Primo incontro

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Cosa significa amare? Cos'è l'amore? Ero troppo ingenua per capirlo davvero... Quella sera d'estate è stato l'inizio di tutto il mio mondo... Me lo ricordo come se fosse ieri... Era un sera d'estate. Nell'aria si sentiva il profumo di un fiore particolare di cui però non ne conoscevo il nome che aveva un'aroma molto intenso. Mi ero preparata per una festa a casa di un mio amico, Yori, e mi accingevo a raggiungere la sua abitazione. Giunta alla destinazione mi sono soffermata a guardare la grande casa dove vi avrebbe avuto luogo il party. Era una casa abbastanza nuova con un giardino ben curato e con molti fiori colorati che, insieme alla Luna, davano vita a un quadro molto semplice, ma allo stesso tempo molto bello. Bussai al cancello d'ingresso e attesi davanti a quella porta di metallo, finché non mi aprì la mia amica Ibino che mi disse allegramente:
<<Ciao Yumi! Sei pronta per divertirti?! Stasera ci sono anche due ragazzi che non conosci>>.
<<Sono degli amici di Yori?>>.
<<Si e sono più grandi di noi, però tranquilla, non sono dei maniaci>>.
Al che scoppiai in una fragorosa risata. Mentre Ibino mi accompagnava dagli altri, io osservavo la Luna che risplendeva in cielo pensando a quanto fosse bella quella sera e, quasi senza accorgermene, sussurrai:
<<Vorrei essere bella come la Luna>>...
All'improvviso Ibino si fermò, dopodiché si girò e sorridendo mi presentò ai ragazzi di cui aveva parlato. Iniziò con Anabusa, un ragazzo dall'ossatura robusta e che si distingueva per la sua altezza; e poi mi presentò a Tsugi, un ragazzo che appariva un po'sbadato e soprattutto molto timido, ma che stranamente mi osservava con uno sguardo penetrante... Per un attimo regnò il silenzio, finché Yori non mi prese in giro dicendo:
<<Yumi il gatto ti ha mangiato la lingua?! Haha>>.
<<Hahaha. No Yori tranquillo, mi sono solo distratta>>.
<<E allora che la festa abbia inizio!>>.
All'inizio mi stetti in disparte per l'imbarazzo, non riuscivo ad abituarmi subito alle nuove situazioni, però alla fine le mie amiche mi convinsero e iniziai a ballare senza sosta. Avevo notato che anche Tsugi non veniva a ballare e poi mi si avvicinò chiedendomi di insegnargli una coreografia che avevo imparato nei giorni precedenti in vacanza; accettai con un sorriso e alla fine ballammo tutta la serata. Poi giunse la fine della festa ed era il momento dei lenti, ma io avevo troppa vergogna per chiedere a qualcuno di ballare con me; ma, quasi come se fosse stato uno scherzo del destino, Tsugi mi invitò a ballare... Eravamo impacciati ma felici, fu in quel momento che il mio cuore ebbe un sussulto... e così è iniziata la mia storia.

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