Capitolo 20

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ZACK.

Ho i pugni così serrati che le nocche sono diventate bianche. La parte più orribile della mia vita è appena stata tirata fuori. Alex non deve saperne niente,non capirebbe. Sono scappato via da Coral Gables per questa storia,ora non permetterò a nessuno di mettermi di nuovo nella situazione di tre anni fa.

Vedo Alex venire verso di me e la tensione sale sempre di più,cosa le dico. La conosco,non mollerà con questa storia finche non saprà la verità.

Mi afferra per il braccio.

« Zack che sta succedendo? » ecco .

« Niente,sono solo stronzate,non ascoltarlo.» Non so come dissuaderla.

« Non stavo credendo a quelle stronzate,finche non ho visto la tua reazione quando hai sentito il nome di quella ragazza, Brooke Anderson,che comunque mi è un nome molto familiare. » Ci credo che le è familiare,la notizia finì su tutti i notiziari.

« Alex,dico sul serio,non ho niente da dire. Smettila di starmi addosso. Dovresti fidarti di me.» Quanto sono ridicolo.

« Ah io ti starei addosso? Scusami tanto,ma dato che non mi dici mai niente ... »

« Ti senti autorizzata a credere a qualsiasi idiozia dicano su di me? » Sono riuscito a girare la cosa a mio favore,come sempre. Cala lo sguardo al suolo,e i sensi di colpa mi divorano. Non si merita questo,non merita un egoista come me,ma io non riesco a stare senza di lei.

« Mi hai stancata. Sai che c'è quando deciderai di fidarti di me fammi uno squillo! » Cazzo.

« Alex ma ... »

« Basta! Io vivo l'inferno pur di stare con te ma tu non apprezzi niente!»

Va via trascinandosi Skyler con se in acqua. Perché non ne faccio mai una giusta? Sbaglio sempre con le cose importanti.

Torno dal gruppo,e l'impulso di prendere a pugni la faccia di Logan mi freme nei palmi.

« Prima o poi capirà il tuo giochetto malato. » La voce più irritante di questo mondo mi dice,standomi così vicino da farmi sentire il suo fiato sulla nuca. Mi volto e Logan è proprio di fronte a me.

« Non so di cosa parli.» cerco di andar via,ma mi afferra la spalla sinistra costringendomi a voltarmi.

« Perché l'hai uccisa Owens? Era una brava ragazza. » mi sento le guance in fiamme,il sangue mi pulsa nelle tempie.

Il gruppo forma un cerchio intorno a noi.

« Io non ho ucciso nessuno.»

« Secondo le accuse della famiglia Anderson si.» sto per perdere il controllo.

« Io non l'ho uccisa! Io la amavo! » gli salto addosso e cadiamo sulla calda e morbida sabbia. Un pugno va dritto sulla sua mascella,ma è più forte di quanto pensassi,le sue nocche si connettono sul mio sopracciglio destro recandomi uno squarcio.

Un altro pugno si connette con il suo zigomo, stavolta facendoglielo sanguinare.

Edward e Alex si fiondano su di me.

« Adesso basta ! Piantatela. » Strilla Alex.

« Siete due immaturi! Logan smettila di parlare a vanvera,non sta a te giudicare la vita di Zack! »

Non posso credere che Alex anche se è furiosa con me,mi sta difendendo.

« Io cerco solo di metterti in guardia. »

« Non ho bisogno del tuo inutile aiuto! Zack raccogli le tue cose e portami a casa.» un sorrisetto mi solleva l'angolo sinistro della bocca.

« Stai facendo un sbaglio Alex Evans.»

« Sbagliando si impara.» Gli volta le spalle e va via,amo la sua prontezza nel rispondere. Si avvicina al mio orecchio e dice « Portami via da qua.» adiamo dove è parcheggiata la moto. Mi poggio col bacino alla sella,così che lei si appoggi al mio petto. Le metto le mani lungo i fianchi.

« Zack! Dobbiamo andare al pronto soccorso,il tuo sopracciglio sta sanguinando. Scava nello zaino,e bagna con dell acqua un fazzoletto.

« Potrebbe farti un po' male.» Mi tiene il viso fermo con una mano,e con l'atra tampona sulla ferita. Respiro un verso di dolore,e cerco di distrarmi guardandola. Porta lo sguardo verso di me.

« Che c'è? »

« Niente. » dico,e poi un sorriso cresce sul mio viso.

Le nostre bocche distanti di pochi centimetri,quasi si sfiorano. La tentazione è troppa per resisterle. Mi allungo e annullo quella poca distanza tra noi,le nostre la labbra si incontrano e non potrei desiderare altro.

Di ritorno dal'ospedale,dopo aver messo due punti la riaccompagno a casa. Ci sorprende una voltante della polizia parcheggiata nel vialetto. Il panico prende ogni parte del mio corpo.

« Che ci fanno qui? »

« Non ne ho idea.» un flashback mi riaffiora la mente no ,non di nuovo.

Apriamo la porta e i nostri " genitori e due poliziotti scattano all'in piedi.

« Che succede qui? » chiede Alex inarcando un sopracciglio.

« Alex bisognava fare qualcosa! Ho chiamato le forze dell'ordine,vi faranno una serie di domande ed un prelievo del sangue. Basta,è ora di darci un taglio a questa storia! »


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