Capitolo 9

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{punto di vista di Alessio}

Lo sapevo, li avevo intravisti ieri, ma ora ne ho avuto la certezza.. Soffermo lo sguardo su di essi e vedo che ne ha davvero tanti, anche profondi.. Non puó farsi questo..

Io: "e questi? Perchè?"
*dico tra l'arrabbiato e il dispiaciuto*

Non mi guarda negli occhi, sta fissando la mia mano sotto al suo polso.. Io le alzo il viso, finalmente mi guarda negli occhi e inizia a parlare.

N: "p..perchè"
*inizia a piangere singhiozzando forte*

Istintivamente l'abbraccio e lei appoggia il viso sul mio petto continuando a piangere.
Mi dispiace così tanto per lei..
Appena i nostri corpi si avvicinano una scossa mi attraversa la schiena, non mi è mai successo.

{punto di vista di Nicole}

Sono ancora abbracciata ad Alessio, ma ora lui si aspettarà una spiegazione e ha ragione..

A: "vieni, andiamo a sederci, ti fa ancora male la caviglia?"
Io: "posso camminare, non mi sono fatta male era per.."
*non so come parlarne, ma lui capisce e mi interrompe*
A: "si ho capito, tranquilla, vieni"

Ci sediamo sulle scale e io continuo a piangere.

A: "ehy basta piangere per favore, su rossa spiega"
*dice con un sorrisino, mi accarezza i capelli e lo lascio fare, direi che è quasi dolce*
Io: "beh lo faccio perchè guardami.. Faccio schifo.. Sono grassa, brutta e ho un carattere di merda. Non sono abbastanza per Gianluca e per nessun'altro"
*ricomincio a piangere come una fontana*

Odio farmi vedere così, ma mi ha scoperta in pieno e ora non posso fare altro..

*Alessio mi fissa ascoltandomi attentamente*
A: "ma stai scherzando vero? Tu grassa? Brutta? É una battuta giusto?"
*io scuoto la testa e lui si avvicina di più a me per quanto è possibile*
A: "non sei grassa, per niente, sei magrissima! Se dimagrisci ancora un po' diventi invisibile. Poi brutta? Dove?"
Io: "dappertutto ecco dove"
A: "allora non ci vedi e ti accompagnerò da un'oculista"
Io: "no vedo benissimo"
A: "non credo e sul carattere di merda, come dici tu, con tutto quello che ti hanno fatto è normale.. Poi quando vuoi sei simpatica, tipo ieri e poi io mi diverto a farti arrabbiare"
*dice con un sorriso*
A: "per favore promettimi che non lo farai più"
Io: "non ti prometto niente e poi perchè ti interessa tanto?"
A: "beh.. Perché si, non voglio che nessuno si faccia del male"
Io: "solo per questo?"
A: "si"
Io: "comunque, come ti ho già detto, non ti posso promettere niente"
*abbassa la testa un attimo e sta zitto poi la rialza e parla..*
A: "facciamo un patto? Allora se tu la smetti di tagliarti per almeno una settimana io non mi farò nessuna per tutta la settimana, ah ovviamente ti controllerò"
Io: "messa così, si potrebbe anche fare, giusto per il gusto di vederti soffrire di astinenza"
*dico con un sorriso*
A: "affare fatto allora?"
Io: "affare fatto"

Ci stringiamo la mano per consolidare il patto e appena mi sfiora partono dei brividi per tutto il mio corpo, ma perchè mi fa quest'effetto?

A: "comunque ora propongo di andarti a lavare la faccia che sembri un panda e io mi vado a cambiare la maglia con il tuo trucco sopra haha"
Io: "oh scusa, non volevo sporcartela è anche bianca"
A: "tranquilla no problem"
Io: "andiamo dai"
A: "prima tu"
*dice con un sorrisetto malizioso*
Io: "maiale. Vai dai"
A: "per una settimana non posso andare con nessuna, ma posso guardare lo stesso"

Scuoto la testa rassegnata e gli dó una leggera spinta per farlo andare e lo seguo.

[...]

È passata una settimana dal nostro patto e tra noi le cose vanno bene, siamo molto amici e usciamo praticamente tutti i giorni.
Non credevo che Alessio potesse essere così comprensivo e dolce in qualche modo.

Durante questa settimana siamo usciti anche per evitare di infrangere la nostra promessa e uscendo ci siamo in un qualche modo distratti: lui non è andato a letto con nessuna e io non mi sono più tagliata.

Durante questi giorni non ho sentito molto la mancanza della mia migliore amica lametta..
Magari è stato grazie ad Alessio, anzi senza magari, è stato grazie a lui..
Chissà se invece lui prova nostalgia a non andare più a letto con quelle..

Adesso che la settimana è finita però ho paura che tutto torni come prima: il solito antipatico Alessio..
A scuola inizialmente continuava a comportarsi come uno stronzo ignorandomi tutta la mattina o prendendomi in giro, ma piano piano ha smesso e ha iniziato a calcolarmi un po'.

Sono sotto la doccia che ripenso a queste cose quando sento il mio cellulare suonare!
Chiunque tu sia hai avuto un tempismo perfetto!

Mi lavo velocemente il corpo e poi esco dalla doccia avvolgendomi un asciugamano attorno al corpo.
Prendo in mano il cellulare e vedo che ho una chiamata persa di Alessio..
Chissà cosa vuole.. Facciamo che mi vesto poi lo chiamo.

Non faccio in tempo ad aprire l'armadio che mi suona ancora il telefono, è ancora Alessio.
Che sia successo qualcosa? Boh forse è meglio rispondere.

*al telefono*

Io: "pronto"
A: "ehy rossa tutto a posto?"
*preoccupato*
Io: "ehy Ale, si tutto a posto, è successo qualcosa?"
A: "nono solo che non mi rispondevi ed ero preoccupato"
Io: "un Alessio dolce?!? Che ne hai fatto dell'altro eh?!?"
A ridendo: "scema sono io"
Io ridendo: "ora ti riconosco"
A: "perfetto, perché non rispondevi?"
Io: "ero nella doccia"
A: "mlml quanto vorrei essere con te"
Io: "idiota"
A: "idiota"
*facendomi il verso*
Io: "dai smettila"
A: "gne gne"
Io: "perché mi hai chiamato?"
A: "si, giusto, per dirti di vestirti che tra 20 minuti passo a prenderti"
Io: "e dove mi porti?"
A: "mm non so ancora.. Sono incerto tra qualche opzione.."
Io: "tipo?"
A: "scoparti sul mio letto, limonarti sul divano o fare altri lavoretti in bagno"

Ormai ci sono abituata a queste sue 'battute', le fa quasi tutti i giorni e so che lo fa per 'scherzare' quindi non mi arrabbio nenache più.

Io: "io invece sono incerta se metterti giù la chiamata, buttarti una bomba in casa o farti morire di astinenza"
A: "ma tu sei proprio cattiva eh"
Io: "no dai, io sono carina e coccolosa"
A ridendo: "si proprio, comunque vestiti comoda che tra 20 minuti sono li"
Io: "ok a dopo"
A: "a dopo rossa"

Spengo la chiamata e cerco qualcosa da indossare..

Un paio di jeans, una maglietta azzurra con una giacca nera e le mie all-star nere.
Mi metto il mio solito filo di trucco e preparo una borsetta in cui mettere chiavi, portafoglio e cellulare.

Mancano ancora 5 minuti e mi siedo sul divano a fare zapping alla tv.
Dopo qualche minuto suonano al campanello, dico a mia mamma che esco a fare un giro.

Come sempre mi saluta con un bacio sulla guancia, mi da il casco e salgo sulla sua moto.

Ormai sono abituata ad andare in moto con lui e non ho quasi più paura a parte quando accelera particolarmente e mi devo attaccare più saldamente.

Oggi il tragitto che facciamo in moto è un po' più lungo rispetto le altre volte, chissà dove mi vuole portare..

Dopo altri 10 minuti finalmente siamo arrivati a destinazione: mi ha portato ..

Sei stronzo, ma ti amo |Alessio BernabeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora