Capitolo 50

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{punto di vista di Nicole}

•20 aprile•

La vita non è come nelle favole, il lieto fine non c'è, il dolore non passa mai del tutto, si mette in un angolo, ma poi torna.
La felicità è solo l'intervallo tra un dolore e l'altro.
L'amore che lega me e Alessio era semplicemente perfetto, ma ora non so se sarà ancora così.

Sono in una stanza d'ospedale dove l'odore dei medicinali è forte e fastidioso, è tutto così triste e silenzioso, l'unico suono è un bip costante della macchina per il battito cardiaco.

Sono seduta di fianco al letto e tengo stretta la mano di Alessio accarezzandolo, si questa volta non sono io quella che sta male, ma Alessio e tutti i miei vecchi problemi mi sembrano delle grandissime stronzate. Lui è in coma da 15 giorni e io non posso fare niente per aiutarlo, solo stargli vicino e aspettare.. Se solo non avesse fatto quella stupida gara.

Flashback

{punto di vista di Fra}

Stasera io, Alessio e Lorenzo siamo usciti insieme, Aless e Ricky sono con delle tipe e non sono venuti così noi tre decidiamo di uscire in moto, beviamo qualcosa al bar e poi usciamo.

A: "che ne dite di una gara in moto fino a la?"
*dice indicando un punto più lontano*
L: "è pericoloso"
Io: "dai lore non è la prima volta"
A: "appunto non succederà niente"
L: "eh va bene"

Saliamo sulle moto e iniziamo ad accelerare, io sono primo e subito dietro di me c'è Alessio, accelero ancora e ancora e sono arrivato al punto prefissato.
Aspetto un po', ma lore e Alessio non ci sono, aspetto ancora un po' e poi preoccupato torno indietro.

Quello che vedo non mi piace per niente.

Alessio è disteso a terra e Lorenzo è vicino a lui disperato, mi avvicino di più e Alessio non risponde, per il colpo ha perso il casco, ha sbattuto la testa e ha del sangue che gli cola.

L: "Ale ti prego"
Io: "chiamiamo l'ambulanza"
*dico prendendo il cellulare*

Mi tremano le mani, ho paura, chiamo e mi rispondono subito, gli dico dove siamo e che è grave.
Dopo poco arrivano e ci fanno allontanare.

{punto di vista di Nicole}

Sono con Emma a casa mia, i ragazzi sono usciti tra di loro e lei è venuta per passare del tempo insieme, siamo spaparanzate sul divano a guardare un film e mangiare pop corn, ma ad un tratto mi arriva una chiamata da Fra così rispondo.

Io: "ehy Fra"
F: "Nicole"
*dice con una voce terribile*
Io: "perché questa voce cos'è successo?"
F: "Alessio è caduto in moto, è grave e ha perso i sensi"

Mi si gela il sangue, no Alessio no, mi cade il cellulare dalle mani facendo un tonfo per terra, Emma mi guarda preoccupata vedendo la mia faccia.

E: "Nicky cosa c'è?"
Io: "A-Alessio ha f-fatto un incidente, è grave"
*dico piangendo*
E: "oh cazzo dov'è?"
*dice scoppiando a piangere*
Io: "n-non lo so devo andare da lui"

Richiamo Fra che mi dice che l'hanno portato a Viterbo.
Vado da mia mamma, le racconto ogni cosa e senza pensarci due volte ci porta in ospedale.

Alessio è appena sceso dall'ambulanza e lo seguo prendendogli la mano.

X: "signorina qui non può stare"

Entrano in una stanza chiudendomi la porta in faccia.

Dopo qualche ora esce un dottore e subito mi avvicino.

Io: "dottore come sta il ragazzo che ha fatto l'incidente?"
*dico piangendo mentre Emma mi sta vicino*
Dott: "è una parente?"
Io: "sono la fidanzata per favore mi dica qualcosa"
Dott: "il ragazzo è grave, ha preso un forte colpo alla testa e ha qualche costola rotta, ma nulla di che. La cosa peggiore è il trauma alla testa, abbiamo dovuto operarlo, ora è in coma dobbiamo solo aspettare per vedere se ci saranno ripercussioni mi dispiace"

Piango ancora più forte di prima, non può essere successo, non a lui non adesso che eravamo felici, finalmente chiedo se posso vederlo e me lo concedono.

Lui è li con la testa fasciata, tanti tubicini messi ovunque, il labbro tagliato e varie ferite ed ematomi, mi avvicino piano e gli prendo la mano lasciandogli un bacio leggero sulle labbra secche sussurrando un "amore mio".

Non doveva capitare a lui, sono arrabbiata e triste da oggi tutto potrebbe cambiare.

Fine flashback

Da quel giorno passo ogni minuto in questa stanza, gli parlo, gli faccio ascoltare le sue canzoni preferite, cerco di aiutarlo in qualsiasi modo e spero che si svegli al più presto, non ce la faccio più senza lui.

*dopo qualche giorno*

Stamattina ho saltato la scuola tanto anche se ci andassi non ascolterei una sola parola.
Se mi bocciano non mi interessa, io voglio solo che Alessio stia bene e voglio stargli vicino.

Mi sveglio, mi preparo e faccio accompagnare da mia mamma in ospedale, apro la porta della sua camera e mi avvicino al letto come sempre prendendogli la mano.

Mentre sto per dargli un bacio sento una debole stretta di mano.

Gurdo speranzosa la mano, poi il suo viso e vedo che sta aprendo gli occhi, oddio non ci credo.

Io: "Ale amore mio"
*dico abbracciandolo con le lacrime agli occhi *
A: "scusa ma tu chi sei?"
*dice debolmente*

Sei stronzo, ma ti amo |Alessio BernabeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora