Cosa provo per lui?

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Entro in classe senza dire nulla, sapendo che Yumi mi osserva incuriosita. Mi siedo al mio posto e noto che Tsukumo è in classe seduto al suo banco, che è vicino al mio. Mi siedo con lo sguardo rivolto verso il basso."Non ho il coraggio di guardarlo negli occhi". La prof spiega, ma io non la ascolto. Ad un certo punto mi accorgo di aver lasciato cadere la penna. Mi giro e vedo Tsukumo che si abbassa per prenderla. Io gli avvicino la mano per farmela dare, ma lui me l'appoggia sul banco evitando il mio sguardo. In quel momento nella mia mente risuonano le parole che mi aveva detto poco fa e comprendo il perché del suo gesto. Suona la campanella della pausa pranzo e vedo Tsukumo alzarsi e uscire dall'aula. Istintivamente mi alzo e lo seguo, finché non arriviamo sul tetto della scuola. I ricordi di quel luogo mi ritornano alla mente, in quel momento ho avuto paura, però in un certo senso ero felice delle parole che Tsukumo mi aveva rivolto quel giorno. Ad un certo punto si gira e parla.
<<Yuki cosa ci fai qui?! Perché mi hai seguito?! Se è per quello che è successo ti prometto che non ti toccherò più...>>.
<<Perché?... Perché hai evitato la mia mano prima?!>>.
<<Te l'ho promesso. Non ti farò più niente...>>.
<<Si ma questo non significa che mi devi evitare!>>.
<<Ma cosa vuoi da me?! Prima tremi al solo pensiero di essere toccata da me e poi ti lamenti del fatto che ti evito! E poi tu non mi odiavi?!>>.
<<I-io...>>.
Quelle parole mi lasciano interdetta. È vero ho avuto paura, ma ero anche felice. "Perché provo questa confusione...". Poi riprendo a parlare.
<<Io non capisco...>>.
<<Cosa non capisci? Yuki?>>.
Appena nomina il mio nome, non so come né perché, ma il mio corpo si muove da solo. Mi fiondo su di lui e lo scaravento contro la rete di protezione del tetto (serve a non far cadere le persone giù); gli metto le mani sul petto, abbasso la testa e dico:
<<Io... Io... Non voglio che tu mi eviti... Non voglio...>>.
Inizio a piangere senza neanche accorgermene. Dopo di che sento le sue braccia che mi tengono stretta. "Questo abbraccio è tutto ciò che desidero". Ad un certo punto lo guardo e mi alzo sulle punte. I nostri visi si sfiorano dando vita a un bacio dolce e innocente.
<<Yuki... Ti amo.>>.
<<Anche io.>>.
Ci baciamo di nuovo per poi scendere a prendere il pranzo. "Sono così felice. Ora so cosa provo per lui.".

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