Capitolo 55

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Al termine della canzone mi guarda e sorride, appoggia la chitarra e il foglio ma gli cade per terra allora mi piego per raccoglierlo e stessa cosa fa lui.
Le nostre dita si sfiorano e i nostri sguardi si incatenano.
Quanto vorrei baciarlo in questo momento! Ma non posso, lo faccio per lui!

Alessio si avvicina sempre più a me fino a quando sentiamo bussare alla porta e mi allontano velocemente facendo finta che non sia successo niente.

An: "ragazzi posso?"
Domanda mettendo dentro la testa.
Al: "si mamma vieni pure"
An: "volevo sapere se ti fermi qui a pranzo Nicole"
Io: "ehm se non disturbo, volentieri"
An: "certo che non disturbi, allora preparo anche per te"
Io: "grazie mille"
An: "di niente cara"
Esce dalla stanza.

Al: "scusa per prima.. Non so cosa mi è preso"

So io cosa ti è preso, volevi baciarmi perché infondo provi ancora qualcosa per me e anche io volevo farlo, eccome.

Io: "non ti preoccupare, non è successo niente"
A: "peró è successa una cosa strana"
Io: "cioè?"
A: "in quell'istante mi sono venuti in mente dei ricordi.. Come se quel momento l'avessi già vissuto"
Cavolo! Ed ora?
Io: "si.. Forse ma è stato uno sbaglio, come adesso"

{punto di vista di Alessio}

Non mi sembra convinta, è come se mi stesse nascondendo qualcosa ma non capisco cosa e soprattutto perché?

Sto per chiederle qualcos'altro ma viene salvata da mia mamma che ci chiama per avvisarci che il pranzo è pronto.

{punto di vista di Nicole}

Grazie Antonella, grazie, grazie, grazie.
Non so come posso ringraziarti, era una situazione alquanto scomoda.
Non sapevo proprio cosa rispondergli e so che se avesse insistito ancora un po' gli avrei detto la verità, ma non posso.

Scendiamo e ci sediamo al tavolo.
Il pranzo passa lentamente dato il silenzio abbastanza imbarazzante interrotto solamente da qualche parola di Paolo o Antonella che cercano di alleggerire l'atmosfera, ma senza riuscirci.

Al: "mamma stasera i ragazzi mi hanno invitato a bere una cosa con loro.."
An: "Ale!"
Al: "mamma non dire niente, ho imparato la lezione e poi sono solo stato sfortunato, non era la prima volta che lo facevamo. Ma se ti fa stare più tranquilla non facciamo i cretini e se volete potete venire voi a prendermi."
Parla continuando ad interrompere Antonella che prova a prendere parola.
An: "Ale ma non è solo quello.. Sei tornato a casa stamattina e devi riposare.. Hai sentito il dottore.."
Al: "mamma basta con questa storia! Sto bene, ok? Sono due settimane che riposo e non ne posso più di stare a letto! Sta sera io esco!"
Detto questo Alessio si alza dal tavolo e sale in camera sua.

Antonella abbassa lo sguardo e Paolo la abbraccia.
Io le rivolgo uno sguardo come per chiederle scusa e vado da Alessio.

Entro in camera sua ed è sul letto con la chitarra in mano.

Io: "ehi"
A: "scusa, non so cosa mi è preso, ma non ne posso più che tutti mi trattino come un malato! Io sto bene! So che tutti avete avuto paura ma io adesso sto bene!"
Io: "non devi chiedere scusa a me Ale.. Tua mamma lo fa perché ti vuole bene.. Devi capirla!"
A: "si la capisco ma siete anche voi che dovete capire me! Non posso stare a casa solo perché un mese fa ho avuto un incidente! Mentre tutti i miei coetanei sono a delle feste a bere e a farsi quante ragazze vogliono! È questo che voglio fare! Voglio divertirmi!"
*alza un po' la voce*

Con questa frase mi ha ferito e anche molto.

Io: "è questo per te il divertimento? Farti quante ragazze vuoi e bere fino a non ricordarti di niente? Che ne è delle serate con gli amici in cui basta una Playstation o delle serate con una ragazza in cui basta un bel film? Voi maschi siete tutti uguali!"

Alzo la voce anche io e me ne vado lasciandolo li, ancora una volta, solo senza aspettare la sua risposta.

{punto di vista di Alessio}

Se ne va e mi lascia solo ancora una volta..
Non so perché tutte le volte che entriamo in argomento ragazza si agita.. Forse mi nasconde qualcosa ma non riesco a capire cosa..
Che ci fosse qualcosa tra me e lei? Boh, potrebbe.
Ma io non ricordo niente e non provo niente per lei quindi non può tornare come prima.
È deciso, stasera vado a divertirmi.

Sei stronzo, ma ti amo |Alessio BernabeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora