi siedo. Ho appena avuto un incubo, la fronte imperlata di sudore. Mi strofino gli occhi e mi passo una mano tra i capelli in disordine. Guardo il quadrante dell'orologio che segna le ventidue e trenta. Mi volto vedo un vassoio posato sulla cassettiera.
Finito di mangiare vado in cucina, prendo il piatto, il vassoio e il poso nel lavello.
《Finalmente ti sei svegliato!》esclama mia zia, posandomi una mano sulla spalla.
《Ti senti meglio ?》
《Sì mi ci voleva proprio una dormita.Scusami vorrei disfare la borsa e darmi una sciacquata.》
Sorride .
《Certo figurati,fai come se fossi a casa tua.》
Vado in camera, prendo la valigia e apro la cerniera. Mi cade di mano rovesciandosi atterra.
《Cazzo!》mi abbasso e prendo i vestiti ammassati atterra, mettendoli sul letto.
《Zack, tutto bene?》urla mia zia dall'altra stanza.
《Sì, tutto bene.》
Sistemo i vestiti nell'armadio, e prendo un asciugamano per andare a farmi una doccia.
Mi sfilo le All Star, e metto i vestiti nella cesta dei panni sporchi.
Entro nella cabina doccia,e appena l'acqua mi scorre sul corpo, do un sospiro . Mi insapono e strofino forte , come se in questo modo potessi lavare via i ricordi dalla mente.
Chiudo l'acqua, e mi avvolgo un asciugamano in vita.
Vado in camera, e metto dei comodi pantaloncini della tuta.
Prendo il foon , e mi asciugo i capelli tirandoli in alto , creando il mio classico ciuffo.
Prendo il telefono e decido di scrivere un messaggio ad Alex .
Sono le undici e mezza ,a quest'ora starà lavorando.

*Non cercarmi.*
Clicco il tasto "invio", e spedisco il messaggio.
Mi distendo,e metto le mani sotto la testa, iniziando a pensare a tutto quello che è successo , a come è iniziato tutto questo e come sono arrivato a questo punto.

ALEX.
Stasera c'è un altra festa al locale, tanto per cambiare, e sto girando come una trottola tra i tavoli più del solito.
Nonostante stia male, mi impegno a fondo nel lavoro e mi costringo a non pensare a Zack.
Sento la porta d'ingresso aprirsi , e vedo comparire i miei amici.
Edward tiene un braccio intorno alle spalle di Skyler, Colin e Amber si tengono per mano, David tiene un braccio intorno alla vita di Rebecca. Vedere questa scena mi fa sentire tremendamente sola . Mi salutato con un cenno , e Rebecca corre ad abbracciarmi.
《Amore mio, è da un sacco che non ti vedo !》 Mi stringe così forte che quasi mi soffoca, ma comunque ricambio l'abbraccio.
《Alex, l'ordinazione al tavolo 8 è pronta !》urla Celine, la mia collega. Lei si occupa del tavolo drink, è molto simpatica.
《Scusatemi ma devo scappare, ho un sacco di ordinazioni.》
《Certo,non preoccuparti.》
Vado al bancone e prendo il vassoio.
《Tieni duro puoi farcela!》
dice Celine facendomi l'occhiolino.
《Certo come no!》
Porto il vassoio al tavolo , e vado a prendere le ordinazioni al tavolo dei miei amici. Quasi ho il fiatone .
《Cosa vi porto ragazzi?》
《Tre birre, una cariosca ,e due cocktail al mohito.》 Sono esausta.
《Arrivano subito!》
Porto il foglietto con le ordinazioni dei miei amici a Celine , e porto quelle pronte al tavolo . Mi siedo per un secondo per bere un bicchiere d'acqua.
《Alex, scusa se ti interrompo la piccola pausa, ma le ordinazioni del tavolo dieci sono pronte.》annuisco e prendo il vassoio.
Vado verso il tavolo dei miei amici e servo quello che hanno ordinato .
《Ecco le vostre ordinazioni ragazzi. Chiamatemi se volete ordinare altro.》
Dopo un ora se ne sono andati tutti, chiudo il locale e chiedo a Celine di darmi uno strappo a casa, sono troppo stanca per camminare.
Salgo sul motorino, e mi aggrappo alla sua vita per mantenermi. Per un attimo chiudo gli occhi, ed immagino di essere in moto con Zack. Ma poi li riapro e tutto è come lo avevo lasciato, tutto era tornato la triste realtà che odiavo .
《Accosta a destra Celine.》Le dico indicandole il portone.
dalla moto e tolgo il casco, posandolo nel bauletto .
《Grazie mille del passaggio Celine, sei un amica.》
《Non c'è di che , nessun problema. Ci vediamo domani.》Sfreccia via, e mi volto per entrare nel palazzo. Salgo al terzo piano, e infilo la chiave della serratura per entrare nell'appartamento di Zack.
Lancio le chiavi sul ripiano e tolgo le scarpe.
Indosso una canottiera abbastanza larga, che ormai uso solo come pigiama e vado in bagno. Mi strucco e lavo i denti.

Una volta finito, vado in camera, e mi lascio cadere sul letto. Prendo il cellulare , e display compare il simbolo di un messaggio. Il cuore accelera quando leggo il mittente . È un messaggio di Zack. Lo apro, ma la mia gioia viene spenta da quelle parole.

Il messaggio dice "Non cercarmi."
Una lacrima mi riga il viso, ma la catturo con l'indice e l asciugo .
Mi immongo di non piangere, facendo creare un nodo alla gola .
Non piangerò più per le persone che non mi meritano, so quanto valgo, e tutto questo non me lo merito .
Stringo il cuscino , il profumo che ha è stupendo. È il profumo di Zack,so quanto stupida possa sembrare questa cosa , ma in qualche modo mi fa sentire vicina a lui dormire col suo cuscino ,in cui si è impregnato il suo profumo,è come se lui fosse qui con me.





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