Capitolo 23

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ZACK.

« Travis,che diavolo ci fai qui ? » un sorriso sghembo sul suo viso.

« Passavo,e ho pensato di passare a trovare il mio cugino preferito. » Mi porto le mani alla testa.

« Idiota intendo cosa ci fai qui a Miami! Non dovresti essere qui,torna subito a casa.» Si porta una mano al petto facendo crescere sul suo viso un espressione teatrale.

« Oh,questo è il modo di accogliere tuo cugino? Quello che ti ha sempre aiutato,quello da cui sei scappato » emetto un verso di rabbia.

« Tu non mi hai mai aiutato,e se me ne sono andato da Coral Gables certamente non sei stato tu il motivo! »  Aggrotta le sopracciglia.

« Oh già,dimenticavo che li tu hai un conto in sospeso,sai ho incontrato i genitori di Brooke,se solo li vedessi,non hanno più la voglia di vivere,questo solo a causa tua. È un vero peccato. » dice con aria maligna.

Stringo i pugni,e metto tutta la mia forza di volontà nel rimanere calmo.

« Io non l'ho uccisa. »

« Bhe vedremo quando lo saprà quel bell' bocconcino della tua ragazza. » un sorriso ambiguo si fa spazio sulle sue labbra . « Cosa cazzo stai dicendo?  »

« Si da il caso che abbia fatto una visita ad Alex. »  gli occhi mi si ignettano di  sangue.

« Se l'hai toccata solo con un dito giuro che ... » alza le mani.

« Oh calma,calma. Non le ho fatto niente. » Lo afferro per il colletto.

« Non azzardarti mai più ad avvicinarti a lei !  E ora,vattene fuori da casa mia,o ti denuncio per violazione di domicilio.» Vado verso la porta e la  apro.

« Okay,me ne vado,ma vorrei dirti solo una cosa. Tu sei l'ultimo che può parlarmi di denunce,visto che sei il primo ad avere la fedina penale sporca.» Lo spingo fuori,e sbatto la porta.          La rabbia si impossessa del mio corpo,il respiro non è più regolare. Sento il sangue affluirmi alle tempie. Non sono stato io porca miseria,ma non so come uscirne.  Mi siedo sul divano e pianto la testa fra le mani. Ci deve essere un modo. 

ALEX.

Sono chiusa a chiave nella mia stanza,sento i miei genitori litigare al piano di sotto,quando il telefono vibra e sul display appare NUMERO SCONOSCIUTO.  Scorro il dito sullo schermo e rispondo.

-Alex Evans? – dice una voce cupa nel microfono.

- Trevis?-

-Esattamente,vorrei vederti,dovrei dirti qualcosa di molto interessante su Zack. –

-Oh andiamo. – dico ridendo.

-dico sul serio,accetta. Non te ne pentirai. –

-E va bene,dove ci vediamo?-

-Tra dieci minuti davanti allo Smith's club.-

-Okay.-

Sono davvero stupita da questa chiamata,non ho idea di cosa voglia dirmi.   Arrivo fuori lo Smith's club,e vedo Travis seduto sullo scalino.

« Sei venuta. » 

« Cosa devi dirmi? » Emette un verso divertito e sorride.

«Oh okay,allora. Sai bene che Zack viene da Coral Gables giusto? »

« Certo che lo so. »

« Bhe lui lì aveva anche una ragazza,Brooke Anderson. » Mi si gela il sangue nelle vene a sentire quel nome.

« Lei e Zack erano inseparabili,un po' come vuoi due forse.» Stringo  i pugni.

« Qual è il punto? »

« Bhe,sono stati insieme due anni finché ... » Cala la testa.

« Finché cosa? Che è successo? »

« Bhe,passo un intera giornata,e Brooke non tornò a casa. I genitori chiamarono la polizia e .... »

« Andiamo va avanti! »

« Avvisarono i genitori che avevano trovato il corpo. Brooke era stata uccisa. Uccisa da Zack. I genitori l'hanno denunciato,così lui è scappato ed è venuto qui. Ti sto dicendo questo solo per metterti in guardia.  »

« Tu stai mentendo! » Si porta una mano sul cuore.

« Non lo farei mai su una cosa così grave,devi credermi. » Il suo sguardo inespressivo.

« Adesso devo andare,ti ho detto troppo. »  Si volta e lo vedo allontanarsi.

Tutto questo non ha senso,ma in qualche modo collega tutti i pezzi.  Non ci posso credere. Zack è un assassino.

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