Capitolo 7

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A: "le maniche, non fa niente.. Vieni qua te le tiro su io.."

Cavolo e adesso?!?
Alessio si avvicina piano piano a me, mi prende il polso e inizia a tirare su le maniche..
E se mi vede i tagli cosa gli dico? Nono, non può succedere!

{punto di vista di Alessio}

Inizio a far scorrere piano piano la manica della felpa sul suo braccio e vedo che lei sta tremando.. Ma perché?
Ha paura di essere toccata? No impossibile, non mi avrebbe permesso di abbracciarla prima..
Magari ha qualcosa da nascondere.. Ma cosa? Questa ragazza è più misteriosa di quanto credevo.. Anzi non pensavo che lo fosse, per niente!
La manica è appena sopra il polso e intravedo dei graffi.. Più precisamente dei tagli..
Adesso capisco tutto: il perché stamattina si è lamentata del dolore al polso, perché preferisce soffrire il caldo piuttosto che togliersi la felpa.. E questa è la causa del dolore provocato daibfatti di cui mi ha raccontato prima..
Appena inizio a vedere meglio i tagli, un telefono suona.. Più precisamente il suo e lei ritrae il polso alla velocità della luce..

Per ora non voglio dirle niente, vorrei che fosse lei a confidarmelo, anche se dubito me lo dirà..
Comunque adesso non è il momento più adeguato.. Devo prima guadagnare un po' della sua fiducia, anche se devo farlo in fretta se non voglio che finisca male.

{punto di vista di Nicole}

Nel momento in cui la manica della felpa ha scoperto appena i tagli il mio cellulare suona, amo chiunque mi stia chiamando!
Tolgo il braccio dalla presa di Alessio alla velocità della luce e rispondo al telefono senza neanche guardare da chi proviene la chiamata..

Io: "pronto?"
X: "amore sono mamma"
Io: "dimmi mamma"
M: "papà mi ha appena chiamata dicendomi che questa sera ha una cena di lavoro e devo andare anche io con lui, ti spiace stare sola stasera o vuoi venire con noi?"
Io: "no mamma, sto a casa da sola"
M: "ok.. Non passiamo da casa perché non riusciamo, ma se hai bisogno di qualcosa chiamaci, ok?"
Io: "si mamma"
M: "e mangia! Mi raccomando"
Io: "si, mangio.."
M: "va bene tesoro, a stasera"
Io: "ciao"

*spengo la telefonata e sbuffo*

A: "ehi e successo qualcosa?"
Sbaglio o è diventato più dolce rispetto alle mattine a scuola? Che stregoneria l'ha colpito?
Io: "no niente"
A: "è perché hai sbuffato?"
Io: "hanno una cena di lavoro e non tornano a casa.."
A: "che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa insieme allora stasera?"
Io: "no, non mi va"
A: "daii, non accetto un 'no' come risposta"
Io: "dai Alessio non mi va, poi non ho fame"
A: "tu vieni, punto! Andare alle 20 ti viene"
Io: "se non ho scelta.."
A: "no, non hai scelta.. Adesso ti vai a fare una doccia, ti vesti bene e poi alle 20 ti vengo a prendere"
Io: "perché vestirmi bene?"
A: "queste felpe che ti coprono tutta sono brutte, mettiti qualcosa di più femminile, non ti chiedo un vestitino striminzito o cose del genere.. Basta una maglietta più femminile e che ne so, un paio di lepins o come cavolo si chiamano"
*a sentire l'ultima affermazione scoppio a ridere*
Io ridendo: "con 'lepins' hai vinto tutto"
A ridendo: "perché? Come si chiamano?"
Io ridendo: "legghins"
A ridendo: "lepins, legghins, è la stessa cosa dai"
Io ridendo: "non direi"
A: "sei più simpatica quando ridi"
Io: "dovrei prenderlo come un complimento?"
A: "beh.. Più o meno.."
Io: "allora grazie.. Ma perché dovrei vestirmi più femminile?"
A: "perché hai un bel corpo e puoi permettertelo!"
Io: "ok.."
A: "allora a stasera e mi raccomando, i lepins!"
*dice convinto*
Io ridendo: "ancora? Legghins!"
A ridendo: "va beh ci siamo capiti, a stasera"

Appena Alessio esce dalla porta, tiro un sospiro di sollievo, c'è mancato veramente poco!

*mi svesto e vado a fare una doccia*

Sei stronzo, ma ti amo |Alessio BernabeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora